I libri di Subiaco, il commercio della carta e la civiltà appenninica, secoli XIV-XVI

none1noIl saggio mette in risalto i legami e i collegamenti che ci sono tra i principali centri di produzione della carta in Italia, in particolare il sito di Fabriano, e la prototipografia di Subiaco, dove si stampa il primo libro italiano con la tecnica dei caratteri mobili, nel corso del XV secolo. Tali importanti innovazioni contribuiscono a definire, nel lungo periodo, tra medioevo ed età moderna, i caratteri di una vera e propria civiltà dell'Appennino centrale.openAugusto CiuffettiCiuffetti, August

Il commercio degli stracci da carta nello Stato pontificio nei secoli XVIII e XIX tra politiche economiche e pratiche mercantili

In questo saggio si affronta il tema del rapporto tra Stato e mercato negli ultimi secoli dell’età moderna. Il ruolo delle istituzioni e gli obiettivi del mercantilismo sono studiati in riferimento al settore della carta e della sua materia prima, cioè gli stracci, in un’area ben delimitata, costituita dallo Stato pontificio. Per garantire alle cartiere un regolare approvvigionamento di stracci e per limitare la loro esportazione e il contrabbando, tra Settecento e Ottocento le autorità pontificie cercano di varare numerosi progetti di riforma, ma senza ottenere dei risultati concreti. Tale esito si deve anche al particolare atteggiamento dei mercanti, costantemente impegnati a difendere i loro interessi.The author of this essay analyzes the relationship between state and market in Modern Age. The role of institutions and the aims of mercantilism are studied with reference to the paper industry and its raw material : rags, in a well defined area, the Papal State. Between XVIIIth and XIXth century, in order to assure the paper mills a constant supply of rags, and to limit their export or smuggling, papal authorities carried out numerous reforms, without any relevant effect. This outcome is also due to traders attitude, constantly striving to defend their own business

Un caso di potere familiare. I Gasparri-Silj notabili tra Otto e Novecento

Il saggio ricostruisce i legami familiari ed economici tra due dinastie di mercanti di campagna originari del villaggio di Ussita, nell'Appennino umbro-marchigiano. L'attività armentizia, tra Sette e Ottocento, consente a queste due dinastie, i Gasparri e i Silj, di compiere importanti progressioni sociali nell'Appennino, nell'Agro romano e soprattutto a Roma. Il cardinale Pietro Gasparri diventa segretario di Stato vaticano, mentre su cugino Cesare Silj senatore del Regno. Il loro legame sarà fondamentale per la definizione dei Patti Lateranensi del 1929

Il percorso storico dello sviluppo locale. Distretti e modelli imprenditoriali nelle Marche contemporanee

Il saggio descrive l'economia delle Marche alla fine del XX secolo, attraverso l'analisi dei suoi distretti industriali, che si definiscono dagli anni Settanta del secolo in poi. Analizzando il modello della piccola e media impresa che caratterizza questa particolare realtà territoriale, si cerca anche di evidenziare il percorso storico di lungo periodo che conduce alla definizione dei distretti stessi. Il saggio si sofferma, infine, sulle prospettive economiche per il futuro

Cibo, mestieri e spazi sociali nell'Appennino centrale

Il saggio mette in risalto il rapporto tra cibo, abitudini alimentari, condizioni sociali e mestieri (in particolare contadini, boscaioli e pastori) nella dorsale appenninica delle Marche dal medioevo ad oggi. In tal senso, si definiscono dei veri e propri paesaggi del cibo, oggi collocati alla base di specifiche politiche di sviluppo turistico. Oltre ai diversi regimi alimentari collegati alle attività economiche, si mettono in risalto anche le ritualità pubbliche e private che si definiscono intorno a cibi e bevande nel corso dei secoli

The Birth and Evolution of the Terni Industrial Centre (1880-2000)

Il saggio descrive la lunga storia di un importante centro industriale italiano dalla sua nascita, che si colloca nell'ambito del primo decollo industriale italiano di fine Ottocento, fino al processo di deindustrializzazione, che prende avvio negli anni Ottanta del Novecento. Si tratta della città di Terni, nell'Umbria meridionale. Il saggio mette in risalto le conseguenze dello sviluppo industriale sul piano demografico, economico e sociale e in riferimento alle trasformazioni dello spazio urbano e di quello rurale circostante. In particolare si affrontano le questioni ambientali, soprattutto in riferimento ai più recenti processi di ristrutturazione dei siti industriali

L'Appennino centrale e la sua storia: per una lettura di lungo periodo

Il saggio propone una interpretazione di lungo periodo sulla storia della dorsale appenninica dell'Italia centrale. In tal senso, si identificano delle possibili scansioni temporali che caratterizzano l'evoluzione economica e sociale dei suoi territori, dal basso medioevo fino all'età contemporanea. In modo particolare, il saggio insiste sull'andamento demografico, cercando di mettere in evidenza le fasi di crisi e spopolamento e quelle segnate, invece, da una significativa progressione demografica. Il saggio, inoltre, descrive il funzionamento delle economie integrate (agricoltura, pastorizia, pluriattività, protoindustria, beni comuni) che per tutto il corso dell'età moderna consentono alle comunità appenniniche di resistere ad ogni forma di declino