89 research outputs found

    Un questionario strutturato per gestire le richieste ricevute dall’Ufficio Stampa dell’Istituto Nazionale di Astrofisica

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    A partire dal 2021, per ottimizzare il flusso di informazioni in entrata relativo alle richieste di comunicati stampa l’Ufficio stampa dell’Istituto Nazionale di Astrofisica si è dotato di una nuova procedura: un questionario standard, amministrato mediante la piattaforma Google Formulari. Attraverso questo formulario, ricercatori e ricercatrici possono segnalare all’Ufficio stampa nuovi risultati scientifici, progetti tecnologici, eventi e altre attività di possibile interesse per i media e il grande pubblico: le domande del questionario, simile a quelli in uso presso istituzioni internazionali come ESA ed ESO, sono strutturate per valutare la rilevanza e notiziabilità della richiesta in oggetto – elementi essenziali per decidere se procedere o meno con un comunicato – offrendo all’Ufficio stampa uno strumento di facile e rapido uso per gestire queste richieste in maniera uniforme. Il questionario, in uso a pieno regime dal 2022, è stato utilizzato ad oggi per oltre 50 richieste di comunicati stampa

    O PAPEL DA LIBRAS NO ATENDIMENTO ODONTOLÓGICO DE PACIENTES SURDOS

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    Mesmo com o uso no Brasil, da Língua Brasileira de Sinais (Libras) por deficientes auditivos ou surdos e do número de usuários dessa língua, o atendimento desse segmento populacional ainda é deficitário, especialmente no que diz respeito a serviços, como, por exemplo, os de saúde, na área de odontologia. Para que determinado tratamento seja eficiente, o profissional de odontologia deve se comunicar com o paciente, a fim de coletar as informações necessárias para identificar qual o melhor plano de tratamento diagnóstico e prognóstico, considerando informações como tempo de evolução das lesões, alimentação, frequência de escovação, entre outros, para que o profissional consiga executar o tratamento mais indicado a cada paciente. Considerando então, que os profissionais da área de Odontologia, em sua maioria, não conseguem estabelecer comunicação com seus pacientes em razão da falta de conhecimento acerca da Libras, realizou-se, como metodologia uma revisão sistemática das pesquisas científicas publicadas nos últimos 10 anos, as quais apontam as principais dificuldades no processo comunicacional entre pessoas surdas e os profissionais da área de Odontologia. Foi então, realizado um levantamento acerca dos principais problemas que prejudicam o atendimento de pessoas surdas ou com deficiência auditiva. Nesse sentindo, objetivou-se identificar as estratégias que os profissionais da odontologia escolhem para se comunicar e organizou-se algumas sugestões para que o atendimento a esses pacientes aconteça de forma mais inclusiva. Trata-se de uma pesquisa qualitativa, de natureza descritiva, tendo como suporte, os estudos de Ferreira e Haddad (2007), Costa et al (2009) e Oliveira e Giro (2011), Falcão (2011), entre outros. Os resultados encontrados mostram que mesmo sendo a Libras a língua oficial da comunidade surda é necessário que os profissionais que prestam atendimento às pessoas com deficiência auditiva ou surdez tenham um nível mínimo de comunicação em língua de sinais, para que consigam executar com eficácia, o tratamento odontológico. ABSTRACT: Even with the use of Brazilian sign language by the hearing impaired and deaf in Brazil, and its number of users, service to this segment of the population is still lacking, especially with regard to services such as health services in the field of dentistry. For a given treatment to be efficient, the dental professional must communicate with the patient in order to collect the necessary information to identify the best diagnostic and prognostic treatment plan, considering information such as time of lesion evolution, feeding, frequency of treatment, brushing among others, so that the professional can perform the most appropriate treatment to each patient. Considering, therefore, that most dental professionals cannot communicate with their patients due to the lack of knowledge about Brazilian sign language, the methodology carried was a systematic review of the scientific research published in the last 10 years which point out the main difficulties in the communication process between deaf people and dental professionals. A survey was then conducted on the main problems that affect the care of deaf/hearing-impaired people. In this sense, the objective was to identify the strategies that dental professionals choose to communicate and some suggestions were organized so that care for these patients is more inclusive. This is qualitative research of a descriptive nature supported by studies from Ferreira and Haddad (2007), Costa et al (2009) and Oliveira and Giro (2011), Falcão (2011), among others. The findings show that even though Brazilian sign language is the official language of the deaf community, it is necessary for professionals who provide care to people with hearing impairments or deafness to have a minimum level of communication in sign language so that they can effectively perform the treatment. KEYWORD: Deaf; Sign Language; Odontology; Treatment

