24 research outputs found

    A telling society: Reflections on the Trent Archives of Popular Writing

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    Per il suo radicamento locale, l’Archivio della scrittura popolare di Trento ha avuto una storia molto specifica. Ha assunto, dapprima, le funzioni di un «contro-archivio» (raccogliere e conservare le scritture delle classi sociali subalterne), rimanendo tuttavia anche il luogo della memoria della minoranza italiana all’epoca dell’impero asburgico. Ha accolto in seguito i piccoli archivi famigliari con le tante scritture legate alla casa (perlopiù contadina). E infine, con il deposito delle lettere delle ammiratrici e ammiratori della cantante Gigliola Cinquetti, è diventato un archivio d’importanza nazionale, superando, nella qualità delle scritture raccolte, anche la definizione così connotativa di «popolare».Thanks to its deep local roots, the Trento Archive of popular writing has a very particular history. First, it assumed the functions of an “anti-archive” (collecting and preserving writing by the subordinate social classes), while continuing to preserve the memory of the Italian minority in the times of the Habsburg Empire. Later, it welcomed small family archives containing much writing related to the home (mostly peasant). And finally, thanks to the deposit of letters from admirers of the singer Gigliola Cinquetti, it has become an archive of national importance, surpassing the connotative definition of “popular” in the quality of the writing collected

    Measurement of single-diffractive dijet production in proton-proton collisions at root s=8 TeV with the CMS and TOTEM experiments

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    A Publisher's Erratum to this article was published on 03 May 2021. https://doi.org/10.1140/epjc/s10052-021-08863-wPeer reviewe

    Observation of proton-tagged, central (semi)exclusive production of high-mass lepton pairs in pp collisions at 13 TeV with the CMS-TOTEM precision proton spectrometer

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    The process pp -> pl(+)l(-)p(()*()), with l(+)l(-) a muon or an electron pair produced at midrapidity with mass larger than 110 GeV, has been observed for the first time at the LHC in pp collisions at root s = 13 TeV. One of the two scattered protons is measured in the CMS-TOTEM precision proton spectrometer (CT-PPS), which operated for the first time in 2016. The second proton either remains intact or is excited and then dissociates into a low-mass state p*, which is undetected. The measurement is based on an integrated luminosity of 9.4 fb(-1) collected during standard, high-luminosity LHC operation. A total of 12 mu(+)/mu(-) and 8 e(+)e(-) pairs with m(l(+)l(-)) > 110 GeV, and matching forward proton kinematics, are observed, with expected backgrounds of 1.49 +/- 0.07 (stat) +/- 0.53 (syst) and 2.36 +/- 0.09 (stat) +/- 0.47(syst), respectively. This corresponds to an excess of more than five standard deviations over the expected background. The present result constitutes the first observation of proton-tagged gamma gamma collisions at the electroweak scale. This measurement also demonstrates that CT-PPS performs according to the design specifications.Peer reviewe

    Measurement of single-diffractive dijet production in proton–proton collisions at s=8TeV\sqrt{s} = 8\,\text {Te}\text {V} with the CMS and TOTEM experiments

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    Measurements are presented of the single-diffractive dijet cross section and the diffractive cross section as a function of the proton fractional momentum loss ξ ξ and the four-momentum transfer squared t. Both processes p p → p X p p → p X and p p → X p p p → X p , i.e. with the proton scattering to either side of the interaction point, are measured, where X X includes at least two jets; the results of the two processes are averaged. The analyses are based on data collected simultaneously with the CMS and TOTEM detectors at the LHC in proton–proton collisions at s √ =8TeV s=8TeV during a dedicated run with β ∗ =90m β∗=90m at low instantaneous luminosity and correspond to an integrated luminosity of 37.5nb −1 37.5nb−1 . The single-diffractive dijet cross section σ p X jj σjj p X , in the kinematic region ξ<0.1 ξ<0.1 , 0.03<|t|<1GeV 2 0.03<|t|<1GeV2 , with at least two jets with transverse momentum p T >40GeV pT>40GeV , and pseudorapidity |η|<4.4 |η|<4.4 , is 21.7±0.9(stat) +3.0 −3.3 (syst)±0.9(lumi)nb 21.7±0.9(stat)−3.3+3.0(syst)±0.9(lumi)nb . The ratio of the single-diffractive to inclusive dijet yields, normalised per unit of ξ ξ , is presented as a function of x, the longitudinal momentum fraction of the proton carried by the struck parton. The ratio in the kinematic region defined above, for x values in the range −2.9≤log 10 x≤−1.6 −2.9≤log10⁡x≤−1.6 , is R=(σ p X jj /Δξ)/σ jj =0.025±0.001(stat)±0.003(syst) R=(σjj p X /Δξ)/σjj=0.025±0.001(stat)±0.003(syst) , where σ p X jj σjj p X and σ jj σjj are the single-diffractive and inclusive dijet cross sections, respectively. The results are compared with predictions from models of diffractive and nondiffractive interactions. Monte Carlo predictions based on the HERA diffractive parton distribution functions agree well with the data when corrected for the effect of soft rescattering between the spectator partons

