16 research outputs found

    Aplicación de las herramientas de costos a la producción de tortas

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    La presente investigación se propone indagar y analizar como la implementación de una estructura de costos en un emprendimiento específico permite mejorar la tomar decisiones tanto operativas como estratégicas. La investigación implicó realizar un análisis cuantitativo, correlacional, microsocial, empírico y sincrónica o seccional. A partir de datos de la entrevista realizada a la dueña del emprendimiento se analizan los costos que posee el mismo y se elabora una estructura de costos para dicho emprendimiento. Luego se evalúa como mejora el uso de la herramienta propuesta la toma de decisiones. Los resultados indican que: 1) al no poseer una estructura de costos, la dueña del emprendimiento no realiza un cálculo exacto de los mismos, lo que no permite conocer el resultado operativo que realmente obtiene, y que puede llegar a influir en la toma de decisiones erróneas que pueden afectar negativamente al negocio y; 2) La implementación de la herramienta mejora las decisiones operativas y estratégicas, ya que permite el conocimiento de la rentabilidad que brinda cada uno de los productos que se ofrecen, posibilitando de esta manera, mejorar la obtención de ganancias.Fil: Biondo López, M. Antonella. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Ciencias Económicas.Fil: Guerrero, Mariana Elizabeth. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Ciencias Económicas.Fil: Sottano, Virginia. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Ciencias Económicas

    Relazione tecnica sulle attività della campagna oceanografica “Ancheva 2015”

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    Nelle acque Italiane dello Stretto di Sicilia sin dal 1998 vengono effettuate ogni anno campagne di valutazione dell’abbondanza e distribuzione della biomassa pelagica con l’impiego di strumentazione elettroacustica. Dal 2009 lo svolgimento dei survey acustici è parte integrante del Progetto MEDIAS (MEDiterranean International Acoustic Survey), inserito dagli Stati Membri partecipanti al Progetto all'interno del Programma Nazionale 2014-2016. Il Progetto prevede lo svolgimento di survey acustici annuali con lo scopo di valutare la biomassa e la distribuzione spaziale dei piccoli pelagici in aree del Mediterraneo, appartenenti all’Unione Europea. Le specie target sono le principali specie commerciali di piccoli pelagici in Mediterraneo, ovvero l’acciuga (Engraulis encrasicolus) e la sardina (Sardina pilchardus). Si tratta di specie a ciclo di vita breve caratterizzate da ampie oscillazioni interannuali nella biomassa. Negli anni in cui i livelli di biomassa sono particolarmente bassi l’effetto di un elevato sforzo di pesca porterebbe ad un collasso di tali risorse anche da un anno all’altro. Il collasso di tali specie è stato ben documentato in letteratura mostrando che i tempi di recupero sono molto lunghi e hanno effetti socio-economici catastrofici anche sulle comunità marinare che vivono grazie agli introiti derivanti dalla pesca e commercializzazione di prodotti in scatola. La presente relazione mostra le attività svolte a seguito del survey condotto a bordo della N/O Dallaporta nello Stretto di Sicilia (GSA 16) nell’estate del 2015. Oltre all’acquisizione dei dati acustici, sono state eseguite stazioni di pesca sui piccoli pelagici con rete da traino pelagica sperimentale (volante monobarca), accessoriata con sensori per il controllo dell’apertura e della posizione della rete nella colonna d’acqua. Nell’area di studio sono stati inoltre acquisiti i profili delle principali variabili oceanografiche con sonda multiparametrica CTD. Il rapporto descrive le diverse procedure adottate per l’analisi dei dati acquisiti ed il trattamento dei campioni biologici raccolti. Per le due specie target viene quindi fornita la distribuzione spaziale e la stima della biomassa, complessiva ma anche suddivisa per classi di taglia e classi di età

    IN "POLPO ... SITION" E ALTRI BREVI RACCONTI

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    Assalito dalla felicità corsi al mare, guardai l’acqua e fui preso da una forza, non mia, non umana che mi trascinò in acqua. Lì venni rapito da fantastiche sensazioni, l’adrenalina salì a mille, vidi un enorme creatura che suscitò in me delle emozioni mai provate prima, si era avvicinata talmente tanto che stava per toccarmi e, appena lo fece, il mio corpo si illuminò magicamente, le mie mani iniziarono pian piano ad assottigliarsi, il mio petto diventava sempre più piccolo e tondo e da lì a poco, ero diventato un polpo

    Visita all'Osservatorio della Biodiversità marina e terrestre della Regione Sicilia - ORBS