    Misiones en el contexto transfronterizo con Paraguay y Brasil. Representaciones identitarias a partir de la memoria construida y difundida. “Pasos” con historia y diversas prácticas sociales cotidianas. 16H317

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    En relación con la extensión del campo empírico en el que trabajan los investigadores y que a la vez, se corresponde con la residencia en distintos lugares de la frontera, hemos decidido ubicar en forma integrada los ítems 7, 8 y 9 perteneciente a los investigadores, de acuerdo con los avances que fueron realizando. Entendimos que esta modalidad proporcionaba un mejor ordenamiento, en particular para este proyecto. En este sentido dichos ítems se colocan a continuación del punto 9, a diferencia de la directora y co directora que describen los puntos 1 a 5 de la producción del proyecto. A continuación se detallan las actividades realizadas por la directora y co directora en el área Nordeste de la provincia, el trabajo de campo fue realizado en las ciudades de San Antonio y Bernardo de Irigoyen. Entrevistas realizadas en, Septiembre de 2011. San Antonio: Escuela N° 581- Paraje Piñalito Norte, Escuela N° 287 Paraje Giachino, Escuela Agrotécnica San Antonio (EASA) Paraje Forestal,, Estación de POLICIA, Municipalidad: Concejo municipal, Escuela de Frontera N° 612, Escuela N° 844, Gendarmería. Bernardo de Irigoyen: -Escuela de Frontera N° 604, Escuela Bilingüe N° 1, Gendarmería, INTA, Entrevistadas realizadas en Octubre de 2011, Dionisio Cerqueira- Santa Catarin, Área de Control Integrado -ACI-Escuela Dr Theodoureto Carlos de Faría Souto, Barraçao- Paraná, Colegio Estadual, Facultade da Fronteira. San Antonio: Escuela Argentina, Escuela Humberto de Campos, Empresa de molinos Perón-Ferrari S. A. Bernardo de Irigoyen: Escuela de Frontera Nº 604 y Bilingüe Nº 1, Supervisora de la región, Secretario Escola

    LA BRAND IDENTITY INAF Linee guida per un corretto utilizzo dell’identità visiva e verbale

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    La Struttura per la Comunicazione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) è il filtro tra il lavoro di ricercatori e ricercatrici e dell’Ente con il “mondo”. Nonostante ciò, numerosi sono i casi in cui un dipendente INAF si trova a dover parlare in pubblico, con un Ministro o con la stampa senza la nostra intermediazione. Per questo è necessaria la definizione di alcune semplici norme o indicazioni relative al nostro Brand. Perché parlare di brand nel caso di un Ente pubblico di Ricerca? La nostra è l’epoca in cui “comunicare è tutto”, in cui essere presenti sui canali dei social network è essenziale, in cui essere riconoscibili al pubblico (che nel nostro caso coincide con i contribuenti) e agli stakeholder è uno degli elementi chiave anche per ottenere finanziamenti pubblici vitali per la ricerca scientifica. Per essere riconoscibili, però, occorre essere coerenti e uniti: insomma, dobbiamo presentarci ai giornalisti, ai cittadini e al mondo con il nostro abito migliore. È il nostro Brand che ci definisce e ci rende unici. Coerenza è la parola che scegliamo come leitmotiv per questo processo: diventeremo maggiormente riconoscibili solo riunendo sotto un unico ombrello le diverse anime di INAF. La coerenza consente alle persone, al nostro pubblico, di ricordare chi siamo e al personale INAF di rafforzare quella che in gergo viene chiamata “cultura aziendale”. Gli elementi chiave in questo caso sono: identità verbale e identità visiva. Questo rapporto tecnico intende fornire un quadro di alto livello della mission, della vision, dei valori e dell'identità visiva e verbale di INAF, descrivendo chi siamo, quali sono i nostri obiettivi, cosa rappresentiamo e cosa ci rende unici nel panorama nazionale e internazionale dell’astrofisica. Nelle pagine che seguono, forniamo quindi alcune semplici ma importanti linee guida che indichino i binari da seguire: aspetti grafici (colori ufficiali e logo) e voce del brand, oltre ad alcuni suggerimenti su come interagire con colleghi, giornalisti, stakeholder e con il pubblico. L'identità visiva è flessibile ed espandibile in base alla progettazione futura e alle richieste provenienti dal Presidente. Comprendiamo che la natura stessa del nostro Ente, nato dall’insieme di molte diverse esperienze radicate da tempo su tutto il territorio, la sua storia e la sua forte territorialità locale, sono fattori da tenere in considerazione quando parliamo di un brand unico per tutti. Sin dalla sua costituzione nel 1999, le azioni volte al raggiungimento di un’immagine coordinata e unificata di INAF hanno sempre incontrato una qualche resistenza, dovuta in primis alla mancanza di un reale senso di identità. Proprio per questo crediamo fermamente che sia fondamentale portare avanti il concetto di un’identità coesa come chiave per emergere e rendere INAF ancor più popolare e identificabile in maniera convincente

