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    The role of pulmonary vascular endothelium in chronic obstructive pulmonary disease (COPD): Does endothelium play a role in the onset and progression of COPD?

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    Chronic obstructive pulmonary disease (COPD) is an inflammatory lung pathology characterized by persistent airflow limitation and is the third leading cause of death globally. COPD pathophysiology includes both environmental and host risk factors and the presence of comorbidities contributes to its harmful outcome. Cardiovascular disease (CVD) is closely related to COPD and their coexistence is associated with worse outcomes than either condition alone. COPD impairs the cardiovascular system favoring mostly endothelial dysfunction that is a significant COPD prognostic factor at different stages of the disease. The mechanisms promoting endothelial dysfunction in the systemic and/or pulmonary circulation of COPD patients are different and include systemic inflammation, alteration of adhesion and pro-inflammatory molecules, oxidative stress, cellular senescence, and apoptosis. Nevertheless, the role of endothelium in the onset and progression of COPD and CVD is not yet fully understood. Hence, the purpose of this narrative review is to analyze the literature and provide evidence supporting the importance of endothelial dysfunction in COPD

    Recensione de Il deposito prelaconico di Borgo Nuovo a Taranto, di Felice Gino Lo Porto – Accademia Nazionale dei Lincei Monumenti Antichi, Serie miscellanea, vol. IX, LXII della Serie generale, Roma 2004, in Orizzonti. Rassegna di Archeologia, IX, 2008, pp. 75-76.

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    recensione al volume di G. Lo Porto: Il deposito prelaconico di Borgo Nuovo a Taranto, di Felice Gino Lo Porto – Accademia Nazionale dei Lincei Monumenti Antichi, Serie miscellanea, vol. IX, LXII della Serie generale, Roma 200

    Nuovi dati sull’insediamento preromano di Alife

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    Analisi dei contesti d'abitato e dei materiali di etĂ  preromana rinvenuti nell'ambito dell'attivitĂ  di tutela svolta della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Napoli e Caserta nell'agro a nord- ovest della attuale cittadina di Alife (CE)

    Mors acerba: le sepolture infantili preromane dalle necropoli di Alife (CE) nell’ambito delle attestazioni di area campano-sannitica

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    Il presente contributo intende affrontare la problematica relativa alle sepolture infantili, analizzando, anche sulla base dei risultati delle indagini bioantropologiche, i contesti di necropoli rinvenuti ad Alife in località Cimitero (CE), tra il 2005 e il 2006, nell’ambito delle ricerche di archeologia preventiva condotte dalla allora Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Napoli e Caserta. Lo studio ha consentito di fare alcune osservazioni in merito al rito e al cerimoniale funebre adottati in età arcaica per gli infanti, presso questa comunità sannitica della media valle del Volturno

    La tomba con scarabeo dalla necropoli di Alife (CE)

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    This paper focuses on the burial n° 105 discovered in the S-W area of the pre-Roman settlement of Allifae, località Cimitero (Caserta, Campania). The context under study was found during research of preventive archaelogy between 2005 and 2006 by the Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Napoli e Caserta. Burial n°105 stands out from the others because it presents fibulae that are datable to the 6th century BC together with a red-slip cup of Phoenician tradition and a scarab-seal. The latter is an apotropaic ornament well-attested among funerary objects used in the pre-Roman central and northern indigenous centres of Campania (Cales, Calatia, Capua, Gricignano d’Aversa, Suessula, Cuma, Pithekoussai, Nola, Striano) between the 8th and the 6th century BC. This scarab-seal constitutes the most inland evidence of a category of artefacts that penetrated from the Campanian plain to the Matese mountains through the Volturno valley

    La ceramica d’impasto dai siti d’altura vestini: campagne 2006 - 2009

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    Risultati dello studio dei materiali recuperati nell'ambito delle campagne di ricognizione condotte dall'EFR sui siti d'altura abruzzesi di Monte di Cerro, Monte Morrone, Monte Boria, Colle Rischia e Le Spugn

    Piedimonte Matese, località Monticello: un sito d’altura dell’Alto Casertano tra Bronzo recente ed età arcaica

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    Presso Piedimonte Matese, nella media valle del Volturno, sorge un sito d’altura noto nella letteratura archeologica principalmente per rinvenimenti di epoca ellenistico-romana. La campagna di scavo condotta, nel 2009, dall’Università del Salento ha permesso di individuare una continuità di frequentazione dal Bronzo recente all’età arcaica, dettata dalla posizione strategica del sito, a controllo di un territorio di cerniera tra Lazio meridionale, Piana campana e Sannio interno

    Les sites de hauteur des Vestins : étude de l’organisation territoriale d’un peuple de l’Italie préromaine

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    Bourdin Stéphane, Natali Antonella. Les sites de hauteur des Vestins : étude de l’organisation territoriale d’un peuple de l’Italie préromaine. In: Mélanges de l'École française de Rome. Antiquité, tome 120, n°1. 2008. Antiquité. pp. 206-211

    Guardando il mare. Saggi di scavo nell’abitato protostorico di Arcora (Campomarino)

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    Saggi di scavo nell'abitato protostorico molisano di Campomarin
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