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    Con il taglio inaugurale del nastro il 16 dicembre 2015, prende vita la struttura museale permanente dell'Osservatorio della Biodiversità marina e terrestre della Regione Sicilia che porta lo stesso nome del Progetto di Ricerca "ORBS – Sistema di comunicazione, informazione e diffusione dell'Osservatorio Regionale della Sicilia", intitolata il 21 dicembre 2018 al Dott. Sandro Fiorelli. Ad oggi, la struttura, è operativa presso la Sede Secondaria dell'Istituto per lo studio degli impatti Antropici e Sostenibilità in ambiente marino del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IAS – CNR) di Capo Granitola. Il progetto ORBS, finanziato da Regione Siciliana - Assessorato alla Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca - Dipartimento Pesca, con periodo di attività 2013 - 2015, si è concluso proprio con la realizzazione della struttura museale; l'Osservatorio è stato istituito dall'Assessorato del Territorio e dell'Ambiente della Regione Siciliana nell'ambito di un accordo quadro con ARPA, ISPRA e CNR. Grazie al progetto ORBS, docenti e allievi dell'Accademia di Belle Arti di Palermo e il personale CNR – IAS (ex IAMC) S. S. di Capo Granitola, hanno collaborato sinergicamente permettendo di realizzare delle azioni didattiche e creative di valore scientifico espresse con straordinaria forza e bellezza. Ricercatori e professori si sono confrontati al fine di combinare le proprie competenze riuscendo nel progetto ambizioso di coinvolgere e fondere i diversi ambiti scientifici sensibilizzando gli artisti ai temi della Biodiversità. Le opere prodotte, corredate da schede scientifiche, hanno oltre al valore artistico un aggiunto valore didattico. L'apertura della sezione espositiva dedicata alla diffusione e alla comunicazione della biodiversità rappresenta da un lato l'importante tappa conclusiva del progetto, dall'altro l'inizio di un percorso mirato alla diffusione della biodiversità verso il mondo giovanile, le scuole e per tutto il territorio. Questa strepitosa collaborazione "CNR – Accademia di Belle Arti di Palermo" conferma l'importanza e l'opportunità di unire arte e scienza per esaltare la percezione della ricerca scientifica da parte della comunità. La divulgazione della scienza è un'attività complessa e sicuramente necessita di competenze e attitudini multidisciplinari oltreché di motivazione ed entusiasmo. La comunicazione delle tematiche scientifiche, di per sé ardua nella traduzione al grande pubblico, grazie alla forza esplicativa dell'arte, diviene opportunità di riflessione, osservazione, confronto per le comunità di visitatori. Il coordinamento delle visite delle scuole di ogni ordine e grado, Enti Pubblici, Comunità Scientifica, Cariche Istituzionali, Delegazioni di Politici Italiani e Stranieri, Associazioni Culturali, Associazioni No-Profit di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale, Organizzazioni di Volontariato, Onlus, pubblico in generale, presso ORBS, è affidato al qualificato personale (tecnici, tecnologi e ricercatori) dell'IAS – CNR S. S. di Capo Granitola, che gestisce in prima persona i visitatori nel percorso didattico e promuove il valore della divulgazione scientifica perseguendo la terza missione degli Enti di Ricerca, attraverso l'applicazione diretta, la valorizzazione e l'impiego della conoscenza

    Successful in vivo retrieval of oocytes after ovarian stimulation for fertility preservation before oophorectomy by laparotomy for a young patient with ovarian cancer: Case report and review of literature

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    Objective: To report a case of direct in vivo oocytes retrieval for fertility preservation before oophorectomy by open surgery in a young patient with ovarian cancer. Design: case report and literature review. Setting: University hospital. Patients: A 29-year-old nulliparous patient, recently diagnosed with low grade serous ovarian carcinoma.The patient consented to the removal of her remaining ovary but wished to preserve oocytes and declined hysterectomy. Conventional trans-vaginal US-guided oocyte retrieval was contra-indicated because of the risk of malignant cell dissemination to the abdomen and the vaginal puncture sites. Interventions: Controlled ovarian stimulation with gonadotrophins was realized. Comprehensive surgical staging was performed 35 h after ovulation triggering using rHCG. The oocytes retrieval was performed in vivo with ultrasound guidance at time of laparotomy before oophorectomy without any time of ischemia. Results: Seven mature oocytes were obtained and vitrified. Conclusions: This case highlights the feasibility of in vivo oocytes retrieval of mature oocytes during open surgery for gynecologic cancers. By avoiding transvaginal follicular retrieval, the risk of malignant cell contamination to vaginal and parametrial tissues is reduced, limiting cancer upstaging

