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Servizi di interesse economico generale e diritti fondamentali nell’area euromediterranea.
L'articolo ha ad oggetto la relazione sussistente tra i Servizi di interesse economico generale e i diritti fondamentali garantiti nell'area euromediterranea sia dal punto di vista del diritto dell'Unione europea che rapportati all'Unione per il Mesiterrane
Corti Europee/ European Courts, rassegna di giurisprudenza europea.
Rassegna di giurisprudenza delle Corti Europee . In particolare lo scritto è incentrato sul caso Centro Europa 7 Srl e Di Stefano c. ITali
La "circolazione" giudiziaria europea dopo Lisbona
Le novità introdotte in materia dal Trattato di Lisbona sono plurime. Sotto il profilo formale, è stata
sottratta la gestione della cooperazione penale al potere quasi esclusivo del Consiglio, per riportarla a
un processo di integrazione istituzionale nel quale rivestono un ruolo essenziale anche la Commissione
e il Parlamento europeo; tutto ciò determinerà un’opportuna espansione delle competenze della Corte
di giustizia. Sul piano contenutistico, invece, spicca il principio del reciproco riconoscimento delle decisioni
penali, in verità già noto al panorama europeo, al quale è affiancata la futura adozione di provvedimenti
riguardanti l’esercizio dell’azione penale, la fase probatoria e l’esecuzione delle pronunce;
qui molto dipenderĂ dagli atti di ravvicinamento delle legislazioni penali nazionali e dal loro recepimento.
Il sistema, infine, dovrĂ essere letto alla luce del nuovo art. 6 TUE che tratta la tutela dei diritti
e delle libertĂ fondamentali, fornendo nuovi parametri di legittimitĂ
L'impossibilitĂ per le vittime di reato di costituirsi parte civile nel processo agli enti nell'ottica della disciplina europea sulla tutela della persona offesa.
La possibilitĂ per le vittime di reato di costituirsi parte civile nei confronti degli enti, e dunque
di chiedere, nell’ambito del relativo procedimento, il risarcimento dei danni subiti, è un
tema assai controverso; la Corte di cassazione, di recente, l’ha esclusa. Tuttavia, se la Corte di
giustizia dovesse interpretare le disposizioni europee in modo da evidenziare un contrasto
tra la pertinente disciplina italiana e quella dell’UE, in materia di tutela della vittima di reato,
il nostro legislatore si troverebbe nella necessitĂ di sanare il conflitto
Sviluppi in materia di protezione delle vittime di reato alla luce del Trattato di Lisbona.
L'articolo è incentrato sui progressi compiuti nell'ambIto dell'unione Unione Europea nel campo della protezione delle vittome di reato , compendo un raffronto sulla questione prima e dopo il Trattato di Lisbona
L'impossibilitĂ per le vittime di reato di costituirsi parte civile nel processo agli enti nell'ottica della disciplina europea sulla tutela della persona offesa.
La possibilitĂ per le vittime di reato di costituirsi parte civile nei confronti degli enti, e dunque
di chiedere, nell’ambito del relativo procedimento, il risarcimento dei danni subiti, è un
tema assai controverso; la Corte di cassazione, di recente, l’ha esclusa. Tuttavia, se la Corte di
giustizia dovesse interpretare le disposizioni europee in modo da evidenziare un contrasto
tra la pertinente disciplina italiana e quella dell’UE, in materia di tutela della vittima di reato,
il nostro legislatore si troverebbe nella necessitĂ di sanare il conflitto