374 research outputs found
Modelling phonologization: vowel reduction and epenthesis in Lunigiana dialects
Within a linguistic continuum, the further from the irradiation centre, the later a language is affected by a change; the later a language is reached by a change, the milder the outcomes. Building upon these wave-theoretic assumptions, this dissertation provides a formal description of the relationship between diatopic/diachronic micro-variation and phonologization. In particular, an analysis is performed of the phonetic/phonological properties of unstressed vowel reduction and vowel insertion in two Northern Italian dialects: Carrarese and Pontremolese. These dialects are argued to represent two frozen stages of these processes’ diffusion, Carrarese representing the diachronic stage Pontremolese has already gone through. Indeed, Pontremolese displays non-etymological vocoids that show the phonetic and phonological characteristics of epenthetic vowels and that, crucially, can be considered the phonologized correlates of Carrarese’s intrusive vocoids. These, in turn, should be rather considered articulatory/perceptually driven vowel-like releases. A formal account of this diatopic, diachronic and grammatical relationship is given that supports a modular grammar architecture, in which phonetics and phonology constitute, hence, two autonomous modules. Within such an architecture, the lateral forces (government and licensing) developed by standard Government Phonology are translated into violable constraints and inserted in a BiPhon grammar. In this optimality-theoretic grammar, the phonetics-phonology interface is managed by a set of cue constraints that map acoustic dimensions (formant structures) onto phonological primitives (elements). Furthermore, to integrate morphological information in the phonological forms, the Coloured Containment Theory is resorted to. This dissertation is of relevance to anyone interested in diatopic/diachronic micro-variation, phonologization, phonological theory and Italian dialectology
Blood lactates as prognostic index for surgical resolution of right displaced abomasum complicated by torsion in dairy cow
Quarantanove bovine da latte affette da dislocazione abomasale a destra complicata da torsione, sono state arruolate nello studio. Prima di procedere con l’intervento chirurgico, gli animali sono stati sottoposti a prelievo di sangue onde rilevare la concentrazione strumentale dei lattati. I risultati presi nel loro complesso indicano che su 49 bovine affette da dislocazione abomasale destra complicata da torsione, la risoluzione chirurgica in 22 (45%) casi ha esitato in una completa guarigione, in 14 (28,5%) casi si è registrato un ritardato-mancato ripristino della produzione lattea ed in altri 13 (26,5%) casi l’intervento chirurgico ha avuto un esito infausto. I dati assumono un chiaro trend nel senso che all’aumentare delle concentrazione dei lattati ematici si assiste ad una progressiva riduzione di successo in ambito di risoluzione chirurgica del suddetto stato patologico.
Al riguardo, volendo fornire dei riferimenti di carattere operativo si può affermare che valori di lattati ematici 5 millimoles/l led to a recovery rate so low as to consider the surgical treatment unfeasible. Taken together our data stated that blood lactates concentration can be considered as a prognostic index for surgical resolution of right displaced abomasum complicated by torsion in dairy cow
Libri e Scienza nell’Università di Camerino tra ‘800 e ‘900
Nell’aprile 2003 fu emanato il decreto ministeriale n. 748, ad attuazione della legge 10.1.2000 n. 6, che regolamenta la presentazione delle richieste di contributi finalizzati alla diffusione della cultura scientifica. Il servizio di supporto alla ricerca diffuse il decreto all’interno dell’Ateneo, stimolando così la mia curiosità progettuale; sembrava infatti essere un’opportunità interessante per concentrare energie su collezioni e documenti poco visibili o del tutto trascurati nel corso degli anni, che certamente esistevano, ma che erano stati sempre relegati nell’ambito poco frequentato della “storia della scienza”: alcuni scritti sulle particolari vicende storiche dell’Università di Camerino, testimonianza esemplare dell’evoluzione tutta\ud
italiana dell’istituzione universitaria dal Medioevo alle riforme post-unitarie, mi avevano infatti destato un notevole interesse su quanto l’Ateneo locale avesse influenzato la scienza nell’800 , così come era certamente avvenuto per il diritto.\ud
L’esperienza del grande progetto inglese RSLP aveva dimostrato quanto sia ricco di stimoli e di sorprese dedicare energie alla creazione di strumenti di navigazione nelle risorse bibliografiche dedicate alla storia della scienza. Nel nostro contesto le iniziative organizzate dai\ud
dipartimenti nell’ambito delle settimane dedicate alla diffusione della cultura scientifica avevano sempre prodotto mostre tematiche e conferenze dedicate alla scienza nella sua attualità, senza coinvolgere però le biblioteche ed il loro posseduto....