    Bacteroides fragilis-Derived Lipopolysaccharide Produces Cell Activation and Lethal Toxicity via Toll-Like Receptor 4

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    Bacteroides fragilis, which is part of the normal intestinal flora, is a frequent cause of serious disease, especially in diabetic and surgical patients. In these conditions, B. fragilis lipopolysaccharide (LPS) is likely to play a major pathophysiologic role. B. fragilis LPS is structurally different from classical enterobacterial LPS, whose biological activities are mediated by Toll-like receptor 4 (TLR4) activation. The ability of B. fragilis LPS to activate TLR4 and TLR2 was investigated here, since evidence on this issue is scarce and controversial. Each of four different protein-free B. fragilis LPS preparations could induce interleukin-8 responses in cells cotransfected with TLR4/CD14/MD2 but not TLR4/CD14 alone. Two of the preparations also induced cytokine production in cells cotransfected with TLR2/CD14 or in peritoneal macrophages from TLR4 mutant C3H/HeJ mice. Both of these activities, however, were lost after repurification with a modified phenol reextraction procedure. Importantly, all preparations could induce endotoxic shock in TLR2-deficient mice, but not in TLR4 mutant C3H/HeJ mice. Consistent with these findings, anti-TLR4 and anti-CD14, but not anti-TLR2, antibodies could inhibit B. fragilis LPS-induced cytokine production in human monocytes. Collectively, these results indicate that B. fragilis LPS signals via a TLR4/CD14/MD2-dependent pathway, and it is unable to activate TLR2. Moreover, our data document the occurrence of TLR2-activating contaminants even in highly purified B. fragilis LPS preparations. This may explain earlier contradictory findings on the ability of B. fragilis LPS to activate cells in the absence of functional TLR4. These data may be useful to devise strategies to prevent the pathophysiologic changes observed during B. fragilis sepsis and to better understand structure-activity relationships of LPS

    IFN-alpha/beta signaling is required for polarization of cytokine responses toward a protective type 1 pattern during experimental cryptococcosis

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    The antiviral activities of type I IFNs have long been established. However, comparatively little is known of their role in defenses against nonviral pathogens. We examined here the effects of type I IFNs on host resistance against the model pathogenic yeast Cryptococcus neoformans. After intratracheal or i.v. challenge with this fungus, most mice lacking either the IFN-alpha/beta receptor (IFN-alpha/beta R) or IFN-beta died from unrestrained pneumonia and encephalitis, while all wild-type controls survived. The pulmonary immune response of IFN-beta/BR-/- mice was characterized by increased expression of IL-4, IL-13, and IL-10, decreased expression of TNF-alpha, IFN-gamma, inducible NO synthetase, and CXCL10, and similar levels of IL-12 mRNA, compared with wild-type controls. Histopathological analysis showed eosinophilic infiltrates in the lungs of IFN-alpha/beta(-/-) mice, although this change was less extensive than that observed in similarly infected IFN-gamma R-deficient animals. Type I IFN responses could not be detected in the lung after intratracheal challenge. However, small, but statistically significant, elevations in IFN-beta levels were measured in the supernatants of bone marrow-derived macrophages or dendritic cells infected with C neoformans. Our data demonstrate that type I IFN signaling is required for polarization of cytokine responses toward a protective type I pattern during cryptococcal infection

    Injectable polyethylene glycol-fibrinogen hydrogel adjuvant improves survival and differentiation of transplanted mesoangioblasts in acute and chronic skeletal-muscle degeneration

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    <p>Abstract</p> <p>Background</p> <p>Cell-transplantation therapies have attracted attention as treatments for skeletal-muscle disorders; however, such research has been severely limited by poor cell survival. Tissue engineering offers a potential solution to this problem by providing biomaterial adjuvants that improve survival and engraftment of donor cells.</p> <p>Methods</p> <p>In this study, we investigated the use of intra-muscular transplantation of mesoangioblasts (vessel-associated progenitor cells), delivered with an injectable hydrogel biomaterial directly into the tibialis anterior (TA) muscle of acutely injured or dystrophic mice. The hydrogel cell carrier, made from a polyethylene glycol-fibrinogen (PF) matrix, is polymerized <it>in situ</it> together with mesoangioblasts to form a resorbable cellularized implant.</p> <p>Results</p> <p>Mice treated with PF and mesoangioblasts showed enhanced cell engraftment as a result of increased survival and differentiation compared with the same cell population injected in aqueous saline solution.</p> <p>Conclusion</p> <p>Both PF and mesoangioblasts are currently undergoing separate clinical trials: their combined use may increase chances of efficacy for localized disorders of skeletal muscle.</p
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