Il turismo congressuale: lo stato attuale e le prospettive future.

L’elaborato di tesi si pone l’obiettivo primario di delineare lo stato attuale del turismo congressuale in Italia. Per fotografare lo “stato dell’arte” del settore, si è deciso di realizzare una serie di interviste ai principali opinion leaders del comparto. Le interviste sono state effettuate per e-mail, per telefono e di persona e, oltre a fornire la fotografia della meeting industry italiana, hanno permesso di individuare i modelli vincenti nel panorama internazionale, cui le destinazioni italiane dovrebbero ispirarsi per aumentare la propria competitività nel mercato mondiale. L’importanza di studiare il comparto congressuale trova fondamento nei numeri che la meeting industry riesce a generare. Nel corso degli ultimi anni, il turismo congressuale ha conosciuto un grande sviluppo a livello internazionale e anche l’Italia, come tutti i principali paesi industrializzati e grazie alla consolidata tradizione turistica, ha beneficiato dell’evoluzione positiva di tale settore. I numeri, però, non devono trarre in inganno. In Italia, le enormi potenzialità offerte dal turismo congressuale attualmente non sono pienamente sfruttate e l’elaborato di tesi mette in luce alcune delle principali criticità presenti nel settore. Per meglio descrivere il fenomeno, si è deciso di suddividere il lavoro di tesi in quattro capitoli. Nel primo capitolo, dopo un breve accenno alle origini degli eventi aggregativi, si descrive la filiera del turismo congressuale, individuando i principali componenti della domanda e dell’offerta. Nel secondo capitolo, si riportano i numeri del turismo congressuale. Particolare attenzione è dedicata all’analisi della consistenza del fenomeno dei congressi associativi a livello internazionale, grazie ai dati statistici elaborati da ICCA e UIA. Sul fronte italiano, è, invece, concesso ampio spazio all’analisi dei dati relativi a domanda ed offerta forniti dall’Osservatorio Congressuale Italiano. Il capitolo si conclude con un accenno alla competitività delle principali destinazioni congressuali europee. Nel terzo capitolo, si cerca di fornire la fotografia dello “stato dell’arte” del settore congressuale in Italia, analizzando i principali risultati emersi dalle interviste relativamente ad alcune tematiche considerate particolarmente rilevanti. Nel quarto ed ultimo capitolo, trova spazio l’analisi approfondita di otto destinazioni, di cui quattro italiane (Firenze, Genova, Rimini, Torino) e quattro europee (Barcellona, Berlino, Parigi, Vienna), individuate dalla maggioranza degli intervistati come modelli da imitare nel panorama nazionale ed europeo. Infine, l’allegato I consente di conoscere le diverse tipologie di eventi aggregativi esistenti, l’allegato II contiene una descrizione del ruolo e delle principali attività delle associazioni italiane del settore e l’allegato III permette di leggere la versione integrale delle interviste

Experimental and numerical investigation of pre-breaking and breaking vorticity within a plunging breaker

The characteristics of vorticity induced just prior and at the splash-down of a plunging breaker on a 1:10 planar slope have been studied using wave flume experiments and numerical simulations. Laboratory experiments involved detailed measurements in the outer surf zone of both fluid velocities below trough level, achieved by a fibre-optic laser-Doppler anemometer, and water surface elevations, obtained by an ultrasound probe. A Weakly-Compressible Smoothed Particle (WCSPH) model, coupled with a two-equation model for turbulent stresses, has been employed for the numerical simulations. A thorough calibration of the SPH’s numerical parameters has been first performed, through comparison between numerical and experimental wave elevation and velocity data. Then, considering that time-averaged laboratory data shows a significant vorticity beneath the free surface in the wave pre-breaking region, the vorticity generation mechanism has been thoroughly analyzed by means of the numerical model. In the attempt of explaining the generation of vorticity as induced by flow separation, we also inspected the role of the streamwise flow deceleration and surface-parallel vorticity flux. In analogy with the case of spilling breakers a cause-effect relation has been observed between streamwise flow deceleration and vorticity generation. Numerical findings are positively confirmed by the experimental results

Application of the Repetitive Behavior Scale-Revised - Italian version - in preschoolers with autism spectrum disorder

Restricted repetitive and stereotyped patterns of behavior, interests, and activities (RRB) are mandatory features for a diagnosis of Autism Spectrum Disorder (ASD) according to the Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders - fifth edition (DSM-5). Despite the strong diagnostic role of RRB, their expressiveness and their relationship with other clinical/demographic features in ASD is not fully elucidated. The Italian version of the Repetitive Behavior Scale-Revised (RBS-R) was applied in a relatively large sample of preschool-aged children with ASD who underwent a comprehensive clinical assessment. The relationship between RRB and sex, age, non-verbal IQ, autism severity, as well as the diagnostic accuracy of the RBS-R were explored. Stereotyped and Ritualistic/Sameness behaviors were the most common RRB in preschoolers with ASD, without no widespread differences between males and females. No significant correlations between RRB and chronological age, or non-verbal IQ were detected. The expressiveness of ritualistic/sameness behaviors positively correlated with autism severity, assessed through the Calibrated Severity Score (CSS) derived from the Autism Diagnostic Observation Schedule (ADOS). Receiver Operator Characteristic (ROC) analysis showed high diagnostic accuracy using the Global Rating Score, which represents the judgment of the parents of as the RRB affect the child's life. However, while the Global Rating Score performed well, the remaining subscales did not. This investigation extends the limited research on early pattern and associated features of RRB in young children with ASD. The use of the RBS-R may increase the knowledge of the RRB complexity and variability and in turn improve the diagnostic and therapeutic procedures within the autistic spectrum