    PIANO DI PROGRAMMAZIONE 2023 - 2025 Attività di Comunicazione istituzionale e Public engagement

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    Le attività di comunicazione che l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) intende realizzare nel corso del 2023 e nel prossimo futuro sono state progettate con la volontà di proseguire con decisione sulla strada intrapresa nell’ultimo decennio: riuscire a creare un forte coinvolgimento del pubblico con una materia spesso percepita come difficile e distante (da cui il termine di uso corrente a livello internazionale Public Engagement). La programmazione delle attività è stata ideata tenendo conto delle ricorrenze astronomiche, di anniversari rilevanti nella storia dell’Ente e dell’astronomia, degli appuntamenti nazionali e internazionali di settore e dei grandi progetti scientifici e missioni spaziali che saranno protagonisti dei prossimi anni. In ragione di queste considerazioni, si è deciso di procedere alla stesura di un piano di comunicazione che abbracci un arco temporale di tre anni, da quello in corso fino al 2025, includendo il primo giubileo dell’INAF, che precede di un anno quello cattolico, celebrato a Roma

    PIANO DI PROGRAMMAZIONE 2022 Attività annuale di Comunicazione istituzionale e Public engagement della Struttura per la comunicazione

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    Questo documento sintetizza la programmazione 2022 della Struttura per la Comunicazione di Presidenza. l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) vuole proseguire anche nel 2022 con decisione sulla strada di un forte engagement del pubblico, intrapresa negli ultimi anni e realizzata attraverso una variegata offerta di prodotti di comunicazione. Focalizzare la programmazione su alcuni argomenti di punta, ricorrenze ed eventi astronomici permetterà di sfruttare con maggiore efficienza la sinergia dei vari canali di comunicazione diretta dell'Ente, che si arricchiranno quest'anno della rivista 'Universi', un vero e proprio house organ di cui sarà cruciale anche definire una puntuale lista di indirizzi istituzionali cui farlo avere, da concertare con la segreteria di presidenza. L’Ufficio Stampa, Media Inaf e il Coordinamento nazionale della comunità di Didattica e Divulgazione – le tre anime della Struttura di Comunicazione di Presidenza – lavoreranno di concerto con Edu Inaf e Play Inaf, ulteriori risorse che ampliano l’impatto della grande ‘potenza di fuoco’ della comunicazione dell’Istituto. Tutto nell'ottica di dare un'immagine quanto mai univoca e identificabile di un Ente che negli anni ha guadagnato una notevole visibilità, grazie alla vasta rete di contatti intrattenuta a tutti i livelli. Un Ente che oggi può, e deve, fare un salto di qualità e rendere la sua azione di comunicazione quanto mai incisiva. L’argomento della nostra ricerca rende il compito più lieve e più oneroso al tempo stesso: mostrare la bellezza dell'Universo in tutta la sua meraviglia e complessità, rendendola intellegibile e vicina a tutti. La strategia in atto vuole essere di breve periodo, tenuto anche conto che la realizzazione di una grande mostra in uno spazio espositivo di prestigio della Capitale non potrà ragionevolmente avvenire prima della fine dell'anno, stante il benestare sul titolo e sul progetto proposto: Macchine del Tempo. L'Inaf ha in programma anche per quest'anno la partecipazione a una fitta serie di eventi e festival. La partecipazione dell'Ente dovrà tener conto dei temi proposti dai vari organizzatori, cercando di declinare i temi di nostro interesse su quelli dei festival, non il contrario. Le attività proposte nella presente programmazione potranno essere modificate su richiesta del Presidente

