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    Teratogenicity of depleted uranium aerosols: A review from an epidemiological perspective

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    BACKGROUND: Depleted uranium is being used increasingly often as a component of munitions in military conflicts. Military personnel, civilians and the DU munitions producers are being exposed to the DU aerosols that are generated. METHODS: We reviewed toxicological data on both natural and depleted uranium. We included peer reviewed studies and gray literature on birth malformations due to natural and depleted uranium. Our approach was to assess the "weight of evidence" with respect to teratogenicity of depleted uranium. RESULTS: Animal studies firmly support the possibility that DU is a teratogen. While the detailed pathways by which environmental DU can be internalized and reach reproductive cells are not yet fully elucidated, again, the evidence supports plausibility. To date, human epidemiological data include case examples, disease registry records, a case-control study and prospective longitudinal studies. DISCUSSION: The two most significant challenges to establishing a causal pathway between (human) parental DU exposure and the birth of offspring with defects are: i) distinguishing the role of DU from that of exposure to other potential teratogens; ii) documentation on the individual level of extent of parental DU exposure. Studies that use biomarkers, none yet reported, can help address the latter challenge. Thoughtful triangulation of the results of multiple studies (epidemiological and other) of DU teratogenicity contributes to disentangling the roles of various potentially teratogenic parental exposures. This paper is just such an endeavor. CONCLUSION: In aggregate the human epidemiological evidence is consistent with increased risk of birth defects in offspring of persons exposed to DU

    Contro le nuove guerre

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    Sempre più calcolo e progetto sembrano aver sostituito tattica e strategia, mentre la guerra asserve tecniche e scienza in un viluppo di morte affondando la politica dei cittadini. Ma qualcuno degli addetti ai lavori - Scienziate e scienziati contro la guerra - rilutta, si organizza e denuncia con la forza della dimostrazione il programma di distruzione, tanto insensato quanto micidiale e criminale, di cui è principale responsabile la maggiore potenza imperiale del pianeta, ben spalleggiata peraltro dai suoi alleati europei. Questo libro fa seguito a Imbrogli di guerra; è la sua continuazione e il suo approfondimento risultando il frutto di un convegno intenso e appassionato (Torino, Politecnico, 22 e 23 giugno 2000) che ha visto il confronto stringente di studiose e studiosi di varie discipline, dalle scienze naturali alla storia e all'ingegneria, dalla sociologia alla matematica e alla medicina. Esso mantiene intatto il suo contenuto d'informazione ponderata anche e soprattutto dopo il ricambio al vertice di Belgrado. Se la guerra è la sospensione del diritto, le nuove guerre tendono a rendere indefinita e permanente la situazione di squilibrio politico impedendo la libertà di comunicazione e di controllo, devastando progressivamente e irrimediabilmente l'ambiente e asservendo l'economia e lo sviluppo delle relazioni umane alla logica militare di dominio planetario
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