Modelling phonologization: vowel reduction and epenthesis in Lunigiana dialects
Building upon wave-theoretic
assumptions, this dissertation provides a formal description of the
relationship between diatopic/diachronic micro-variation and
phonologization. In particular, an analysis is performed of the
phonetic/phonological properties of unstressed vowel reduction and vowel
insertion in two Northern Italian dialects: Carrarese and Pontremolese.
These dialects are argued to represent two frozen stages of these
processes’ diffusion, Carrarese representing the diachronic stage
Pontremolese has already gone through. Indeed, Pontremolese displays
non-etymological vocoids that show the phonetic and phonological
characteristics of epenthetic vowels and that, crucially, can be
considered the phonologized correlates of Carrarese’s intrusive vocoids.
These, in turn, should be rather considered articulatory/perceptually
driven vowel-like releases. A formal account of this diatopic,
diachronic and grammatical relationship is given that supports a modular
grammar architecture, in which phonetics and phonology constitute two
autonomous modules. Within such an architecture, the lateral forces
(government and licensing) developed by standard Government Phonology
are translated into violable constraints and inserted in a BiPhon
grammar. In this optimality-theoretic grammar, the phonetics-phonology
interface is managed by a set of cue constraints that map acoustic
dimensions (formant structures) onto phonological primitives (elements).
Furthermore, to integrate morphological information in the phonological
forms, the Coloured Containment Theory is resorted to.Language Use in Past and Presen
Biblioteche giuridiche in evoluzione tra nuovi modelli e tradizione
Nel 2009, presso la J. Michael Goodson Law Library della Duke University, tre bibliotecari statunitensi si sono confrontati sul tema dell’evoluzione delle biblioteche giuridiche in un contesto tecnologico ed informativo assai mutato. Il tema é quanto mai attuale e si adatta perfettamente anche alle biblioteche giuridiche italiane, che per complessità delle collezioni e tipologia di servizi non sono poi così diverse dalle loro “colleghe” statunitensi. L’articolo ne illustra caratteristiche e criticità, individuando alcuni aspetti cruciali: il costo sempre crescente delle risorse elettroniche, la graduale disaffezione nei confronti del materiale cartaceo, la necessità di una maggiore diffusione e sviluppo dell'open access, il ruolo dei bibliotecari nei processi di digitalizzazione e di conservazione dei documenti, il diverso utilizzo degli spazi in seguito all’introduzione delle nuove tecnologie, il ruolo strategico dell'information literacy, il rapporto fra bibliotecari e docenti. Vengono infine illustrati gli Information Literacy Principles per gli studenti di Giurisprudenza elaborati dall’American Association of Law Libraries (AALL) in un’ottica di potenziamento dei servizi e di miglioramento della qualità della ricerca in campo giuridico
Una Biblioteca tra storia e scienza
The University of Camerino Botany Library was established in 1828 by Vincenzo Ottaviani, founder of the botanical gardens. The library collections have grown over the years thanks to the professors' passion for scientific research, and its history reflects the transformations occurred in the scientific and academic world, the political passions that would have led to revolutions in Europe and the institutional problems of a small Italian university with a rich and complex historical background. By analyzing the library’s historical inventory and its collections' development we can catch a glimpse of the feverish scientific spirit of the time – a time of great innovations and knowledge exchange at an international level.La Biblioteca di botanica dell'Università di Camerino – nata nel 1828 per volontà di Vincenzo Ottaviani, fondatore dell'Orto botanico – ha visto crescere le sue collezioni coerentemente con gli interessi scientifici dei vari docenti, i mutamenti metodologici nella didattica e nella sperimentazione pratica, le passioni politiche che avrebbero portato alle rivoluzioni in Europa, e i problemi istituzionali di una piccola università italiana dalla storia secolare e complicata. L'analisi dell'inventario storico della Biblioteca, in cui compaiono alcuni testi fondamentali per le scienze naturali acquistati nel corso dell'Ottocento, ha permesso di ripercorrerne la storia e individuarne le linee di sviluppo, del tutto coerenti con le innovazioni scientifiche di quel secolo e con lo scambio internazionale di conoscenza proprio della cultura universitaria
Il vincolo nella fonologia generativa
Il presente lavoro ha l'obiettivo di ripercorrere l'evoluzione della fonologia generativa al fine di rintracciare le attestazioni del dispositivo teorico affermatosi definitivamente negli anni '90 con il nome di "vincolo". Sono state analizzate le cornici teoriche e le pubblicazioni più significative nella storia della fonologia generativa: partendo da un articolo pubblicato da Wells nel '49 (prima quindi dell'affermazione della teoria generativa chomskiana), sono stati presi in esame il lavoro di Halle sulla fonologia del russo (Halle, 1959),quello sulle regole di ridondanza di Stanley (Stanley, 1967), l'imprescindibile "The Sound Pattern of English" (Chomsky, 1968), il problema delle "cospirazioni" denunciato da Kisseberth, le proposte avanzate dalla Fonologia Generativa Naturale e dalla Fonologia Autosegmentale, ed infine la teoria che ha posto il dispositivo in questione in una posizione di assoluto rilievo: Optimality Theory.