    Macchine del Tempo Un progetto per raccontare l’Astrofisica al Pubblico e alla Scuola

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    Macchine del Tempo è molto più di una mostra, è un vero e proprio progetto di disseminazione dell’Astrofisica nel quale, oltre all’esposizione in sé, si è strutturata un’ampia proposta al pubblico di eventi e laboratori. Oltre alla mostra infatti, aperta 6 giorni su 7, dal martedì alla domenica, dal 25 Novembre 2023 al 24 Marzo 2024, è stato realizzato un ricco palinsesto di eventi per il pubblico e di laboratori per scuole e famiglie alcuni dei quali realizzati insieme ai Servizi Educativi di Palazzo Esposizioni Roma. L’esposizione è un viaggio nello spazio e nel tempo, attraverso pianeti, stelle e galassie, un viaggio possibile grazie ai telescopi e agli strumenti ideati e costruiti anche con il contributo italiano, quelle “macchine del tempo” che ci trasportano a distanze lontanissime, da centinaia fino a milioni e poi a miliardi di anni luce dalla Terra, esplorando l’Universo conosciuto e spingendoci fino agli albori della storia cosmica. L'architettura della mostra divide gli spazi in un percorso allo stesso tempo fisico e concettuale, sfruttando il fatto che la luce, con la sua velocità finita, ci permette di osservare oggetti celesti nel loro passato. Si parte da un cielo stellato, sotto il quale campeggia una riproduzione del cannocchiale utilizzato da Galileo Galilei oltre 400 anni fa, per rivivere l’esperienza dello scienziato che per primo osservò le lune di Giove, nel 1610, grazie alla prima “macchina del tempo” che ha potenziato l’occhio umano. Si prosegue il viaggio, lasciandoci la Terra alle spalle, attraverso il Sistema Solare, organizzato come una vera e propria sala giochi in stile anni ottanta, con Arcade Atari, un flipper, e una “plancia di controllo” touch per esplorare i pianeti e gli altri corpi celesti del nostro vicinato cosmico. Un grande Sole, con tanto di orbite dei pianeti in scala sulla mappa di Roma, permette, giocando, di comprendere visivamente le enormi distanze. Abbandonato anche il Sistema Solare, si inizia un viaggio all'indietro nel tempo fino al Big Bang, osservando oggetti astronomici sempre più lontani e antichi. In una sala costruita come una timeline ripercorreremo la vita dell'Universo, grazie a immagini spettacolari di esopianeti, di culle di nuove generazioni di stelle, di potenti esplosioni di supernove, di buchi neri, di lampi di raggi gamma, fino alle primissime galassie apparse nella storia dell’Universo, accompagnate anche da sonificazione dei dati astronomici per offrire una dimensione sensoriale aggiuntiva all’esperienza. Infine, l’ultima sala riflette, grazie a una serie di installazioni multimediali e all’uso della Realtà Virtuale, sulla bellezza del cosmo, sulla storia dell’astronomia e dell’astrofisica italiana e sulle potenzialità di “macchine del tempo” sempre più precise per afferrare i misteri dell’Universo. La mostra è totalmente tradotta in inglese ed è stata utilizzata come banco di prova per una serie di azioni legate all’inclusività, di cui si parla più avanti, come, per esempio, le visite guidate in Lingua dei Segni Italiana - LIS e una collaborazione diretta per il Festival Punti di Vista del 16 e 17 marzo. Il progetto ha richiesto oltre un anno di lavoro tra ideazione, stesura dei contenuti, definizione strategica della comunicazione e, a partire dal 24 Novembre, la gestione della mostra stessa, degli eventi e di tutta la comunicazione ad essa connessa. Ha coinvolto attivamente circa una trentina di persone che hanno lavorato a tempo parziale ma costante al progetto. Il budget complessivo per l’intero progetto si è assestato intorno ai 600mila €. E’ possibile fare un tour virtuale della mostra: andare al link http://comet.iaps.inaf.it/TV_Mostra_V3/ e navigare semplicemente con il mouse, sezione per sezione

