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    RINO CASELLA, Stati Uniti: la Corte Suprema e i Faithless Electors del Collegio Elettorale presidenziale

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    Com’è noto, i cittadini degli Stati Uniti non eleggono direttamente il loro Presidente, ma i loro voti sono validi per la selezione degli Elettori, membri del Collegio Elettorale, che vengono nominati dagli Stati in base al risultato delle elezioni. Gli Elettori sono scelti in base alla loro lealtà al partito e, in alcuni casi, sono obbligati dai partiti o dalle leggi statali a votare per i candidati nominati dalle Convenzioni nazionali. La maggior parte degli Stati richiede agli Elettori un giuramento sul proprio sostegno al candidato alla Presidenza del proprio partito, altri prevedono invece una sanzione per il mancato rispetto del giuramento, in alcuni casi è prevista la sostituzione dell'Elettore in questione oppure la pena è di natura pecuniaria. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha accettato di ascoltare due casi che contestano i tentativi statali di penalizzare quei componenti del Collegio elettorale che non avevano votato il candidato presidenziale per il quale si erano impegnati. Nella sentenza Chiafalo v. Washington (decisa il 6 luglio 2020) la Corte ha stabilito all'unanimità che gli Stati possono penalizzare gli Elettori che non hanno votato per il ticket presidenziale risultato vincitore nel voto popolare dello Stato.Citizens of the United States do not directly elect their President, but theirs votes are valid for the selection of Electors, members of Electoral College, who are appointed by the States based on the result of the elections. The Electors are chosen because of their loyalty to the party and in certain cases, they are obliged by parties or State laws to vote for their respective party nominees. Most States require electors to swear to lend their support to their party's presidential candidate, others States provide for a penalty for non-compliance with the oath and in some cases, the replacement of the Elector in question is envisaged, while in others States the penalty is of a monetary nature. The U.S. Supreme Court has agreed to hear two cases challenging state attempts to penalize Electoral College delegates who fail to vote for the presidential candidate they were pledged to support. In Chiafalo v. Washington (decided July 6, 2020) the Court unanimously held that States may penalize electors who fail to cast their ballots for the presidential ticket that won the State’s popular vote

    Il rinvio delle elezioni municipali in Francia durante l’emergenza Covid-19

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    Il governo francese, come tutti gli altri nel mondo, si è trovato a dover gestire l'emergenza sanitaria provocata dal virus Covid-19. Nonostante la grave situazione sanitaria e l'adozione di misure restrittive per contrastare la diffusione dell'epidemia, il Presidente Macron ha deciso di tenere comunque il primo turno delle elezioni municipali e, successivamente, a causa dell'evolversi della crisi, di rinviare sine die il secondo. In questa crisi senza precedenti, dal momento che il Conseil costitutionnel non era stato in precedenza consultato sulla questione, la dottrina giuspubblicistica d’oltralpe ha dibattuto l’eventuale incostituzionalità del rinvio e il Parlamento francese ha adottato una legge di emergenza per far fronte all'epidemia di Covid-19 che, tra le altre misure, ha previsto che il secondo turno, nell’ipotesi che l’evoluzione favorevole della situazione sanitaria avesse consentito l’organizzazione del voto, si sarebbe svolto al più tardi entro di giugno, disponendo, in caso contrario, il rinvio della consultazione al mese di ottobre o anche successivamente al gennaio 2021. Il Governo francese ha deciso di seguire il primo scenario previsto dal legislatore e il secondo turno delle elezioni municipali si è svolto il 28 giugno 2020.The French government, like all other governments in the world, found itself having to manage the health emergency caused by the Covid-19 virus but, despite the serious health situation and the adoption of restrictive measures to fight against the spread of the epidemic, President Macron decided to hold the first round of the municipal elections and, subsequently, due to the evolution of the crisis, to postpone the second round. Amid this unprecedented crisis, jurists discuss the unconstitutionality of this decision, because the Constitutional Court was not consulted about it beforehand. The French Parliament adopted a ‘law of emergency to face the Covid-19 epidemic’, that among other measures, stipulated postponement of the second round until June ‘at the latest’, if the health situation allow the organization of voting process, otherwise the elections would be organized in October 2020, or even later, in January 2021. Finally, the French Government decided to follow the first scenario envisaged by the legislator and to schedule the elections for 28 June

    La Francia alla ricerca di un’improbabile Sesta repubblica: il rapporto Bartolone-Winock sul futuro delle istituzioni

