33 research outputs found

    A proposito dell\u2019inchiesta della S. Congregazione dell\u2019Indice dei libri proibiti di fine \u2018500

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    Il paper \u2013 diviso in tre parti \u2013 muove dai risultati della \u201cRicerca sull\u2019inchiesta della Congregazione dell\u2019Indice\u201d che ha preso in esame i codici Vaticani Latini che conservano circa 9500 liste di titoli di libri posseduti dai religiosi italiani alla fine del XVI secolo. Roberto Rusconi sviluppa una panoramica introduttiva sulle biblioteche degli ordini religiosi alla fi ne del Cinquecento. Giovanna Granata sfrutta le molteplici potenzialit\ue0 informative dell\u2019Inchiesta, sia in termini di conoscenza di tali biblioteche, sia rispetto alle modalit\ue0 di circolazione delle diverse edizioni. Rosa Marisa Borraccini prende invece in esame un caso di studio come quello del 'Confessionario' di Girolamo da Palermo per dimostrare l\u2019importanza che un testo oggi quasi del tutto sconosciuto aveva all\u2019epoca della sua produzione. This paper \u2013 divided into three sections \u2013 expands upon the work undertaken in \u201cRicerca sull\u2019inchiesta della Congregazione dell\u2019Indice\u201d, which has examined the Codici Vaticani Latini, a collection which conserves around 9.500 lists of volumes owned by Italian monks and clerics at the end of the sixteenth century. Roberto Rusconi offers an introductory overview of the libraries of religious orders at the end of the sixteenth century. Giovanna Granata analyses the findings of the Inchiesta in terms of actual library holdings and in terms of the circulation of different editions. Rosa Marisa Borraccini examines the case study of the \u201cConfessionario\u201d of Girolamo da Palermo to demonstrate the importance certain texts, although now forgotten and largely ignored, had at the time of their production and circulation

    Autonomous Raman Amplifiers using Standard Integrated Network Equipment

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    Practical needs related to infrastructure management are driving optical network operators to include Raman amplification in order to improve the performance of long fiber spans. Compared to standard erbium-doped fiber amplifier (EDFA) management, Raman amplifiers require a greater degree of control and monitoring due to their distributed nature. Inevitably, this update leads to a key consideration; the introduction of additional telemetry devices with respect to standard EDFA photodiodes, resulting in an increase in required investments. In this work, we present an embedded controller architecture in combination with an ad-hoc probing procedure to manage Raman amplification within disaggregated optical networks, using only standard integrated equipment, allowing an efficient implementation without the introduction of optical channel monitors (OCMs). This proposal is validated using a fully representative experimental campaign, testing both the probing procedure on a single fiber span and the operation of a Raman amplifier using the extracted information

    Virtute et labore. Studi offerti a Giuseppe Avarucci per i suoi settant'anni.

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    Contributi di: G. PACI, S.M. MARENGO, C. GRATTAGRISI, F. SANTONI, M. CARLETTI, D. CICCARELLI, T. COLAMARCO, F. MAGISTRALE, M.POZZA, M. F. BARONI, C. CASTIGNANI, R. CICCONI, O. BANTI, A. SALVI, M. D'AGOSTINO, M. BOCCHETTA, R. PACIARONI, C. PONGETTI, E. CATANI, D. GNESI, U. MOSCATELLI, N. RAPONI, S. ALESSANDRINI CALISTI, S. COSI, M. PALMA, S. P. P. SCALFATI, P. PIZZICHINI, F. VALACCHI, A. CHIAVARI, P.L. FALASCHI, P. CARTECHINI, M. MELONI, D. PACINI, G. SANTARELLI, D. FIORETTI, P. MAGNARELLI, N. MONELLI, A. PALOMBARINI, R. PICCIONI, R. SANI, M. SEVERINI, M. MILLOZZI, S. GIOMBI, M. DONNINI, R. LAMBERTINI, R. AVESANI, D. FRIOLI, C. MARAVIGLIA, P. PALLOTTINO, P. PERETTI, C. CARGNIONI, D. MAGGI, G. GALEAZZI

    Mobilit\ue0 nei mestieri del libro tra Quattrocento e Seicento: testimonianze disperse