    Macchine del Tempo/Time Machines Concept per la realizzazione di una grande mostra INAF nella città di Roma

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    La Mostra “Macchine del Tempo/Time Machines” sarà inaugurata a fine 2023, si chiuderà a Primavera del 2024 e verrà ospitata nel secondo piano del Palazzo delle Esposizioni di Roma, in Via Nazionale, gestito dall’Azienda Speciale Palaexpo, una partecipata del Comune di Roma, con cui sarà siglata una specifica convenzione. Il progetto ha un duplice obiettivo, da un lato realizzare una mostra pop che parli a tutti e che metta al centro l’Istituto Nazionale di Astrofisica, le sue persone e le sue ricerche, dall’altro dar vita a qualcosa di unico, che faccia parlare di sé e che incentivi il pubblico a informarsi sulle tematiche affrontate per ampliare il proprio sapere e conoscere INAF e i suoi osservatori distribuiti sul territorio italiano. Un percorso che vuole giocare tra il vecchio e il nuovo, con uno stile anni ’80, ma con contenuti che parlano dell’oggi e del domani e che usa il gioco come meccanismo per suscitare interesse ed emozione positiva. Le “Macchine del Tempo” sono strumenti dell’ingegno italiano, frutto della ricerca condotta negli osservatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica dalle donne e dagli uomini che ogni giorno mettono impegno e passione per portare le conoscenze umane sempre più distanti. Questa mostra vuole diffondere la conoscenza attuale facendo però vedere chi c’è “dietro l’oculare”. Un’esperienza immersiva che comincia da noi stessi e subito passa a Galileo, l’italiano che - inventando il cannocchiale - posò l’occhio sulla nostra prima “macchina del tempo”. Sarà importante realizzare un catalogo della mostra e sono stati avviati contatti per rendere l’esposizione fruibile al pubblico in modo quanto più possibile inclusivo. Nel corso del periodo in cui sarà visitabile la mostra saranno organizzati incontri scientifici di alto livello, con nomi di primo piano della Ricerca astrofisica e spaziale mondiale, ma anche aperitivi scientifici più informali, durante i quali i cittadini potranno conversare direttamente con i ricercatori. Verranno proposti dei progetti di public engagement che utilizzano format nuovi come il Poetry Slam abbinato a uno stage scientifico o rassegne cinematografiche che propongono film nei quali sono presenti strutturei INAF. Si intende inoltre realizzare uno show per planetario, in collaborazione con il Planetario di Roma, sul tema “Macchine del Tempo”, da programmare in un periodo vicino a quello della della mostra e da diffondere in seguito, anche sotto forma di film per planetario, sia in italiano che in altre lingue, per la fruizione da parte di un pubblico internazionale. La mostra “Macchine del Tempo” ha per INAF molteplici aspetti di ritorno in campo sociale, comunicativo e relazionale. La mostra vuole stimolare le giovani generazioni allo studio di materie STEM, ma con “contaminazioni” anche di altre discipline non solo scientifiche. Questo determinerà in futuro per INAF anche la possibilità di avere giovani risorse da inserire nell’organico di ricerca. L’astrofisica italiana è un'eccellenza internazionalmente riconosciuta e deve essere maggiormente valorizzata anche in Italia, per potenziare l’immagine che INAF trasmette ai cittadini, alle istituzioni e agli stakeholders, attraverso i finanziamenti pubblici rivolti alla ricerca, incentivando ad esempio le collaborazioni, o anche le donazioni, con altre realtà pubbliche o private. Questa mostra vuole essere un mezzo per offrire alle scuole del territorio, e non solo, la possibilità di accedere a un patrimonio culturale che unisce scienza, tecnologia e storia. Un patrimonio davvero unico nel suo genere. L’ambizione è di riuscire a realizzare un contenitore di eventi e di dibattiti che ruotino attorno ai temi più attuali dell’astrofisica, ma che non temono e che anzi cercano forti legami con l’arte tutta, dal teatro alla pittura, dalla musica alla letteratura
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