57 research outputs found

    Maxillary arch development with Invisalign system: Analysis of expansion dental movements on digital dental casts

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    Objectives: To evaluate tooth movements during maxillary arch expansion with clear aligner treatment.Materials and Methods: The study group included 28 subjects (16 females, 12 males, mean age 31.9 +/- 5.4 years) collected prospectively from January 2018 to May 2019. Inclusion criteria were European ancestry, posterior transverse discrepancy of 3-6 mm, permanent dentition stage, presence of second permanent molars, mild or moderate crowding, and good compliance with aligners. Treatment protocol included nonextraction strategies, application of Invisalign clear aligner system, and no auxiliaries other than Invisalign attachments. Linear and angular measurements were performed before treatment (T1), at the end of treatment (T2), and on final virtual models (T2 ClinCheck). A paired t-test was used to compare T2-T1 and T2-T2 ClinCheck changes. The level of significance was set at 5%.Results: Statistically significant differences were found for all measurements, except for ones at the upper second molars. The greatest increase in maxillary width was detected at the upper first and second premolars: 13.5 mm for the first premolar and 13.8 mm for the second premolar at T2. Comparison of T2-T1 angular outcomes showed statistically significant changes in the inclinations of all teeth except for the second permanent molars. T2-T2 ClinCheck showed significant differences for both linear and angular measurements for maxillary canines, resulting in poor predictability.Conclusions: Maxillary arch development revealed a progressive reduction of the expansion rate and buccal tipping in the anterior, lateral, and posterior regions, with the greatest net increase at the first and second premolars. Clinical attention should be paid to maxillary canine movements, and overcorrection should be planned for them during dentoalveolar expansion

    The database of the PREDICTS (Projecting Responses of Ecological Diversity In Changing Terrestrial Systems) project

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    The PREDICTS project-Projecting Responses of Ecological Diversity In Changing Terrestrial Systems (www.predicts.org.uk)-has collated from published studies a large, reasonably representative database of comparable samples of biodiversity from multiple sites that differ in the nature or intensity of human impacts relating to land use. We have used this evidence base to develop global and regional statistical models of how local biodiversity responds to these measures. We describe and make freely available this 2016 release of the database, containing more than 3.2 million records sampled at over 26,000 locations and representing over 47,000 species. We outline how the database can help in answering a range of questions in ecology and conservation biology. To our knowledge, this is the largest and most geographically and taxonomically representative database of spatial comparisons of biodiversity that has been collated to date; it will be useful to researchers and international efforts wishing to model and understand the global status of biodiversity

    Dati preliminari sull’uso dello spazio e sui ritmi di attività dei mustelidi in Italia Centrale.

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    In Italia le informazioni sulla biologia dei mustelidi sono ancora scarse e frammentate. Nella presente ricerca, avviata nel 2005, ci si propone di ampliare le conoscenze sulla presenza, densità, genetica e ecologia di base (dieta e uso dello spazio) dei mustelidi in alcuni ambienti della Toscana Centrale. Sono presentati i dati, raccolti a partire dall’agosto 2005, relativi all’uso dello spazio e ai ritmi di attività di 2 martore (Martes martes L.) e 2 tassi (Meles meles L.). L’area di studio, nel Comune di Radicondoli in Provincia di Siena, è caratterizzata da ampie foreste termofile di cerro, alternate a campi aperti destinati a seminativo, con una rete di fossi, fiumi e laghi artificiali. Gli animali sono stati catturati in trappole costruite secondo il modello di Havahart, marcati con “Passive Integrated Transponder” (PIT) sottocutanei per il riconoscimento individuale e muniti di radiocollare. Sono stati inoltre effettuati prelievi di campioni biologici da destinare alle analisi genetiche. Il monitoraggio radiotelemetrico è stato eseguito su base giornaliera, in modo da ricoprire l’arco delle 24h in una settimana. Gli animali sono stati localizzati utilizzando la tecnica della triangolazione. Durante le sessioni di radiotelemetria sono stati registrati i principali parametri ambientali, mentre per l’analisi dell’uso dello spazio sono state utilizzate carte topografiche 1:25000 e ortofoto della CGR scala 1:50000. Gli “home range” sono stati calcolati a livello stagionale con il metodo del kernel al 95, 75, 50%. I ritmi di attività sono stati analizzati dividendo le 24h in fasce orarie di 4h ciascuna. Sino ad ora sono state raccolte circa 300 localizzazioni per la martora e 700 per il tasso. Il tasso è risultato occupare un “home range” estivo più ampio di circa tre volte rispetto a quello invernale, con attività prevalentemente notturna (95% delle localizzazioni) e brevi periodi di semiletargia nei mesi più freddi. La martora ha occupato un “home range” estivo più ampio di circa il doppio rispetto a quello invernale, mostrando un’attività notturna pari al 63% delle localizzazioni. Questi risultati preliminari confermano quanto già riportato in letteratura e costituiscono il primo passo di una ricerca a lungo termine sui mustelidi della Toscana centrale