    Erratum to: Measurement of single-diffractive dijet production in proton–proton collisions at s=8TeV\sqrt{s} = 8\,\text {Te}\text {V} with the CMS and TOTEM experiments

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    I quaderni scolastici di Casa Rosmini : Rovereto, 1673-1847

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    Quinto Antonelli et Rinaldo Filosi, I quademi scolastici di Casa Rosmini : Rovereto, 1673-1847, p. 299-316. Nel breve saggio in questione si descrive il fondo di circa cinquanta quaderni scolastici depositato presso la Biblioteca Rosminiana di Rovereto, appartenuti ai membri della famiglia, a ragazzi ospiti ed amici. Il corpus copre un arco temporale piuttosto ampio : dagli ultimi decenni del 1600 ai primi del 1800. La maggior parte dei quaderni (si tratta spesso di fogli cuciti insieme dagli stessi studenti) si riferisce al ginnasio roveretano sorto nel 1672, dando conto di una didattica fortemente segnata dalla centralità dell'insegnamento del latino (traduzioni, studio di autori classici, con la predilezione tradizionale per Cicerone). Alcuni, pochi, quaderni si riferiscono invece alle scuole normali, ovvero elementari, istituite a Rovereto, per volere di Maria Teresa, ancora nel 1775 : contengono prove calli- (v. retro) grafiche e, di nuovo, l'iniziazione ai rudimenti del latino attraverso esercizi di traduzione graduati.Antonelli Quinto, Filosi Rinaldo. I quaderni scolastici di Casa Rosmini : Rovereto, 1673-1847. In: Mélanges de l'École française de Rome. Italie et Méditerranée, tome 109, n°1. 1997. pp. 299-316

    Lasciar traccia. Scritture del mondo alpino

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    Se il concetto di ‹ambiente scritto› è stato utilizzato in ambito paleografico per descrivere una specifica realtà urbana di antico regime ricca di segni e simboli, non di meno può essere impiegato per designare il più remoto territorio alpino. La montagna, infatti, contiene magmaticamente le tracce di generazioni di uomini e donne, che in questo volume abbiamo tentato di individuare, distinguere, classificare. È un mondo, quello alpino, in cui la scrittura è quasi onnipresente, ma non sempre evidente, perché celata dall’irraggiungibilità di alcune vette o dall’assuefazione dell’osservatore o dalla pregiudiziale cecità del viaggiatore. Erede degli studi sull’alfabetizzazione alpina, questo volume apre lo sguardo su tutte le forme di scrittura di cui la montagna sembra essere insieme l’origine, lo scopo e il supporto. Le storie che racconta, i segni che ci mostra, restituiscono un mondo che sin dai tempi più remoti ha utilizzato la scrittura come traccia del passaggio e strumento dell’esistenza, un filo rosso che fa della montagna, così come la conosciamo, un universo che la scrittura ha contribuito a rendere vivibile e pensabile

    Special Issue on Terra Matta

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    L'Italia e gli italiani nella Grande Guerra

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    alla vigilia dellìentrata in guerra dell'italia, il saggio tratta dei difficili momenti che si trovò ad affrontare l'ormai leader dell'opposizione giovanni giolitti. estromesso dalle trattive sul patto di londra voluto dal duopolio salandra e sonnino si ritrovò dinnanzi alla cruda realtà, che dovette accettare per non screditare il re e l'intero apparato statal
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