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    Il «Gruppo di lavoro sul futuro delle istituzioni» (Groupe de travail sur l’avenir des institutions), costituito nel novembre 2014 su iniziativa del presidente dell’assemblea nazionale Claude Bartolone e copresieduto dallo storico Michel Winock, ha pubblicato il 2 ottobre 2015 il proprio rapporto finale, intitolato Refaire la démocratie, Il gruppo, caratterizzato dalla presenza su base paritaria di parlamentari e di personalità qualificate (professori universitari di diritto, intellettuali e rappresentanti del mondo dell’impresa) non solo ha rappresentato la prima iniziativa per lo studio del sistema della Quinta repubblica avviata direttamente dal parlamento e non dal capo dello Stato, ma si è caratterizzato anche per la volontà, preliminarmente espressa dai suoi proponenti, di adottare un diverso approccio metodologico finalizzato ad assicurare sia lo svolgimento dei lavori nella massima libertà che l’avvio, rispetto alle precedenti esperienze, di una «riflessione originale» sui temi istituzionali

    XIPE: the x-ray imaging polarimetry explorer

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    XIPE, the X-ray Imaging Polarimetry Explorer, is a mission dedicated to X-ray Astronomy. At the time of writing XIPE is in a competitive phase A as fourth medium size mission of ESA (M4). It promises to reopen the polarimetry window in high energy Astrophysics after more than 4 decades thanks to a detector that efficiently exploits the photoelectric effect and to X-ray optics with large effective area. XIPE uniqueness is time-spectrally-spatially- resolved X-ray polarimetry as a breakthrough in high energy astrophysics and fundamental physics. Indeed the payload consists of three Gas Pixel Detectors at the focus of three X-ray optics with a total effective area larger than one XMM mirror but with a low weight. The payload is compatible with the fairing of the Vega launcher. XIPE is designed as an observatory for X-ray astronomers with 75 % of the time dedicated to a Guest Observer competitive program and it is organized as a consortium across Europe with main contributions from Italy, Germany, Spain, United Kingdom, Poland, Sweden

    Gli sviluppi del presidenzialismo francese: il nuovo ruolo del Conseil de défense tra sicurezza nazionale ed emergenza sanitaria.

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    Durante la crisi pandemica, il Presidente Emmanuel Macron ha portato al centro del dibattito politico francese il Conseil de défense et de la sécurité nationale da lui presieduto. Questo organo collegiale è specializzato nella questioni relative alla difesa e alla sicurezza nazionale mentre in passato, in una diversa forma, è stato competente nelle questioni di difesa e di strategia militare. Nel corso dell’emergenza, infatti, il Consiglio è stato trasformato dal Capo dello Stato nel luogo chiave in cui adottare le principali decisioni operative con modalità simili a quelle adottate in ambito militare che, in quanto prive di trasparenza e di pubblicità, sono risultate totalmente diverse da quelle normalmente previste per il Consiglio dei ministri. Il saggio, una volta indagata l’evoluzione conosciuta dal Conseil de défense all’interno del sistema istituzionale francese, si concentra sul suo nuovo ruolo, rivolto a favorire la concentrazione del potere nel Capo dello Stato nel quadro dell’evoluzione in senso presidenziale della Quinta repubblica.During the pandemic crisis, the President Emmanuel Macron has brought the Conseil de défense et de la sécurité nationale (National defense and security council), which he chaired, to the center of the French political debate. This collegiate body specializes in matters relating to defence and national security while in the past, in a different form, it has been competent in matters of defence and military strategy. In fact, during the emergency, the Conseil was transformed by the President into the place in which to adopt the main operational decisions with methods similar to those adopted in the military field which, as lacking in transparency and publicity, turned out to be totally other than those normally envisaged for the Council of Ministers. This paper, once investigating the evolution known by the Conseil de défense within the French institutional system, focuses on its new role, aimed at favoring the concentration of power in the Head of State, in the context of the evolution in the presidential sense of the Fifth Republic

    Un nuovo cantiere di riforme per la Quinta repubblica: l’adozione delle proposte della commissione Jospin.

