72 research outputs found
Environmental Evaluation and Monitoring of Agro-Ecosystems Biodiversity
Il sistema di indici floristico-vegetazionali proposto da Taffetani e Rismondo (2009) viene integrato e perfezionato con alcuni più recenti esempi applicativi.
Il metodo, basato sull’integrazione e la rielaborazione di dati derivanti dallo studio della vegetazione e di informazioni contenute in due database appositamente costituiti (floristico-sintassonomico e delle classi sintassonomiche), viene utilizzato per l’analisi della funzionalità ecologica degli ecosistemi agricoli e permette di misurare il grado evolutivo e le caratteristiche ecologiche delle singole fitocenosi. Consente inoltre di valutare lo stato di conservazione di determinati contesti rurali, mettere a confronto gli effetti di modalità gestionali differenti e quantificare il valore dei servizi ecosistemici. Costituisce un metodo per la corretta applicazione della Direttiva 92/43/CEE e l’individuazione delle aree agricole ad elevato valore naturalistico (HNV Farmland Areas).
Viene fornita una descrizione della struttura dei due database e delle relazioni intercorrenti tra gli stessi e vengono proposte modifiche che scaturiscono dalla necessità di rendere più agile ed efficace il modello di analisi e di migliorare la struttura analitica del sistema di bioindicatori.
I risultati applicativi presentati mostrano le potenzialità assunte dal sistema nei confronti dell’individuazione delle aree caratterizzate dalle più gravi problematiche di conservazione e delle tecniche gestionali più idonee alla tutela della biodiversità in ambito agricolo
The Mitogenome Relationships and Phylogeography of Barn Swallows (Hirundo rustica)
The barn swallow (Hirundo rustica) poses a number of fascinating scientific questions, including the taxonomic status of postulated subspecies. Here, we obtained and assessed the sequence variation of 411 complete mitogenomes, mainly from the European H. r. rustica, but other subspecies as well. In almost every case, we observed subspecies-specific haplogroups, which we employed together with estimated radiation times to postulate a model for the geographical and temporal worldwide spread of the species. The female barn swallow carrying the Hirundo rustica ancestral mitogenome left Africa (or its vicinity) around 280 thousand years ago (kya), and her descendants expanded first into Eurasia and then, at least 51 kya, into the Americas, from where a relatively recent (<20 kya) back migration to Asia took place. The exception to the haplogroup subspecies specificity is represented by the sedentary Levantine H. r. transitiva that extensively shares haplogroup A with the migratory European H. r. rustica and, to a lesser extent, haplogroup B with the Egyptian H. r. savignii. Our data indicate that rustica and transitiva most likely derive from a sedentary Levantine population source that split at the end of the Younger Dryas (YD) (11.7 kya). Since then, however, transitiva received genetic inputs from and admixed with both the closely related rustica and the adjacent savignii. Demographic analyses confirm this species' strong link with climate fluctuations and human activities making it an excellent indicator for monitoring and assessing the impact of current global changes on wildlife
Educación cooperativa : experiencias escolares significativas
Fil: Ferreyra, Horacio Ademar. Universidad Católica de Córdoba. Facultad de Educación; Argentin
Educación cooperativa: experiencias escolares significativas
Fil: Ferreyra, Horacio Ademar. Universidad Católica de Córdoba. Facultad de Educación; Argentin
Vegetation, environmental quality and functionality of agroecosystems (Aspio river basin-Marche)
METODI
L’analisi integrata degli agroecosistemi è basata sull’applicazione di indici di tipo cartografico e floristico-vegetazionale a più scale di indagine: bacino (Aspio; livello 1), sottobacino (Sorgenti dell’Aspio e Fosso Boranico; livello 2), aree campione interne ai sottobacini (Fosso Lame Carradori e Fosso Fontanaccia; livello 3), aziende (AM, AS e AL; livello 4a), aie di case coloniche (C1 C2 e C3; livello 4b).
OBIETTIVI
Le principali finalità dello studio sono state quelle di ottenere dati quali-quantitativi sullo stato di conservazione della biodiversità floristica e di habitat di un comprensorio a prevalente utilizzo agricolo e di individuare una soglia minima di conservazione da far rispettare in ambito agricolo.
RISULTATI
In seguito all’analisi dell’uso del suolo e della rete idrografica sono stati messi in evidenza i problemi legati all’urbanizzazione e all’utilizzazione agricola, prevalentemente intensiva, del territorio. E’ stato rilevato come le pratiche agronomiche abbiano spesso determinato l’alterazione o la cancellazione di buona parte dei fossi di ordine 1.
Per mezzo dell’analisi floristica sono state osservate 513 specie relative a 75 famiglie, mentre lo studio vegetazionale ha consentito di rilevare 41 associazioni e 2 subassociazioni già descritte, oltre a 7 nuove associazioni e 6 nuove subassociazioni. Si tratta di formazioni vegetazionali prevalentemente erbacee, attraverso le quali è stata arricchita la conoscenza degli habitat soggetti a maggior livello di disturbo antropico, in un’area scelta come rappresentativa del paesaggio rurale e collinare del versante adriatico compreso tra la Romagna e il Molise.
