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    In viaggio tra passato e futuro. Itinerario nel tempo e nello spazio dal Parco Storico dell’Osservatorio Astronomico di Roma Monte Mario.

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    Il progetto di arricchire il “Nuovo parco astronomico di Monte Mario” di un itinerario guidato rientra in un più ampio programma di promozione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico, scientifico e paesaggistico dell’Osservatorio di Monte Mario che, nel suo ruolo di Sede Centrale dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, è l’emblema dell’intero Istituto che simbolicamente a rappresenta. Questo “Itinerario nel tempo e nello spazio dal parco storico dell’Osservatorio Astronomico di Roma Monte Mario” è indirizzato ad appassionati, studenti, studiosi, turisti, che, singolarmente o in gruppo, potranno visitare il parco con i padiglioni di osservazione e la Torre Solare. Il progetto punta a: - promuovere e far conoscere il complesso della Sede Centrale dell’INAF, rendendolo accessibile, popolare, riconosciuto e apprezzato grazie alle peculiarità che lo contraddistinguono, quelle di carattere storico, artistico, architettonico, paesaggistico, e – last but not least – quelle di carattere scientifico e tecnologico-strumentale, in ottemperanza alle previsioni statutarie dell’ente; - affermare l’unicità e la riconoscibilità del “Nuovo Parco Astronomico” della Capitale, che la sinergia tra scienza, tecnologia, architettura e paesaggio, consolidata nel tempo, rende esclusivo, originale e non riproducibile; - trasmettere ai visitatori esperienze memorabili e singolari, come percorrere il tracciato del Primo Meridiano, apprendere da contenuti multimediali lo stato dei grandi progetti cui l’ente partecipa o che promuove, come SKA o CTA, visitare il Museo Copernicano, che con le sue magnifiche collezioni custodisce secoli di storia dell’astronomia; - riqualificare e valorizzare un complesso suggestivo e pregevole per storia e scienza come l’Osservatorio Astronomico, riservando cura e attenzione alla fase della progettazione, nel pieno rispetto della normativa vigente e con particolare attenzione ai vincoli cui il complesso è soggetto, anche allo scopo di dare lustro alle attività dell’INAF; - trasmettere stati d’animo ed emozioni, come tramite per favorire l’interesse del pubblico nei confronti della cultura dell’astronomia e dell’astrofisica, per favorirne la diffusione e divulgazione; - catturare l’interesse del pubblico e di potenziali investitori, promuovendo il brand dell’INAF. Il percorso darà modo ai visitatori di approfondire la conoscenza dell’astronomia e dell’astrofisica, in un viaggio simbolico nel tempo – tra passato il passato che possiamo toccare con mano e il futuro che stiamo già vivendo – attraverso i pannelli illustrativi posti negli snodi, le postazioni multimediali che si prevede di installare, e gli approfondimenti che saranno accessibili in rete tramite la lettura di codici QR. L’itinerario si conclude con la sosta alla terrazza panoramica che domina la città e dalla quale si distinguono elementi architettonici inconfondibili, quali Trinità dei Monti e il Colosseo, da una prospettiva superba. Come tappa opzionale per arricchire il percorso è stata inserita la visita al Museo Astronomico e Copernicano, recentemente riallestito, nel momento in cui sarà riaperto al pubblico. Ma nel complesso sono presenti anche alcune interessanti infrastrutture, alcune delle quali rappresentano veri e propri gioielli della storia dell’astronomia italiana. La Cisterna, la Torre solare, le cupole di Villa Mellini, i padiglioni nel parco, i manufatti legati al Primo Meridiano d’Italia: tutte testimonianze di un passato che simboleggia, al contempo, un cammino di ricerca. Un cammino che attraversa i secoli, partendo dagli strumenti con cui abbiamo osservato il cielo nel passato per arrivare alle strutture osservative con cui l’uomo osserva l’Universo oggi, sempre più lontano nel tempo e nello spazio. Un cammino che dal passato ci guida verso il nostro futuro

    Manuale d'uso del logo INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica

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    Nel presente Manuale d'uso sono dettagliate alcune indicazioni utili per l'utilizzo del logo dell'INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica, e le modalità per la richiesta di concessione in utilizzo del logo stesso da parte di terzi. Dopo diciassette anni dal suo progetto, il logo ha di recente avuto un restyling curato da Stefano Asili, già ideatore del logo originario. Gli interventi di restyling, pur fatti con mano leggera, sono sostanziali: dalla scelta del carattere tipografico alle proporzioni, agli allineamenti. Segnaliamo infatti l’introduzione di un nuovo carattere tipografico: l’Eurostile di Aldo Novarese. Progettato nel 1962 - su base del precedente Microgramma del 1952, di Alessandro Butti e dello stesso Novarese - l’Eurostile è diventato lo standard dell’immaginario spaziale. Da Hal 9000 di Kubrick a un'innumerevole serie di film, questo carattere perennemente moderno è sembrato irrinunciabile per un ente scientifico che scandaglia ogni giorno gli oggetti più lontani dell’universo. Sono riportati anche alcuni elementi esemplificativi di immagine coordinata e alcune pratiche di utilizzo errato, utili a orientare senza errori i designer che avranno a che fare con la nuova identità. Il risultato è un marchio che non cambia di senso ma acquista in forza, come forte è la decisione di declinare il logo esteso solo in italiano

