10 research outputs found

    Prison? A question instead of a statement

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    The study concerns the prison space and tries to investigate the main issues related to the detention space and concerning the social, philosophical, territorial, spatial and sensorial aspects of prison

    Essere o essere altrimenti

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    L’articolo racconta il festival di Civitonia raccogliendo le riflessioni che l’esperienza vuole sollevare. Godersi i retroscena, i sottosuoli, i sottoboschi, le viscere di un territorio osservandolo al di lĂ  dei prospetti di viaggio patinati delle agenzie, al di lĂ  dei suoi souvenir. Stare nel capovolgimento dell’immagine della miniatura cristallizzata per operare un dĂ©tournement: praticare «l’arte del capovolgimento» o «riscrivere la fine». Questo l’invito del festival di Civitonia, che ha popolato le strade e le valli del borgo incantato di Civita di Bagnoregio trasformando l’abituale uso mordi e fuggi in un attraversamento sensibile alle briciole depositate nonostante la morsa turistica

    L’arte di legare. Incanto, estetica del disincanto, reincanto critico

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    Le terre dell’immaginario, dell’incanto e della magia sono pericolose, regioni complesse ma fondamentali da attraversare per chiunque voglia tentare di trovare gli strumenti per bucare la tela dell’intrattenimento spettacolare e della fantasmagoria delle merci in cui viviamo. In questo saggio si proverĂ  a delineare un’analisi del disincanto ri-raccontando la favola della modernitĂ  trionfante sfatandone il mito, nell’ottica di individuare la luce tra le crepe e di immaginare possibilitĂ  di reincanto. Arriveremo a dimostrare come, all’apice del disincanto – dal diciannovesimo secolo con un incremento esponenziale nelle ultime due decadi – coincide il definitivo scollamento tra estetica e politica, consegnando inesorabilmente gli immaginari nelle mani del capitalismo, dei totalitarismi e della governance neoliberista. L’analisi sarĂ  utile a costruire le premesse della tesi piĂč ampia. Per reincantare il mondo e immaginare cosmogonie future bisognerĂ  partire forse dal punto in cui la forbice si Ăš divaricata: ricostruire il legame tra estetica e politica, agire in una dimensione pre-politica recuperando un contatto critico con l’incanto, gli immaginari e la magia ripartendo da un’estetica del legame

    Per una città incantata. Una conversazione sull’arte e la produzione di spazio comunitario a partire dall’esperienza di Termini TV

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    Quale puĂČ essere il ruolo delle pratiche artistiche negli spazi pubblici sempre piĂč razionalizzati, commercializzati e dissociati? La possibilitĂ  di far accadere alcune situazioni – alchimie – all’interno delle contraddizioni della cittĂ  neoliberale, porta al pettine dei nodi particolarmente intriganti. In questa conversazione si prova ad articolare il sottile nesso che lega l’arte e la produzione di spazio comunitario a partire dall’esperienza di Termini T

    A preta ch’ cammina. Les SisyPeople de Ponticelli et l’architecture de la mythologie pour l’avenir de l’éducation

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    À l’occasion de la Biennale d’Architecture d’OrlĂ©ans, le Frac Centre-Val de Loire accompagne la RĂ©gion Centre-Val de Loire dans une rĂ©flexion sur l’architecture de l’établissement scolaire du « futur », en particulier celle des lycĂ©es et des centres de formation pour apprentis

    Giancarlo De Carlo: an history of resistance and participation

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    Lo studio affronta quale sia oggi l’eredità da recuperare del pensiero di Giancarlo De Carlo e lo fa in occasione di un intervento del collettivo AutLab (composto da Natalia Agati, Daniele Burattini, Emanuele Caporrella, Olimpia Fiorentino, Daniele Presutti, Renzo Sgolacchia) alla First Istanbul Design Biennial - Adhocracy

    Urban Forms of Life. Per una critica delle forme di vita urbana

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    Che forme assume la vita nei contesti urbani? Da che deriva la loro presunta, attuale «illeggibilità»? Che cosa impedisce il fiorire di forme di vita appaganti, degne, vitali? È possibile rendere visibile e articolabile l’«elemento» urbano in cui siamo immersi? Quali esperimenti tentare per risvegliare un nuovo senso (comune) di vita urbana? Che ruolo pos- sono assumere le forme di vita urbana nei confronti del contesto piĂč ampio, umano e non-umano, da cui dipendono sotto molteplici aspetti? Quali opportunitĂ  e quali insidie si prospettano con l’inarrestabile penetrazione delle nuove tecnologie digitali e di intelligenza artificiale nel tessuto urbano? A partire da queste e altre domande Ăš nato nel 2017 un progetto di ricerca in filosofia, presentato all’Ateneo della Sapienza – UniversitĂ  di Roma, che lo ha finanziato e di cui questo libro Ăš uno dei risultati, insieme a una serie di incontri e seminari, a partire da quello tenutosi presso il Centre Marc Bloch di Berlino nel settembre del 2018What forms does life take in urban contexts? Where does their sup- posed, current “unreadability” come from? What prevents the flour- ishing of fulfilling, worthy, vital forms of life? Is it possible to make visible and articulable the urban “element” in which we are immersed? What experiments should be attempted to awaken a new (common) sense of urban life? What role can urban forms of life assume vis-Ă - vis the larger human and non-human context on which they depend in multiple respects? What opportunities and pitfalls lie ahead with the unstoppable penetration of new digital and artificial intelligence technologies into the urban fabric? Starting from these and other ques- tions, a research project in philosophy was presented to the Sapienza - University of Rome in 2017, of which this book is one of the results, along with a series of meetings and seminars, starting with the one held at the Marc Bloch Centre in Berlin in September 201
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