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Cognitive Pragmatic Treatment: The Importance Of Close Observation Of The Adaptation Process
Muthu, Nambi, Krishnan, & Vijayaraghavan (2023a) wrote an interesting paper discussing the effectiveness of a training that showed to determine improvement in Theory of Mind and Quality of Life in people with schizophrenia. As the authors of this commentary are the first and last authors of the paper presenting the Cognitive Pragmatic Treatment (Gabbatore et al., 2015), from which the authors state their treatment was adapted, we would like to highlight the potential of such results, but also provide some clarifications on the data presented
ABaCo: Assessment Battery for Communication
\ud
Human communication is\ud
one of the most complex social\ud
activity: it is a process of meaning\ud
construction which cooperatively\ud
involves all participants taking\ud
part in the interaction. Various\ud
clinical conditions may lead to\ud
impairments of communicative\ud
abilities: developmental disorders\ud
(e.g., autism, specific language\ud
impairment, Down syndrome),\ud
brain pathologies (e.g., closed\ud
head injury, right hemisphere\ud
damage, aphasia), psychiatric disorders\ud
(schizophrenia), disorders\ud
of old age (e.g. dementia). The\ud
assessment of a patient’s abilities\ud
and disabilities is the crucial starting\ud
point for planning an efficient\ud
rehabilitation path, where\ud
residual capacities are strengthen\ud
and, whenever possible, impaired\ud
components are restored. However,\ud
while the phonological,\ud
syntactic and semantic components\ud
of language can be assessed\ud
by numerous tests, instruments\ud
for the evaluation of pragmatic\ud
aspects of communication are\ud
scarce (see Sacco et al., 2008 for a\ud
more detailed analysis of the existing\ud
instruments for the assessment\ud
of communication).\ud
The Assessment Battery for\ud
Communication (ABaCo) has\ud
been created to be a theoretically\ud
grounded, wide-range clinical\ud
instrument. Its theoretical bases\ud
stem from Cognitive Pragmatics\ud
theory (Airenti, Bara & Colombetti,\ud
1993; Bara, 2010), a theory of\ud
the cognitive processes underlying\ud
human communicative exchanges,\ud
framed within the inferential\ud
model of communication (Grice,\ud
1975) and the speech acts perspective\ud
(Austin, 1962; Searle, 1969).\ud
The theory has been shown to\ud
be able to make predictions on\ud
typically developing children (Bucciarelli,\ud
Colle & Bara, 2003; Bosco,\ud
Bucciarelli & Bara, 2004; 2006;\ud
Bosco & Buciarelli, 2008; Bosco,\ud
Vallana & Bucciarelli, 2012), atypically\ud
developing children (Bara,\ud
Bosco & Bucciarelli, 1999; Bara,\ud
Bucciarelli & Colle, 2001; De\ud
Marco, Colle & Bucciarelli, 2007),\ud
patients with traumatic brain injury\ud
(Bara, Tirassa & Zettin, 1997;\ud
Bara, Cutica & Tirassa, 2001; Angeleri\ud
et al., 2008), patients with right\ud
and left focal brain lesions (Cutica,\ud
Bucciarelli & Bara, 2006), patients\ud
with Alzheimer’s disease (Bara,\ud
Bucciarelli & Geminiani, 2000)\ud
and patients with schizophrenia\ud
(Bosco, Bono & Bara, 2012). In\ud
this view, communication is the\ud
ability to comprehend and produce\ud
linguistic and extralinguistic\ud
communication acts, accompanied\ud
by suitable paralinguistic features,\ud
appropriate with respect to discourse\ud
and social norms, and fluently\ud
integrated within the conversation.\ud
The ABaCo assesses each of\ud
these components, encompassing\ud
the major aspects involved in communication.\ud
In this paper, we will\ud
briefly describe the features of the\ud
battery, and summarize its psychometric\ud
properties, providing some\ud
suggestions for clinical application
Teoria della Mente in preadolescenti e adolescenti: Una valutazione multicomponenziale
La teoria della mente (ToM) è l’abilità di attribuire stati mentali a se stes-si e agli altri e utilizzare questa conoscenza per prevedere e spiegare le azioni e i comportamenti che ne conseguono (Premack e Woodruff, 1978).\ud
Evidenze empiriche nella letteratura della psicologia dello sviluppo (Wimmer e Perner, 1983; Perner e Wimmer, 1985), nel dominio delle neuro-scienze (Vogeley et al., 2001; Sebastian et al., 2012) e studi teorici (Nichols e Stich, 2003; Tirassa Bosco e Colle, 2006), hanno mostrato la natura comples-sa della ToM: tale abilità non sembra esser riducibile a una funzione cogniti-va unitaria, ma è possibile identificare al suo interno differenti componenti.\ud
