31 research outputs found

    Terra e rendite nei secoli XII-XIII: Normandia, Inghliterra, Terrasanta.

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    Land and revenue in the Twelfth and Thirteenth Century: Normandy, England, the Holy Land Thanks to the documentation made available by the “Patrologia Latina” database, the author has managed to reconstruct the legal-institutional profile of the concessions ad firmam and their socio-economic contexts from the twelfth to the thirteenth centuries in Normandy, England, and the Holy Land. These agrarian contracts have usually escaped scholarly attention and are intriguing for their connection with the contractus censualis and the census reservativus, a legal institution present throughout the modern age and which played an important role in the revolutionaryn. M e d i t e r r a n e a R i c e r c h e s t o r i c h e Anno VII - Aprile 201

    Introduzione a Lettere di John Acton, Ferdinando Borbone e Maria Carolina d'Asburgo-Lorena a Francesco Maria Statella (ottobre 1799 - giugno 1800)

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    Il bicentenario della Repubblica napoletana del 1799 ed il 150° anniversario dell’Unità d’Italia sono stati caratterizzati da una vivace e spesso colorita serie di pubblicazioni e di manifestazioni, che hanno avuto lo scopo di riabilitare l’immagine della monarchia borbonica e di mettere in discussione le modalità del processo unitario. Il carteggio di Ferdinando Borbone, Maria Carolina d’Asburgo-Lorena e John Acton con Francesco Maria Statella, chiamato a succedere nell’ottobre del 1799 come Luogotenente e Capitan generale del Regno di Napoli al celebre cardinale Fabrizio Ruffo, permette ora di gettare nuova luce sullo spessore della politica borbonica in un momento cruciale per le sorti del Mezzogiorno d’Italia e, soprattutto, consente di valutare a pieno lo scarsissimo rilievo politico e militare che avevano gli Stati italiani pre-unitari nel quadro della politica di potenza messa in atto da Francia, Inghilterra, Austria-Impero e Russia. Proprio nel periodo immediatamente successivo alla caduta della Repubblica napoletana, sul quale giustamente la storiografia in questi ultimi anni ha spostato l’attenzione, è possibile misurare gli esiti del programma riformistico adottato dalla dinastia borbonica nella seconda metà del Settecento e cogliere la gravità dello scollamento che si venne a creare fra la monarchia e i ceti dirigenti meridionali

    Allodialità e feudalità nei regni di Napoli e di Sicilia

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    Attraverso la riconsiderazione di due proposte interpretative avanzate da Anna Maria Rao e da Giuseppe Giarrizzo (con Francesco Renda), l’articolo prende in esame la questione relativa alla trasformazione dei feudi in allodi e intende mettere in luce la problematicità di una lettura unitaria della questione feudale nei regni di Napoli e di Sicilia. Come si cerca di evidenziare, la concezione del feudo elaborata dalla storiografia economico-giuridica napoletana nella seconda metà dell’Ottocento approdò a risultati diametralmente opposti rispetto alla “teoria dei commilitoni” fatta propria da buona parte del baronaggio siciliano nella seconda metà del Settecento, pur concordando paradossalmente nell’idea di una trasformazione dei feudi in allodi avvenuta fra Medioevo ed età moderna; dietro queste idiosincrasie vi era lo scontro fra baronaggio siciliano e Corte borbonica, nel corso del quale ebbero modo di emergere sistemi istituzionali e concezioni politiche fondamentalmente differenti, che portarono ad una riconfigurazione storiografica contrastata delle vicende dei due regni.Considering the two historiographical interpretations given by Anna Maria Rao and Giuseppe Giarrizzo (with Francesco Renda), the article examine the question on the transformation from the fiefs in allodial lands and intends to highlight the difficulty of a unitary interpretation of the feudal matter in the Kingdoms of Naples and Sicily. The conception of the fief, developed by the Neapolitan economic and legal historians in the second half of the Nineteenth century, was completely different from the “theory of fellow soldiers” endorsed by the Sicilian barons in the second half of the Eighteenth century, although they paradoxically agreed with the transformation of the fiefs in allodial lands occurred between the Middle Ages and the Early Modern age. Behind these problems there was the conflict between the Sicilian barons and the Bourbon court; and, at that time different institutional systems and political conceptions emerged, leading to contrasting narratives on the history of the two Kingdoms of Naples and Sicily

    Economia: parole concetti narrazioni (secoli XVI-XVIII)

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    Con un’innovativa impostazione metodologica ed epistemologica, che coniuga la distinzione fra semasiologia e onomasiologia con il concetto di storia come storia contemporanea, l’Autore ricostruisce l’evoluzione del termine-concetto ‘economia’ nella prima età moderna, facendo costante riferimento alle narrazioni prodotte durante l’età classica. A partire dalla parola greca oikonomia e dal concetto di ‘legge della Casa’, ‘amministrazione della famiglia’, il libro ripercorre il processo attraverso il quale fra Medioevo ed età contemporanea questa parola e questo concetto furono rimeditati e trasformati, aprendo la strada al moderno concetto di economia. Un ruolo fondamentale in questo processo di trasformazione fu svolto dal concetto di ‘economia’ come ‘ordine-struttura’, attraverso il quale fra Seicento e Settecento presero corpo diverse espressioni, con le quali poi furono designate nuove discipline, prime fra tutte l’economia animale (anatomia, fisiologia) e l’economia della natura (botanica, ecologia). Anche l’economia politica fu parte integrante di questo processo attraverso il rinnovamento della scienza del commercio e della scienza della politica; il peso della tradizione semantico-lessicale suscitò, però, non pochi problemi in coloro che nella seconda metà del Settecento si cimentarono con la formazione della science nouvelle, tanto che Ferdinando Galiani e Adam Smith si rifiutarono di designarla con il nome di economia politica

    Introduzione

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    Cultura e pratica politica fra Regno di Napoli e Stato pontificio nel 1798-99: il conflitto fra controrivoluzione e insorgenze

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    Il saggio ripercorre le vicende del conflitto fra insorgenze e controrivoluzione al confine tra regno di Napoli e Stato pontificio, mettendo in luce lo scollamento che si venne a creare fra ceti dirigenti e strati popolari che si opponevano all'arrivo delle armate repubblicane francesi e napoletane
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