All’interno dei 5 sistemi di paesaggio individuati sono state rilevate 12 serie di vegetazione, 8 delle quali sono state dettagliatamente descritte a livello di sottobacino.
L’applicazione degli indici floristico-vegetazionali ha permesso di confermare, attraverso una precisa misurazione, un migliore stato di conservazione della biodiversità in comprensori caratterizzati da utilizzazione agricola meno intensiva e da maggiore concentrazione di elementi seminaturali. Il confronto a livello aziendale ha consentito di rilevare un maggior livello di maturità complessivo della vegetazione spontanea in corrispondenza di unità agricole produttive di tipo biologico o caratterizzate dalla presenza di colture foraggere.
PROPOSTE
In seguito all’individuazione delle principali problematiche di utilizzazione ambientale, sono state avanzate proposte di gestione e manutenzione dell’agrobiodiversità in riferimento alle normative vigenti (PSR, Condizionalità, Direttiva Habitat, HNV Farmland Areas). Sono state prese in considerazione in particolare le tematiche riguardanti la vegetazione dei margini delle strade, dei bordi dei corsi d’acqua, delle superfici erbose non utilizzate, degli ecotoni delle zone boscate e dei nuclei forestali
Vegetazione, qualità ambientale e funzionalità degli agroecosistemi (bacino dell'Aspio-Marche)
METODI
L’analisi integrata degli agroecosistemi è basata sull’applicazione di indici di tipo cartografico e floristico-vegetazionale a più scale di indagine: bacino (Aspio; livello 1), sottobacino (Sorgenti dell’Aspio e Fosso Boranico; livello 2), aree campione interne ai sottobacini (Fosso Lame Carradori e Fosso Fontanaccia; livello 3), aziende (AM, AS e AL; livello 4a), aie di case coloniche (C1 C2 e C3; livello 4b).
OBIETTIVI
Le principali finalità dello studio sono state quelle di ottenere dati quali-quantitativi sullo stato di conservazione della biodiversità floristica e di habitat di un comprensorio a prevalente utilizzo agricolo e di individuare una soglia minima di conservazione da far rispettare in ambito agricolo.
RISULTATI
In seguito all’analisi dell’uso del suolo e della rete idrografica sono stati messi in evidenza i problemi legati all’urbanizzazione e all’utilizzazione agricola, prevalentemente intensiva, del territorio. E’ stato rilevato come le pratiche agronomiche abbiano spesso determinato l’alterazione o la cancellazione di buona parte dei fossi di ordine 1.
Per mezzo dell’analisi floristica sono state osservate 513 specie relative a 75 famiglie, mentre lo studio vegetazionale ha consentito di rilevare 41 associazioni e 2 subassociazioni già descritte, oltre a 7 nuove associazioni e 6 nuove subassociazioni. Si tratta di formazioni vegetazionali prevalentemente erbacee, attraverso le quali è stata arricchita la conoscenza degli habitat soggetti a maggior livello di disturbo antropico, in un’area scelta come rappresentativa del paesaggio rurale e collinare del versante adriatico compreso tra la Romagna e il Molise.
All’interno dei 5 sistemi di paesaggio individuati sono state rilevate 12 serie di vegetazione, 8 delle quali sono state dettagliatamente descritte a livello di sottobacino.
L’applicazione degli indici floristico-vegetazionali ha permesso di confermare, attraverso una precisa misurazione, un migliore stato di conservazione della biodiversità in comprensori caratterizzati da utilizzazione agricola meno intensiva e da maggiore concentrazione di elementi seminaturali. Il confronto a livello aziendale ha consentito di rilevare un maggior livello di maturità complessivo della vegetazione spontanea in corrispondenza di unità agricole produttive di tipo biologico o caratterizzate dalla presenza di colture foraggere.
PROPOSTE
In seguito all’individuazione delle principali problematiche di utilizzazione ambientale, sono state avanzate proposte di gestione e manutenzione dell’agrobiodiversità in riferimento alle normative vigenti (PSR, Condizionalità, Direttiva Habitat, HNV Farmland Areas). Sono state prese in considerazione in particolare le tematiche riguardanti la vegetazione dei margini delle strade, dei bordi dei corsi d’acqua, delle superfici erbose non utilizzate, degli ecotoni delle zone boscate e dei nuclei forestali.METHODS
The integrated analysis of agroecosystems is based on the application of cartographic and floristic-vegetational indexes at multiple scale of investigation: basin (ASPIO; level 1), sub-basin (Aspio Springs and Boranico Ditch; level 2), sample areas inside the sub-basins (Lame Carradori Ditch and Fontanaccia Ditch; level 3), farms (AM, AS and AL; level 4a), farmhouse courtyards (C1, C2 and C3; level 4b).