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    Nell\u2019ambito dei temi distribuiti fra le varie Unit\ue0 per realizzare una riflessione critica organica su alcuni dei principali fattori che hanno caratterizzato il fenomeno della mobilit\ue0 in Italia nel periodo preso in esame, l\u2019Unit\ue0 di Macerata intende approfondire l\u2019aspetto delle \u201ctestimonianze disperse\u201d, cio\ue8 il recupero di testimonianze dirette e indirette della produzione libraria \u201cminore\u201d che, per ragioni riconducibili per lo pi\uf9 alle circostanze fortuite della pubblicazione e alle modeste caratteristiche formali, non ha meritato nel tempo la cura e la tutela riservate ai libri \u201crari e di pregio\u201d. Ci si riferisce in particolare alle pubblicazioni d\u2019occasione, di interesse locale e di consumo (libri scolastici, religiosi, devozionali, di intrattenimento colto o popolare, \u201cephemera\u201d, materiali di natura burocratica), prodotte in grande quantit\ue0 dai tipografi su richiesta delle istituzioni cittadine, laiche ed ecclesiastiche, e dai privati. Esse hanno costituito una voce importante nell\u2019economia delle officine tipografiche di antico regime e hanno procurato i guadagni necessari alla loro sussistenza e crescita. La natura effimera dei testi e dei manufatti ne ha determinato il disinteresse e la perdita. E\u2019 un dato storiografico acquisito che l\u2019alta mortalit\ue0 degli esemplari di tali tipologie librarie costituisca un forte ostacolo alla ricostruzione della effettiva produttivit\ue0 delle imprese e i censimenti in atto rivelano casi macroscopici di periodi di rarefazione o di vuoti produttivi non altrimenti giustificabili se non con la perdita totale o la dispersione degli esemplari in fondi archivistici e librari non ancora esplorati. Una conoscenza pi\uf9 ampia \u2013 anche solo parziale o indiretta \u2013 dei libri \u201cperduti\u201d consentirebbe di misurare con minore approssimazione l\u2019impatto economico e sociale dei mestieri del libro e di valutare meglio la dimensione culturale della diffusione e penetrazione delle \u2018forme\u2019 diverse di testi e di libri nei differenti circuiti e strati sociali. In assenza di una ricerca sistematica in tal senso, l\u2019Unit\ue0 di Macerata si prefigge di condurre studi mirati in via prioritaria al recupero della produzione \u2018minore\u2019 dei tipografi itineranti nell\u2019Italia centrale tra Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria ed Emilia Romagna. A tal fine saranno condotti studi sui repertori bio-bibliografici storici, generali e speciali, e sulle fonti archivistiche, con l\u2019attenzione rivolta soprattutto al corpus dei Codici Vaticani latini 11266-11326, che contengono gli inventari dei libri delle biblioteche religiose italiane redatti per ordine della Congregazione dei libri proibiti negli anni 1597-1603. I pochi sondaggi finora effettuati hanno dato risultati apprezzabili in termini di integrazione delle attuali conoscenze sulla produzione editoriale del \u2018400 e del \u2018500 e la banca dati allestita nell\u2019ambito del Progetto RICI (Ricerca sull\u2019Inchiesta della Congregazione dell\u2019Indice) \u2013 PRIN 2003, 2006 \u2013 sar\ue0 lo strumento elettronico di intermediazione a disposizione per il recupero delle informazioni anche a vantaggio del progetto comune

    Dizionario degli editori, tipografi, librai itineranti in Italia tra Quattrocento e Seicento (DETLI)

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    Risultato del PRIN 2008 "Mobilit\ue0 dei mestieri del libro tra Quattrocento e Seicento". Schede bio-bibliografiche di 604 protagonisti del mondo editoriale italiano - tipografi, editori, librai, singoli o in societ\ue0 - la cui attivit\ue0 \ue8 caratterizzata dalla mobilit\ue0 in due o pi\uf9 centri, in Italia o all'estero. Scopo principale del Dizionario \ue8 l'individuazione delle ragioni del fenomeno macroscopico dell'itineranza che ha caratterizzato per secoli i mestieri del libro a stampa in Europa

    Geometry, segmentation pattern and displacement variations along a major Apennine thrust zone, central Italy

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