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    La Scienza e l'immaginario

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    L’attività di divulgazione della cultura scientifica ha un ruolo fondamentale sulla società, sia in termini di applicazioni innovative che di pianificazione dell’ambiente. I ricercatori dell’IAS-CNR di Capo Granitola operano da anni nell’ambito della diffusione della cultura scientifica, attraverso processi complessi e percorsi di divulgazione in partnership con istituti scolastici del territorio, realizzando attività seminariali, convegni direttamente nelle scuole, nonché visite didattiche guidate degli alunni nei laboratori dell’Istituto ed esperimenti interdisciplinari sull’ambiente marino. Tali processi divulgativi si sono sviluppati creando numerosi percorsi, in maniera per certi aspetti analoga a quella per cui dalla mescolanza dei tre colori fondamentali si è in grado di ottenere un numero pressoché illimitato di tinte diverse. Lo scopo di questa “mescolanza” è stato quello di ottenere un ventaglio di competenze e strumentazioni che consentissero di indagare i differenti aspetti dell’ecosistema marino da diversi punti di vista ed in maniera sinergica, tale da restituire un quadro il più ricco possibile di “tinte” e particolari. (Scienza e arte di Salvatore Mazzola) La Scienza e l'immaginario di Angela Cuttitta. Il progetto “La Scienza e l’Immaginario” nasce dalla collaborazione tra l’IAS - CNR di Capo Granitola e l’Accademia di Belle Arti di Palermo, che attraverso un approccio multidisciplinare ha voluto sperimentare l’unione tra il mondo scientifico e quello artistico, mettendo i giovani artisti, attraverso proiezioni e seminari scientifici, nelle condizioni di scoprire il mondo dell’ambiente marino e degli ecosistemi in esso presenti. Il progetto è nato dalla consapevolezza di come sia necessario operare sul piano della diffusione e divulgazione della cultura scientifica nei più vasti contesti sociali, a partire dall’ambito scolastico. Le azioni divulgative mirano, infatti, a diffondere la conoscenza dei processi geologici, chimico-fisici, climatici e biologici in modo pervasivo, non limitato a singole categorie/settori. La funzione strategica di tali azioni è quella di stimolare idee ed iniziative nonché di sviluppare una maggiore sensibilità nei confronti dei fenomeni che ci circondano, quale presupposto essenziale per una corretta programmazione politico-gestionale. Lo spirito che ha mosso tutte gli attori del progetto è stato quello di sensibilizzare gli studenti nei confronti della tutela delle risorse marine proprie del loro territorio e di sviluppare e promuovere la cultura come volano dello sviluppo sostenibile, della pace e dell’integrazione sociale, in armonia con quanto indicato dal Consiglio Europeo di Lisbona 2000. Grazie al lavoro di docenti e di ricercatori, l’arte come forma espressiva si è rivelata uno strumento valido e innovativo di divulgazione della cultura scientifica e ha portato alla creazione di suggestioni sui ragazzi che hanno percepito e realizzato forme e armonie espresse in questa mostra. L’impegno per questa manifestazione rappresenta, quindi, un appuntamento importante con le forze vive siciliane nel campo delle scienze del mare segnatamente ad esperti di biologia, chimica, fisica ed al mondo fantastico dell’arte, al fine di esprimere con le varie tecniche pittoriche un momento di riflessione culturale

    Busulfan or Treosulfan Conditioning Platform for Allogeneic Stem Cell Transplantation in Patients Aged >60 Y With Acute Myeloid Leukemia/Myelodysplastic Syndrome: A Subanalysis of the GITMO AlloEld Study

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    Background. The conditioning regimens with different alkylators at different doses can influence the outcome of allogeneic stem cell transplantation (SCT), but conclusive data are missing. Methods. With the aim to analyze real-life allogeneic SCTs performed in Italy between 2006 and 2017 in elderly patients (aged >60 y) with acute myeloid leukemia or myelodysplastic syndrome, we collected 780 first transplants data. For analysis purposes, patients were grouped according to the type of alkylator included in the conditioning (busulfan [BU]-based; n = 618; 79%; treosulfan [TREO]-based; n=162; 21%). Results. No significant differences were observed in nonrelapse mortality, cumulative incidence of relapse, and overall survival, although in the TREO-based group, we observed a greater proportion of elderly patients (P < 0.001); more active diseases at the time of SCT (P < 0.001); a higher prevalence of patients with either hematopoietic cell transplantation-comorbidity index ≥3 (P < 0.001) or a good Karnofsky performance status (P = 0.025); increased use of peripheral blood stem cells as graft sources (P < 0.001); and greater use of reduced intensity conditioning regimens (P = 0.013) and of haploidentical donors (P < 0.001). Moreover, the 2-y cumulative incidence of relapse with myeloablative doses of BU was significantly lower than that registered with reduced intensity conditioning (21% versus 31%; P = 0.0003). This was not observed in the TREO-based group. Conclusions. Despite a higher number of risk factors in the TREO group, no significant differences were observed in nonrelapse mortality, cumulative incidence of relapse, and overall survival according to the type of alkylator, suggesting that TREO has no advantage over BU in terms of efficacy and toxicity in acute myeloid leukemia and myelodysplastic syndrome

    Langmuir-Blodgett nanotemplates for protein crystallography

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    T he new generation of synchrotrons and microfocused beamlines has enabled great progress in X-ray protein crystallography, resulting in new 3D atomic structures for proteins of high interest to the pharmaceutical industry and life sciences. It is, however, often still challenging to produce protein crystals of sufficient size and quality (order, intensity of diffraction, radiation stability). In this protocol, we provide instructions for performing the LangmuirBlodgett (LB) nanotemplate method, a crystallization approach that can be used for any protein (including membrane proteins). We describe how to produce highly ordered 2D LB protein monolayers at the airwater interface and deposit them on glass slides. LB-film formation can be observed by surface-pressure measurements and Brewster angle microscopy (BAM), although its quality can be characterized by atomic force microscopy (AFM) and nanogravimetry. Such films are then used as a 2D template for triggering 3D protein crystal formation by hanging-drop vapor diffusion. The procedure for forming the 2D template takes a few minutes. Structural information about the protein reorganization in the LB film during the crystallization process on the nano level can be obtained using an in situ submicron GISASAXS (grazing-incidence small-angle X-ray scattering) method. MicroGISASAXS spectra, measured directly at the interface of the LB films and protein solution in real time, as described in this protocol, can be interpreted in terms of the buildup of layers, islands, or holes. In our experience, the obtained LB crystals take 110 d to prepare and they are more ordered and radiation stable as compared with those produced using other crystallization methods
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