Prestando particolare attenzione ai contesti e alle motivazioni che hanno determinato l'utilizzo di questo dispositivo teorico, e a come tali elementi ne abbiano condizionato la formalizzazione, questo lavoro ha permesso di tracciare un percorso in cui il dispositivo conosciuto come vincolo è passato da elemento marginale a cardine della teoria fonologica
A typological study of vowel interactions in Basque
The aim of this paper is to check the factorial typology for a set of phonological constraints on vowel interactions in Basque against corpus data (Hualde and Gaminde 1998, Euskararen Herri Hizkeren Atlasa, ‘The Basque Dialectological Atlas’) with the help of OT-Help 2.0 (Staubs et al. 2010), a specialized software that calculates factorial typologies. The formal analysis developed to account for different patterns of vowel interactions in Basque, including those patterns displaying phonological opacity, implements Element Theory (Backley 2011) in Turbidity Theory (Goldrick 2001, Van Oostendorp 2008). The proposed analysis has the virtue of predicting all attested patterns of a specific type of vowel interactions in Basque and excluding the unattested patterns
Leptospira seroprevalence in colombian dairy herds
Leptospirosis in cattle has important economic effects on the infected farms. Moreover, livestock farming is considered a major occupational risk factor for the transmission of Leptospira infection to humans. A survey was performed to determine the overall and within-herd seroprevalence and mapping of different Leptospira serovars in dairy cattle from farms located in some municipalities of the Colombian department of Boyacá. Nine hundred and fifty-nine animals, from 20 unvaccinated and one vaccinated herd, were included in the study. Anti-Leptospira serum antibodies were detected by the microscopic agglutination test (MAT). Only one herd was seronegative. Overall seroprevalence to at least one serovar of Leptospira was 24.1% for unvaccinated animals and 62.3% for animals from the vaccinated herd. A very high within-herd seroprevalence (>60%) was present in 20% of the unvaccinated herds. The presence in the vaccinated herd of 20/398 animals showing high titers, between 1000 and 4000, to at least one serovar of Leptospira suggest that some animals could have been infected. Moreover, due to the presence of seronegative animals, a failure of vaccination immunity or the presence of unvaccinated animals in the vaccinated herd cannot be excluded. In all farms, domestic animals other than cattle were present. Considering the farming practices occurring on dairy farms in the study area, higher hygienic standards and stricter biosecurity measures are suggested
An Integrated Management Model of Patients With Atrial Fibrillation: The Experience of the Local Health Unit Tuscany North-West
Atrial fibrillation (AF) is the most prevalent form of alteration in cardiac rhythm and is associated with a high economic burden resulting from both clinical consequences and impact on patients’ quality of life. Goals of treatment include symptom control and, in the high-risk patients, the prevention of thromboembolic complications. The advent of novel oral anticoagulant agents (NOACs) has improved the management of patients with non-valvular AF (NVAF) by overcoming limitations associated with traditional oral anticoagulation drugs. NOACs are associated with a lower risk of stroke, systemic embolism, and mortality compared to vitamin K antagonists (VKAs) and with a lower risk of fatal, major, and intracranial bleeding. This supplement aims at sharing the virtuous management model of AF patients in the Local Health Unit Tuscany North-West and promoting the importance of a multidisciplinary management, which involves cardiologists and general practitioners (GPs), not only in terms of clinical outcomes, but also of therapeutic appropriateness and economic sustainability
- …