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Editorial: Is there still something to Learn about the Association of Corporate Governance with Firm Performance?
The association of Corporate Governance (CG) with Firm Performance (FP) has always been an issue relevant tomanagement literature, despite the notable heterogeneity of studies and their mixed results highlighting theopportuneness of continuing to investigate the association of CG with FP. The article aims to contribute to thislively debate by pointing out the main causes of the mixed findings and the contributions of three papers which,in the authors’ opinion, add knowledge to the CG-FP research stream, which deserves more empirical research,as there is still something to learn about this association
Corporate governance and performance: An analysis of Italian listed companies
In recent years, both corporate governance and performance
management have been subjected to considerable changes. In
this dynamic context, it is interesting to study the evolution of
the relationship between performance and governance. Does
governance still affect performance? The purpose of this paper
is to verify the presence and intensity (extent) of the
relationship between corporate governance and performance in
Italian listed companies by using both accounting and nonaccounting performance measures. The purpose of this paper is
to investigate the effects of prior firm performance on board
composition and governance structure of some companies
listed on the Italian stock exchange, analysing how a governance
approach influences the performance of sample companies. For
the research the methodology used is quantitative and we used
regression analysis on a sample of 23 Italian listed companies:
mechanical companies and public utilities to find that the
company's performance was positively related to the size of the
board. The empirical analysis conducted allowed us to verify the
hypothesis according to which the increase in Corporate
Governance Best Practices influences company performance.
However, the results we have received do not allow us to arrive
at completely unequivocal interpretations. The results showed
we have received do not allow us to arrive at completely
unequivocal interpretations; the main limit is the sample size
used in this study was relatively small
Il capitale
In questo capitolo si spiegano:
il concetto di capitale;
il capitale nel suo aspetto qualitativo: gli investimenti e i finanziamenti;
il capitale nel suo aspetto quantitativo-monetario;
le diverse configurazioni di capitale;
le relazioni tra capitale e reddit
La valutazione del capitale umano
Nell'economia della conoscenza gli intangibili costituiscono un importante fattore critico di successo e tra quest il capitale intellettuale. All'interno di tale grandezza si trova il capitale umano. La ricerca contribuisce a definirne le componenti ed individuare le variabili da porre in considerazione in sede di valutazione di aziend
L'applicazione degli strumenti di programmazione e controllo nelle aziende non profit
Questo volume vuol rendere omaggio al professor Sergio Terzani che, con l'inizio dell'anno accademico 2010-2011, conclude la sua vita didattica, omaggio reso da tutti coloro che sono "nati" e "cresciuti" a Firenze e che quindi, direttamente o indirettamente, sono stati suoi allievi. I temi affrontati sono di carattere generale e particolare, nel senso che le varie problematiche vengono trattate sia in termini assoluti, sia in relazione a determinati fenomeni e circoscritte situazioni. In ogni caso, anche lĂ dove l'indagine vanta una lunga tradizione, sono state adottate impostazioni del tutto moderne che come tali, nel tener conto delle vigenti normative, assumono una dimensione che si colloca nell'ampio contesto socio-economico nazionale e internazionale. Tutti i contributi si inquadrano nei principali filoni di studio che hanno contraddistinto la vita scientifica e didattica del professor Sergio Terzani: storia della ragioneria; gruppi e bilancio consolidato; bilancio di esercizio; programmazione e controllo; ragioneria applicata alle aziende pubbliche
La valutazione delle aziende familiari nelle transazioni intrafamiliari
La storia della piccola medio impresa italiana e` caratterizzata da
sempre dalla conduzione dell’attivita` a livello familiare. In tale contesto,
risulta fondamentale prepararsi alla successione dell’attivita`
svolta, per salvaguardare l’entita` che caratterizza e contraddistingue
l’azienda stessa, nonche´ il suo futuro. Qualora i familiari dell’imprenditore
presentino le stesse capacita` del loro predecessore, e vogliano
partecipare alla gestione, si presentano delle problematiche inerenti il
passaggio generazionale in tema di valorizzazione del patrimonio
aziendale ed, in alcuni casi, entra in gioco la normativa che gestisce
le transazioni familiari volte alla successione delle attivita` .
Il seguente capitolo pone l’attenzione proprio su questi tipi di
passaggi e su quanto disciplinato dalla legge in termini di passaggio
generazionale all’interno delle imprese familiari, soffermandosi poi in
particolare sull’introduzione del c.d patto di famiglia, volto a favorire
il cambio intragenerazionale, sull’operazione di liquidazione ai soci
uscenti, sull’attivita` di family buy-out e sulla disciplina dei contenziosi
familiari all’interno dell’impresa, ponendo attenzione sulla disciplina
della conciliazione
Le imprese di gestione aeroportuale. Aspetti di pianificazione e controllo
Imprese di gestione aeroportual
ALCUNE RIFLESSIONI SULLA RAPPRESENTAZIONE NEL BILANCIO DI ESERCIZIO: IL CONTRIBUTO DEI PRINCIPI CONTABILI IN PARALLELO CON LA NORMATIVA CIVILISTICA
Partecipazioni e bilanci
LE AZIENDE NON PROFIT UN'ESAME DEGLI STRUMENTI DI CONTROLLO DI GESTIONE
Il terzo settore ha vissuto un profondo processo di cambiamento per effetto del vertiginoso incremento del numero di organizzazioni no profit operanti sul mercato verificatosi negli ultimi decenni. Ciò è stato determinato prevalentemente dalla crisi del sistema welfare-state, per effetto della quale le imprese no profit hanno costituito per lo stato una valida alternativa a cui delegare numerosi servizi offerti ai cittadini. Questa situazione ha reso necessario, da parte delle aziende del terzo settore, spesso strutturate e gestite in modo elementare, l’utilizzo di strutture organizzative e di strumenti di gestione aziendale tipici delle aziende for profit.Il management del settore no profit ha quindi dovuto affrontare in modo sistematico la programmazione della propria attività , sia sotto il profilo della gestione di medio-lungo periodo, mediante l’adozione di strumenti di pianificazione strategica, sia sotto quello della gestione operativa, mediante l’adozione del sistema di budgeting e di sistemi di controllo sui risultati ottenuti; ciò con il fine di verificare il raggiungimento degli obbiettivi prefissati sia in termini qualitativi sia quantitativi ed intraprendere, se necessario, le eventuali azioni correttive per avere sempre il controllo dell’andamento della gestione.Lo studio eseguito, in sostanza, intende fornire un quadro generale delle problematiche gestionali delle aziende che operano nel terzo settore, dando rilievo all’applicazione ed all’utilizzo da parte delle realtà operanti nel settore in esame, degli strumenti gestionali di programmazione e di controllo, generalmente utilizzati dalle aziende for profit