16 research outputs found
Esperienze internazionali a confronto
Tra i modelli alternativi ai laboratori progettuali tradizionali, il workshop internazionale può essere utilizzato per simulare, attarverso la sperimentazione progettuale, la pratica reale, comprendendo in sé anche i temi più interessanti dell’insegnamento. Un momento in cui mettere alla prova la propria capacità di elaborazione del sapere in una situazione molto vicina al reale, in cui, a partire dal lavorare in un paese che non è il proprio, si hanno contatti con amministrazioni locali, stakeholder, imprese, altre figure professionali, ambienti naturali e antropizzati completamente diversi da quelli conosciuti
Salt Marsch Design. Chioggia's Harbour as environmental device
The blueprint’s idea is to equip Chioggia harbour with ecologically efficientbasins, real environmental devices: the lagoonlandscape is thefundamental reference value, essential to maintain a relationship with the consolidated memory of the territory and make it available for the future.
Planning the port district comes from the critical issues of the present and looks to the future through a series of interventions “grafting” in the territory, by changing the morphology and the use, to create spaces that can support the fishing sector’s development under the dimensional profile, the functional one and, above all, of representation.
It is a plan built through architecture, which presupposes the construction of a real habitat. The island of Aleghero was conceived as an organism made of two macro-entities from whichareas and paths required to contain all the features and services for users, workers and citizens of the island, derive. On the one hand the ichthyic centre, on the other hand the mobile and metamorphiclandscape of the saltmarsh areboth included in a double image, which is reflected in a large rectilinear trajectory wheretwo points in space arekeystones for the horizontal movement: the tower and the sea obelisk. Through capillary pathways that lead from the natural environment to the architectural one, the individual is continuously involved in a double changing embodiment, moving within a landscape of elements (architectures, infrastructures, natural features, open spaces) able to read and interpret this extraordinary palimpsest of nature, art and history proper of the Venetian lagoon
Piano regolatore generale e regolamento edilizio di Isera -Ricerca conto terzi,Convenzione Comune di Isera -Dipartimento Interateneo di Pianificazione Territoriale e Urbanistica (DIPTU) dell'Università degli Studi di Roma ”La Sapienza"; resp. L.Caravaggi, S.Menichini; coord. C.Imbroglini Ricerca pubblicata in: C. Imbroglini, "Studi per una variante al Prg di Isera. un progetto di paesaggio", in Sentieri Urbani, Rivista semestrale della Sezione Trentino dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, Numero 3 - aprile 2010, pp.4-8
Lo studio finalizzato alla redazione del PRG e del regolamento edilizio ha come principali finalitĂ quelle di:
- adeguare gli strumenti urbanistici comunali al Piano urbanistico provinciale (PUP) intendendo l’adeguamento non come un’operazione di mera trasposizione dei vincoli, ma come un’occasione preziosa per riflettere sul territorio comunale nel suo insieme, sul suo patrimonio storico–culturale e ambientale, sulla sua evoluzione e sulle trasformazioni recenti.
- tutelare e promuovere le risorse storico- culturali,ambientali, economico-produttive assumendo come riferimento
strategico e operativo il paesaggio, inteso come insieme di rapporti vitali tra spazi, soggetti e attivitĂ , tradizioni ereditate e attese di futuro, in accordo con il Piano Urbanistico Provinciale e gli orientamenti comunitari e nazionali
piĂą recenti .
- assumere un ruolo attivo rispetto alla definizione di alcuni interventi di riorganizzazione infrastrutturale (primo tra tutti la realizzazione della circonvallazione di Rovereto) che interessano il territorio comunale, perseguendo, attraverso progetti specifici, normative e indirizzi progettuali (guide) la messa in rete delle diverse iniziative al fine di garantire l’interconnessione tra strategie e interventi di carattere eccezionale e gestione ordinaria del territorio comunale e tutelare e valorizzare i differenti paesaggi di Isera
Progettare infrastrutture flessibili
In questa ricerca ci siamo limitati a sollevare una sola
questione: lo scollamento tra evoluzione urbana e sistema
del trasporto pubblico dal secondo dopoguerra a
oggi. In alcuni casi si tratta di una vera e propria frattura,.La mancanza di dialogo tra mutamenti dell’abitare,
esigenze di spostamento e politiche pubbliche -componenti
che, nella loro interazione, sono state costitutive
della città moderna- segna l’avvio di un grande disagio
che a Roma appare, ai piĂą, senza possibilitĂ di soluzione.
Il focus di questa ricerca non è infatti la città storica
nè la città consolidata, rispetto alle quali il lascito infrastrutturale
del passato è ancora in larga parte utilizzato
e ulteriormente valorizzabile, ma la cittĂ intorno e fuori il
GRA che si estende ben oltre i confini, giĂ molto vasti,
di Roma Capitale.
In questa ricerca abbiamo sviluppato un’ipotesi di ramificazione
delle connessioni con il trasporto pubblico
su ferro, denominata Pontili, declinandola in diversi contesti
urbanizzati lontani dal centro.
Ma il focus di questa ricerca non sono le soluzioni
tecniche settoriali. I Pontili propongono infatti un’immagine
aperta e molteplice della connessione, rilanciano
l’idea di una nuova forma di walkability perseguibile
nella cittĂ contemporanea. I temi del Progetto Pontili delineati sinteticamente
assumono significati molto interessanti all’interno del
progetto di paesaggio contemporaneo, che è al centro
di una profonda innovazione di significati e interpretazioni
progettuali
romArchitettura per la valorizzazione dell'architettura contemporanea nel Lazio. Terza edizione
Premio per un intervento di nuova costruzione. Progetto segnalat
Apoptosome impairment during development results in activation of an autophagy program in cerebral cortex
The deficiency of upstream regulators of the mitochondrial
death pathway has been recently shown to trigger
in vitro a cellular process of self-clearance with features
of autophagy. We show here that, when Apaf1 (responsible
for apoptosome formation) is downregulated in vivo in
cortical precursors, cells express markers of neuronal differentiation,
accumulate in ectopic cortical masses and show
hallmarks of the beclin-1-dependent pathway of autophagy,
probably activated by a depletion in growth factors in the
cells’ microenvironment. To visualize this process in a cell
culture model system, we also used a neural precursor cell
line to mimic growth factor starvation in the absence of theapoptosome and tracked autophagolysosome formation. Our
findings demonstrate the existence of an interplay between
the autophagy and apoptosis pathways in vivo in brain development,
and possibly link the absence of apoptosis to the
occurrence of pathological conditions associated with peculiar
cellular morphotypes