In primo luogo, la ToM si articola in differenti livelli di complessitĂ di ragionamento: ToM di I ordine, che si riferisce all'abilitĂ di inferire pensieri e intenzioni di un'altra persona e la ToM di II ordine, che richiede l'abilitĂ di gestire rappresentazioni mentali piĂą complesse, ovvero di inferire cosa un'al-tra persona pensi di un terzo individuo. I dati in letteratura mostrano che i bambini sono in grado di risolvere compiti di ToM di I ordine a partire dall'e-tĂ di tre/quattro anni (Wimmer e Perner, 1983) e che a sette anni siano in gra-do di ragionare su credenze di II ordine (Perner e Wimmer, 1985).\ud
Inoltre, la ToM comprende le abilitĂ di ragionamento su diversi tipi di stati mentali, come credenze e desideri (Bartsch e Wellman, 1989) che pos-sono essere relativi a se stessi (ToM in I persona) o agli altri (ToM in III per-sona) (Vogeley et al., 2001). Nichols e Stich (2003) affermano che la com-prensione della I e della III persona sono attivitĂ distinte mediate da processi cognitivi differenti e ricerche in campo neuroscientifico (Abu-Akel, 2003; Vogeley e Fink, 2003) supportano questa posizione, mostrando il coinvolgi-mento di circuiti differenti per la prospettiva della ToM in I e III persona.\ud
Le ricerche sulla ToM si sono concentrate tradizionalmente sui bambini in età prescolare e scolare e sono invece pochi gli studi sullo sviluppo di que-sta abilità in preadolescenza e adolescenza. Tuttavia, lo sviluppo della ToM in preadolescenza e adolescenza è una tematica di rilievo dal momento che questa fase dello sviluppo è caratterizzata da marcati cambiamenti compor-tamentali, ormonali e fisici (Coleman e Hendry, 1999) e dal miglioramento in processi cognitivi, come le funzioni esecutive, che sembrano essere correlate con lo sviluppo della ToM (Dumontheil et al., 2010).\ud
I pochi studi in letteratura su questo argomento mostrano che durante l'a-dolescenza le abilitĂ di ragionamento in I e III persona migliorano con l'etĂ (Hatcher et al., 1990) e che si assiste a un incremento delle abilitĂ di conside-rare il punto di vista di un altro dall'infanzia all'adolescenza, sino a un ulterio-re perfezionamento nell'etĂ adulta (Dumontheil et al., 2010).\ud
Il presente lavoro fornisce un assessment completo dei diversi aspetti che compongono la ToM in un campione di ragazzi preadolescenti e adolescenti, attraverso l’utilizzo dell’intervista semi-strutturata Theory of Mind Asses-sment Scale (Th.o.m.a.s.; Bosco et al, 2006; 2009a; 2009)
Third Party Punishment\ud La punizione altruistica nell’incontro fra culture
Studiosi di varie discipline hanno finora cercato di comprendere i processi decisionali sottostanti le scelte in\ud
ambito economico degli esseri umani. Perché a volte le persone agiscono comportamenti che vanno contro il proprio interesse\ud
personale? Al fine di esplorare questo complesso ambito abbiamo focalizzato la nostra attenzione sul concetto di punizione\ud
altruistica, indagata attraverso il gioco del Third Party Punishment (TPP). Il TPP prevede l’attuazione di una sanzione di\ud
tipo economico a proprio costo da parte di un osservatore non coinvolto nel gioco, che può punire o meno chi viola le norme\ud
di cooperazione, senza alcun beneficio personale. Questo comportamento sanzionatorio si può declinare in modo diverso a\ud
seconda della cultura di appartenenza: una cultura collettivista, come ad esempio quella cinese, ha come prioritĂ la\ud
salvaguardia del gruppo rispetto al singolo, al contrario delle culture individualiste, come ad esempio quella italiana, che\ud
promuovono l’indipendenza del singolo, anche a discapito del gruppo di riferimento. Abbiamo integrato quindi conoscenze\ud
del campo economico e delle scienze cognitive con una variabile antropologica: il confronto tra culture diverse, i.e. cinese e\ud
italiana. Lo studio propone un'analisi sia intragruppo - dove tutti i partecipanti al gioco appartengono alla stessa cultura,\ud
italiana o cinese - sia intergruppo - dove uno dei partecipanti appartiene ad una cultura diversa, italiana o cinese, rispetto a\ud
quella degli altri due giocatori. I risultati preliminari confermano l’emergere del comportamento di punizione altruistica, in\ud
conformitĂ ad una norma implicita che garantisce la cooperazione tra persone, sia nei soggetti italiani che nei soggetti cinesi.\ud
Non risultano invece per ora differenze statisticamente significative rispetto alla variabile interculturale, ma prospettiamo a\ud
tal fine un ampliamento del campione