52 research outputs found

    L’intervento sull’obesità in età evolutiva. Il lavoro con i genitori

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    Negli ultimi due decenni l’obesità in età evolutiva è cresciuta in Italia in maniera significativa, divenendo una sfida anche sul piano degli interventi psicologici. Se la letteratura ha sempre più evidenziato l’importanza delle variabili familiari nell’eziologia, nel mantenimento e nel suo trattamento, i programmi d’intervento differiscono sul tipo del coinvolgimento familiare previsto: i genitori come facilitatori del trattamento, interventi che comprendono anche i genitori, interventi che includono solo i genitori come mediatori dei cambiamenti ponderali del bambino (Kitzmann et al., 2011). Scopo del presente contributo è riferire sul modello di lavoro previsto presso il Centro universitario-sanitario CURIAMO dell’Università di Perugia, per bambini/ragazzi con obesità (5 -16 anni) e le loro famiglie. Il modello si appoggia sui criteri della consultazione collaborativa (Finn, 2010; Mazzeschi et al., 2008) ed è orientato alla promozione del coinvolgimento attivo dei genitori anche mediante l’uso di differenti tipi di strumenti psicologici, declinati in maniera diversa a seconda dell’età del soggetto riferito. Obiettivo della presente comunicazione è di riferire le ragioni teorico-cliniche della scelta di tale modello e di descriverne i passaggi attraverso la presentazione di un caso clinico

    L’affect play scale preschool version (APS_P): tra sviluppo e ambiente familiare, comportamento del bambino e stile di parenting genitoriale

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    Nell'assessment del gioco simbolico, specie in età prescoalre, si assiste alla necessità di fornire al bambino un contesto di gioco e oggetti-stimolo adeguati al suo sviluppo, e far mantenere allo speriemntatore una posizione neutrale in modo da poter valutare le ompetenze evolutive del bambino. nel metodo Affect in play scale Preschool version (APS_S, Russ 2004; Kaugars & Russ, 2009) si chiede al bambio di giocare con un set di toys (animali e oggetti quotidiani). la produzione di gioco videoregistrato viene codificata in quattro variabili cognitive e in 13 categorie. l'adattamento della scala a bambini dai 4 anni è stata considerata già in precedenti studi come ocndizione fondamentale per una valutazione evolutivamente centrata dei bambini (Mazzeschi et al., 2004). sebbene il gioco in età prescolare sia strettamente legato al comportamento del bambino nei contesti familiari, alle pratiche genitoriali e allo stile di parenting, poche ricerche hanno valutato queste associazioni specie in contesti empirico-sperimentali )Stagnitti, 2004). scopo delpresente lavoro è presentare alcuni dati preliminari in questa direzione

    Indagine su alcuni fattori personali e interpersonali connessi alla paura del parto

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    I fattori sottostanti e le conseguenze della paura del parto (FOC) sono tuttora oggetto di studio. La FOC può portare alla richiesta di un parto cesareo e a sentimenti di insoddisfazione dopo la nascita (es. depressione materna, difficoltà col figlio). Presente in maniera differente nelle nullipare e nelle pluripare, è stata associata a caratteristiche personali della donna (ansia, bassa autostima, depressione), a fattori interpersonali (sostegno sociale, soddisfazione col partner), oltre che a life-event e fattori sociodemografici. Scopo del presente lavoro è stato indagare alcuni fattori sottostanti e conseguenze della FOC in un gruppo di donne italiane nullipare e pluripare utilizzando la versione italiana del Wijma Delivery Expectancy Questionnaire (W-DEQ A) tradotta dalla Prof. Saita (Univ. Cattolica). Questionari self report sono stati somministrati a 200 donne nel pre-parto (28°-30° settimana) e a un sottocampione randomizzato di 50 donne nel post parto (3 mesi); lo staff ostetrico ha fornito informazioni sul parto. Le aree di studio degli strumenti utilizzati sono: FOC e successivo vissuto; sintomatologia psicopatologica; qualità della relazione col partner e stile di attaccamento; sostegno sociale; stress percepito nella cura del figlio. Emergono alcuni fattori individuali e interpersonali maggiormente correlati alla FOC nel gruppo di donne italiane che in parte confermano la letteratura internazionale. Di particolare interesse sono i dati preliminari sul ruolo della percezione della qualità del legame col partner sulla FOC e sul successivo stress percepito nella cura del figlio nelle nullipare. La comprensione dei fattori connessi alla FOC costituisce un’area di studio recente in cui il ruolo del legame col partner è poco esplorat
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