Drive-through vaccinations prove successful in immunizing mountain communities against tick-borne encephalitis during the Covid-19 pandemic

In March 2020 the covid-19 pandemic led to the abruption of most of the routine outpatient activities in the Italian hospitals and Prevention Departments, including those vaccinations which were not urgent and/or scheduled for the age 0-6. As soon as a milder phase of the pandemic made it possible, since June 2020, in the mountain territory of the province of Belluno (Veneto, North-East of Italy), in the Alps, 12.152 doses of vaccine against tick-borne encephalitis have been administered by means of the innovative “drive-through” modality. No significant adverse events occurred and the demand by the population has kept growing since the previous year, proving the “drive-through” to be safe, efficient and successful

Proposta di un Codice Etico per la SItI

INTRODUZIONE: Le società scientifiche per il ruolo istituzionale che ricoprono e le mission che perseguono sono chiamate a dotarsi di strumenti che responsabilizzino i soci, disciplinino i loro comportamenti sulla base di principi etici condivisi ed evitino i conflitti di interesse. METODI: Una Commissione scientifica incaricata dalla Giunta Esecutiva della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha elaborato nel marzo del 2015 una proposta di documento al fine di orientare ed indirizzare le attività societarie al rispetto dei principi etici e alla dichiarazione e gestione trasparente dei conflitti di interesse. RISULTATI: La proposta di Codice Etico della SItI si ispira ai principi di legalità, lealtà, trasparenza, rispetto della dignità della persona, riservatezza e privacy; è rivolto a tutti i soci, ordinari e onorari, indipendentemente dalle cariche ricoperte nella Società e definisce le regole di comportamento che dovranno essere rispettate nel corso delle attività inerenti la SItI; contiene indicazioni sull’etica nei rapporti con soggetti terzi, sulla comunicazione interna ed esterna e rapporti con gli organi di rappresentanza e di informazione, sull’uso del nome e della reputazione della società, sull’attività peritale e di consulenza medico-legale, sulle incompatibilità e sulle cariche soggette alla dichiarazione di conflitto di interesse per la quale è stato predisposto un apposito modulo. CONCLUSIONI: Il codice non si sostituisce alle leggi e normative vigenti o ai codici deontologici, ma piuttosto li integra con disposizioni applicabili ai membri di una comunità scientifica; con il recepimento di questo codice etico da parte dell’assemblea dei soci la SItI conferma, rafforza e promuove l’affidabilità e la credibilità della Società e dei suoi associati nel contesto scientifico e civile

Italian Public Health Response to the COVID-19 Pandemic: Case Report from the Field, Insights and Challenges for the Department of Prevention

The coronavirus disease (COVID-19) outbreak is rapidly progressing globally, and Italy, as one of the main pandemic hotspots, may provide some hard lessons for other countries. In this paper, we summarize the current organizational capacity and provide a pragmatic and narrative account of strategies and activities implemented by the Department of Prevention (Dipartimento di Prevenzione)—the regional entity of the Local Health Authority of the Italian National Health Service in charge of public health—since the beginning of the outbreak. We conduct a preliminary analysis of general strengths, weaknesses, opportunities, and threats (SWOT) of the response strategies from a local perspective. Furthermore, we provide firsthand insights on future directions and priorities to manage this unprecedented pandemic. Our case report gives a qualitative view of the healthcare response, based on the experience of frontline professionals, with the aim to generate hypotheses about factors which may promote or hinder the prevention and management of a pandemic locally. We highlight the importance of a public health approach for responding to COVID-19 and reshaping healthcare systems

Tuberculosis in schools: an outbreak in northeastern Italy and some key health protection interventions

In April 2019, a tuberculosis (TB) outbreak, likely triggered by re-activation of a highly contagious latent tuberculosis infection (LTBI) in a school teacher, was reported in a primary school in the Veneto Region (northeastern Italy). The infection, having probably been dormant for decades, rapidly spread further to two school teachers and up to 11 pupils, a total of 13 cases of active TB that received appropriate TB treatment. Ten out of the remaining 95 school staff members (10.5%) and 34/546 (6.2%) remaining school pupils tested positive on tuberculin skin test (TST). Moreover, 2% (2/97) of pupils attending the first year of junior secondary school within the same municipality during 2017/18 (having completed the above primary school) were also found positive on TST. Since none of 3 school teachers or 84 pupils who completed the last year of primary school in 2017 and attended the second year of a junior secondary school were found to be TST positive, the beginning of the outbreak was dated from January 2018 onwards. Therefore, active TB in the index case may have been potentially infectious and undiagnosed for about 14 months, leading to extensive exposure of close contacts, especially students (1). Anyone with recognized LTBI status – among school staff or pupils – was placed on prophylaxis with isoniazid for 6 months (1)