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    Il 16 luglio 2012 il presidente Hollande ha istituito sul modello di altri precedenti comitati e commissioni de réflexion aventi il compito di elaborare proposte destinate alla successiva redazione di progetti di legge anche di revisione costituzionale, la «Commissione per il rinnovamento e la deontologia della vita pubblica», presieduta,come preannunciato, dall’ex primo ministro socialista Lionel Jospin e composta da magistrati, professori universitari e alti funzionari. La commissione, il 9 novembre 2012, al termine dei propri lavori, ha presentato al presidente della repubblica un rapporto intitolato "Pour un renouveau démocratique" contenente 35 proposte di riforma delle istituzioni francesi

    La riduzione dei parlamentari in Francia: le ragioni di una riforma mancata

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    Dopo l’approvazione nel 2020 in Italia della riduzione di un terzo del numero dei parlamentari, appare necessario valutare i possibili effetti prodotti dalla riforma sulla rappresentanza politica, sulla rappresen¬tatività del Parlamento, sulla forma di governo e sulla stabilità ministeriale. Seguendo un approccio di tipo compara¬tistico caro al Prof. Paolo Carrozza, il saggio si concentra sull’esperienza francese, segnata dalla presentazio¬ne nel 2018 e nel 2019, nel quadro di un ampio e articolato di-segno di riforme istituzionali sostenuto dal Presidente Macron, di una proposta di riduzione dei componenti dell’Assemblea nazionale del Senato assai simile nei contenuti a quella adottata in Italia (anche se affidata al legislatore organico e non a quello costituzionale), ma ad oggi non ancora discussa dal ParlamentoAfter the approval in 2020 in Italy of the reduction of a third of the number of parliamentarians, it seems necessary to evaluate the possible effects produced by the reform on political representation, on the representativeness of Parliament, on the form of government and on ministerial stability. Following a comparative approach dear to Prof. Paolo Carrozza, the essay focuses on the French experience, marked by the presentation in 2018 and 2019, within the framework of a broad and articulated design of institutional reforms supported by President Macron, of a proposal to reduce the members of of the National Assembly and the Senate very similar in content to that adopted in Italy (even if entrusted to the organic legislator and not to the constitutional one), but to date not yet discussed by Parliament

    Il Capo dello Stato Chef des armées. La Quinta Repubblica francese e la preminenza presidenziale nel settore della difesa.

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    Uno dei profili caratterizzanti l’attuale regime francese è la preminenza del Capo dello Stato nel settore della difesa nazionale, affermatasi nella prassi politico-istituzionale nonostante le rilevanti prerogative nella materia riconosciute dalla Costituzione al Primo Ministro e al Governo. La Carta del 1958 prevede che il Governo disponga delle forze armate e riconosce il Primo Ministro come il «responsabile della difesa nazionale», mentre il Presidente della Repubblica, quale «garante dell’indipendenza nazionale, dell’integrità del territorio e del rispetto dei trattati», è «il Capo delle forze armate» ed è autorizzato a concentrare nelle proprie mani i poteri dello Stato in circostanze eccezionali. L’ambivalenza del testo costituzionale e la pratica istituzionale adottata dal Generale de Gaulle hanno tuttavia consentito al Presidente della Repubblica di esercitare in modo sostanziale le proprie prerogative costituzionali, attribuendo al titolo di «Chef des armées» una consistenza riconducibile a quella di un «autentico Commander in chief». Così, tutti i Presidenti della Repubblica eletti dopo de Gaulle – da Pompidou a Macron – hanno esercitato le proprie prerogative di Chef des armées, mantenendo tanto il potere supremo di comando dell’arsenale atomico quanto un ruolo decisionale riguardo la direzione della politica di difesa, l’impiego delle forze armate e, più recentemente, la definizione della più articolata strategia di sicurezza nazionale contro le nuove minacce, di natura non strettamente militare, rivolte contro il Paese.The essay aims to put in evidence the position of the President of the Fifth Republic in the field of defence policy. The distribution of competences among the President and the Prime Minister organised by the constitution of 1958 appears to be rather ambigous. Indeed, according to the wording of the constitution, on one side, the President of the Republic is the “Commander in Chief of the Armed Forces” (art. 15) and is responsible for ensurring that national independence and the country’s integrity are maintained and that treaties are respected (art. 5); on the other, the Prime Minister is “responsible for national defence” (art. 21). Originally, the Prime Minister was mean to take on the leading role in the field of defence, but the istitutional pratice adopted after 1958 by General de Gaulle (as first President of the Fifth Republic) and later by all the other Presidents altered the original scheme of constitution: the competences of the President have become more substantial (he is the only person empowered to give the order to engage nuclear forces), while the prerogatives of the Prime Minister, also during the political situation of cohabitation, have been shown to be merely formal
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