    Dati preliminari sull’uso dello spazio e sui ritmi di attività dei mustelidi in Italia Centrale.

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    In Italia le informazioni sulla biologia dei mustelidi sono ancora scarse e frammentate. Nella presente ricerca, avviata nel 2005, ci si propone di ampliare le conoscenze sulla presenza, densità, genetica e ecologia di base (dieta e uso dello spazio) dei mustelidi in alcuni ambienti della Toscana Centrale. Sono presentati i dati, raccolti a partire dall’agosto 2005, relativi all’uso dello spazio e ai ritmi di attività di 2 martore (Martes martes L.) e 2 tassi (Meles meles L.). L’area di studio, nel Comune di Radicondoli in Provincia di Siena, è caratterizzata da ampie foreste termofile di cerro, alternate a campi aperti destinati a seminativo, con una rete di fossi, fiumi e laghi artificiali. Gli animali sono stati catturati in trappole costruite secondo il modello di Havahart, marcati con “Passive Integrated Transponder” (PIT) sottocutanei per il riconoscimento individuale e muniti di radiocollare. Sono stati inoltre effettuati prelievi di campioni biologici da destinare alle analisi genetiche. Il monitoraggio radiotelemetrico è stato eseguito su base giornaliera, in modo da ricoprire l’arco delle 24h in una settimana. Gli animali sono stati localizzati utilizzando la tecnica della triangolazione. Durante le sessioni di radiotelemetria sono stati registrati i principali parametri ambientali, mentre per l’analisi dell’uso dello spazio sono state utilizzate carte topografiche 1:25000 e ortofoto della CGR scala 1:50000. Gli “home range” sono stati calcolati a livello stagionale con il metodo del kernel al 95, 75, 50%. I ritmi di attività sono stati analizzati dividendo le 24h in fasce orarie di 4h ciascuna. Sino ad ora sono state raccolte circa 300 localizzazioni per la martora e 700 per il tasso. Il tasso è risultato occupare un “home range” estivo più ampio di circa tre volte rispetto a quello invernale, con attività prevalentemente notturna (95% delle localizzazioni) e brevi periodi di semiletargia nei mesi più freddi. La martora ha occupato un “home range” estivo più ampio di circa il doppio rispetto a quello invernale, mostrando un’attività notturna pari al 63% delle localizzazioni. Questi risultati preliminari confermano quanto già riportato in letteratura e costituiscono il primo passo di una ricerca a lungo termine sui mustelidi della Toscana centrale

    First report on the distribution of the American mink Neovison vison (Mammalia: Mustelidae) in central Italy

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    Identifying and mapping new sites of establishment of alien species is a research priority as it helps to provide timely management actions. In Italy, feral populations of the American mink Neovison vison, a semi-aquatic mustelid native to North America

    Activity patterns of the Pine marten (Martes martes) in a Mediterranean woodland: evaluation of preliminary data.

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    Two pine martens Martes martes, a male and a female, were radio-tracked (six and eleven months respectively) in a forest area near Siena, Central Italy. Martens were captured using box traps baited with eggs and mice, marked by Passive Integrated Transponders (PITs) and fitted with a VHF radio-collar (Televilt, 60 g.). Individuals were monitored daily and fixes were collected to provide data for a 24 hour period within each week. During the radio-tracking sessions environmental parameters (temperature, humidity, pressure, precipitation and moon phase) were also collected. The activity pattern was correlated with the environmental factors by Logistic Regression procedure. Nocturnal, diurnal and crepuscular activities were measured as the proportion of active fixes for each phases. Activity differed between seasons and was mainly influenced by the environmental temperature. Martens usually perform nocturnal activity. However, our data showed also a not negligible activity carried out during the day. Diurnal and nocturnal patterns of activity were compared
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