[Cardiovascular screening]

To evaluate, through active call, lifestyles of an asymptomatic population in order to identify hyperglycaemic subjects and/or high-blood pressure sufferers to dispatch to their GP to perform suitable checking, and subjects to invite to a cardiovascular disease prevention programme because of their lifestyles

Impact of breast cancer screening in a population with high spontaneous coverage with mammography

The impact of organized screening programs on breast cancer (BC) mortality is unclear in an era of high spontaneous referral of women to mammography. The aim of this study was to analyze if the introduction of mammographic screening programs reduced BC mortality in the Veneto region, Italy, despite already widespread spontaneous access to mammography

La formazione del giovane igienista per le nuove sfide della sanità pubblica

Introduzione. La Consulta dei medici in formazione specialistica è un organo della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (SItI) con il compito di favorire lo sviluppo di una rete tra colleghi e promuovere il miglioramento del percorso formativo degli specializzandi attraverso il confronto e la discussione tra le scuole di specializzazione italiane. In questa ottica, negli ultimi due anni sono state prese in esame alcune tematiche fondamentali della formazione degli specializzandi in igiene, medicina preventiva e sanità pubblica. Metodi. Analisi dei risultati di indagini cross-sectional condotte tra i medici in formazione specialistica in Igiene, medicina preventiva e sanità pubblica presenti sul territorio italiano attraverso la somministrazione di questionari web-based anonimi e autosomministrati. Risultati. Il 70% dei medici in formazione in Igiene, medicina preventiva e sanità pubblica intervistati ritiene che l’attuale durata del corso di specializzazione sia eccessivamente lunga rispetto agli obiettivi formativi della scuola e il 90% è d’accordo con la riduzione della durata del percorso formativo da 5 a 4 anni, stabilita dal Decreto Carrozza. Il 77% è favorevole al concorso di accesso svolto su scala nazionale. Circa un terzo delle scuole di specializzazione svolge meno del 75% (il 10% meno del 50%) delle attività didattiche e professionalizzanti previste nel Decreto ministeriale di riforma della scuole di specializzazione di area sanitaria del 2005, con notevoli difformità sul territorio nazionale. In sole quattro sedi italiane è prevista l’attivazione per l’anno accademico 2014-2015 del master abilitante per lo svolgimento delle funzioni di medico competente, per un totale di 60 posti, a fronte di oltre 200 futuri specialisti che hanno manifestato il loro interesse (85% del campione). Conclusioni. Dopo l'introduzione del DM 285/2005 si è avuto un netto miglioramento del percorso formativo dei medici in formazione specialistica in Igiene e medicina preventiva. La standardizzazione delle attività professionalizzanti è stata la novità maggiormente apprezzata dai colleghi che si sono potuti confrontare per la prima volta con la realtà lavorativa territoriale. Tuttavia permangono delle criticità legate alle discrepanze sul territorio nazionale e all'eccessiva durata della scuola. Inoltre, il notevole interesse per il master abilitante alle funzioni di medico competente potrebbe indicare una scarsa prospettiva di inserimento lavorativo dei giovani igienisti

Lessons Learned from the COVID-19 Vaccination Campaigns in Veneto Region: Population Vaccination Centers as Support for the Traditional Outpatient Model

The extraordinary vaccination campaigns of the COVID-19 pandemic era put organizational and operational systems to the test in numerous territorial contexts. In the Veneto region, the activation of population vaccination centers (CVPs) guaranteed the provision of vaccines to mountain areas. These centers, drive-in and building-based, improved the efficiency of dose administration in relation to similar conditions where healthcare workers (HCWs) were routinely involved in clinics. Overall, a comparison of the two models investigated, with the same numbers of HCWs involved and the same opening hours for the vaccination sites, has shown that the CVPs are able to guarantee three times as many vaccines administered, compared with the traditional outpatient model. This study aims to provide a detailed analysis of the adopted organizational model, highlighting the best practices and improvements required to guarantee a timely and effective public health response, and evaluating the opportunities to deploy these innovative methods actively in a standard context