OBJECTIVES
The main purpose of the study was the acquisition of qualitative and quantitative data concerning the conservation status of biodiversity in an area with mainly agricultural use. The identification of a conservation threshold for the agroecosystems was also made.
RESULTS
The land use and hydrographic network analysis highlighted problems related to the urbanization and the application of intensive agricultural techniques. The farming practices often caused the alteration or deletion of several ditches of order 1.
In the study area we observed 513 plant species (75 families). By vegetational analysis we detected 41 vegetation associations and 2 subassociations already described, in addition to 7 new associations and 6 new subassociations. We studied mainly erbaceous vegetation, in order to improve knowledge about habitats subject to higher levels of human disturbance. The study area is representative of the typical hilly countryside along the central Adriatic coast.
The vegetation landscape is composed by 5 different geomorphologic units and 12 vegetation series. 8 series were particularly described at the sub-basin level.
The application of the floristic-vegetation indexes confirmed, through precise measurements, a better state of conservation of biodiversity in areas characterized by less intensive agricultural use and higher concentration of semi-natural elements. The comparison between farms showed an higher level of maturity of the vegetation according to the organic farming and forage farming.
PROPOSALS
We identified some utilization problems. In order to ensure agrobiodiversity conservation we made management proposals aimed to protect many different types of habitat: road verges, rivers and ditches edges, grassland areas, ecotones and small woods. The proposals are related to the application of the current European directives and regulations (Rural Development Programme, Cross Compliance, Habitat Directive, HNV Farmland Areas)
Assistive Technologies Promoting the Experience of Self for People with Alzheimer’s Disease
There is growing evidence on the importance of rehabilitation interventions promoting the persistence of the sense of self in people with Alzheimer's disease (AD) or other forms of dementia. Assistive Technologies (AT) may contribute to the development of interventions aimed to improve adaptive responses to environmental demands. This, in turns, can promote self-awareness. At the same time AT can manage computer interfaces able to record and reproduce autobiographical multimedia contents that can be very useful during reminiscence tasks carried out during conversations with supportive staff. These tasks could promote the self-concept. Globally the AT can be of great help in setting up rehabilitation and leisure environments promoting the experience of self in people with AD and other dementias
Studio vegetazionale del Bosco Fantine
Lo studio della vegetazione del "Bosco Fantine" permette di rilevare una elevata diversità degli habitat. Ciascuno di questi habitat è caratterizzato da condizioni ecologiche specifiche che permettono lo sviluppo di tipologie di vegetazione agli estremi opposti nella scala del rapporto con l’acqua a distanza di pochi metri gli uni dagli altri. In questo lavoro vengono descritti i principali tipi di vegetazione individuati nell'area su base fitosociologica e dinamica. Le comunità di piante individuate sono raggruppate in: boschi, mantelli forestali, orli boschivi, vegetazione delle sabbie asciutte, vegetazione della sabbie umide, vegetazione sinantropica.
Vegetation study of “Bosco Fantine”. The “Bosco Fantine” presents a high diversity of habitats. Each of these habitats is characterized by extremely specific ecological conditions that lead to the development of specific vegetation types. In this work we describe the main vegetation types detected in the area. We use the phytosociological method. The different plant communities identified are grouped in: woods, wood mantles, wood fringes, vegetation of dry sands, vegetation of wet sand, synanthropic vegetation
Environmental Evaluation and Monitoring of Agro-Ecosystems Biodiversity
Il sistema di indici floristico-vegetazionali proposto da Taffetani e Rismondo (2009) viene integrato e perfezionato con alcuni più recenti esempi applicativi.
Il metodo, basato sull’integrazione e la rielaborazione di dati derivanti dallo studio della vegetazione e di informazioni contenute in due database appositamente costituiti (floristico-sintassonomico e delle classi sintassonomiche), viene utilizzato per l’analisi della funzionalità ecologica degli ecosistemi agricoli e permette di misurare il grado evolutivo e le caratteristiche ecologiche delle singole fitocenosi. Consente inoltre di valutare lo stato di conservazione di determinati contesti rurali, mettere a confronto gli effetti di modalità gestionali differenti e quantificare il valore dei servizi ecosistemici. Costituisce un metodo per la corretta applicazione della Direttiva 92/43/CEE e l’individuazione delle aree agricole ad elevato valore naturalistico (HNV Farmland Areas).
Viene fornita una descrizione della struttura dei due database e delle relazioni intercorrenti tra gli stessi e vengono proposte modifiche che scaturiscono dalla necessità di rendere più agile ed efficace il modello di analisi e di migliorare la struttura analitica del sistema di bioindicatori.
I risultati applicativi presentati mostrano le potenzialità assunte dal sistema nei confronti dell’individuazione delle aree caratterizzate dalle più gravi problematiche di conservazione e delle tecniche gestionali più idonee alla tutela della biodiversità in ambito agricolo
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