    Shared Sky, tutti sotto lo stesso cielo

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    Dall'Australia al Sudafrica, un viaggio tra arte e scienza. La mostra intitolata Shared Sky sarà aperta al pubblico dal 27 ottobre al 6 novembre presso la Sala della Grida nel Palazzo della Borsa di Genova nell'ambito della 14esima edizione del Festival della Scienza. Shared Sky nasce dall’idea di riunire artisti aborigeni della tribù Yamaji e artisti sudafricani discendenti dalla tribù /Xam in una mostra collaborativa che celebra l’antica saggezza del cielo notturno vista con gli occhi dell’uomo. Questa visione incorpora lo spirito di interazione internazionale, scientifica e ingegneristica del progetto Square Kilometre Array (SKA), che unisce diversi Paesi in tutto il mondo con lo scopo di costruire quello che sarà il più grande network di radiotelescopi del mondo tra Sudafrica e Australia. L'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), che rappresenta l'Italia nel progetto della costruzione di SKA ha scelto di portare in Italia questa mostra con una lectio magistralis di Steven Tingay, ex direttore dell'INAF-Istituto di Radioastronomia (IRA) di Bologna, nonché da anni impegnato nel progetto

    Un questionario strutturato per gestire le richieste ricevute dall’Ufficio Stampa dell’Istituto Nazionale di Astrofisica

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    A partire dal 2021, per ottimizzare il flusso di informazioni in entrata relativo alle richieste di comunicati stampa l’Ufficio stampa dell’Istituto Nazionale di Astrofisica si è dotato di una nuova procedura: un questionario standard, amministrato mediante la piattaforma Google Formulari. Attraverso questo formulario, ricercatori e ricercatrici possono segnalare all’Ufficio stampa nuovi risultati scientifici, progetti tecnologici, eventi e altre attività di possibile interesse per i media e il grande pubblico: le domande del questionario, simile a quelli in uso presso istituzioni internazionali come ESA ed ESO, sono strutturate per valutare la rilevanza e notiziabilità della richiesta in oggetto – elementi essenziali per decidere se procedere o meno con un comunicato – offrendo all’Ufficio stampa uno strumento di facile e rapido uso per gestire queste richieste in maniera uniforme. Il questionario, in uso a pieno regime dal 2022, è stato utilizzato ad oggi per oltre 50 richieste di comunicati stampa

    Il Progetto INAF Online Lab

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    Gli INAF Online Lab sono un progetto nato nell’ambito del Gruppo DD INAF per essere ospitato su EduINAF, la rivista online dedicata alla Didattica e Divulgazione dell’INAF. Il progetto è nato nell’epoca dell’emergenza COVID19 e della successiva trasformazione online dei Festival della Scienza e dei laboratori didattici normalmente ospitati in queste manifestazioni. La chiusura delle scuole e il crescente ricorso all’online hanno esteso il progetto facendo diventare questi laboratori delle possibili proposte di didattica online per le scuole, da inserire in percorsi di didattica in presenza o di didattica a distanza (DAD). In questo documento descriviamo il progetto e le sue possibili applicazioni ed evoluzioni

    LA BRAND IDENTITY INAF Linee guida per un corretto utilizzo dell’identità visiva e verbale

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    La Struttura per la Comunicazione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) è il filtro tra il lavoro di ricercatori e ricercatrici e dell’Ente con il “mondo”. Nonostante ciò, numerosi sono i casi in cui un dipendente INAF si trova a dover parlare in pubblico, con un Ministro o con la stampa senza la nostra intermediazione. Per questo è necessaria la definizione di alcune semplici norme o indicazioni relative al nostro Brand. Perché parlare di brand nel caso di un Ente pubblico di Ricerca? La nostra è l’epoca in cui “comunicare è tutto”, in cui essere presenti sui canali dei social network è essenziale, in cui essere riconoscibili al pubblico (che nel nostro caso coincide con i contribuenti) e agli stakeholder è uno degli elementi chiave anche per ottenere finanziamenti pubblici vitali per la ricerca scientifica. Per essere riconoscibili, però, occorre essere coerenti e uniti: insomma, dobbiamo presentarci ai giornalisti, ai cittadini e al mondo con il nostro abito migliore. È il nostro Brand che ci definisce e ci rende unici. Coerenza è la parola che scegliamo come leitmotiv per questo processo: diventeremo maggiormente riconoscibili solo riunendo sotto un unico ombrello le diverse anime di INAF. La coerenza consente alle persone, al nostro pubblico, di ricordare chi siamo e al personale INAF di rafforzare quella che in gergo viene chiamata “cultura aziendale”. Gli elementi chiave in questo caso sono: identità verbale e identità visiva. Questo rapporto tecnico intende fornire un quadro di alto livello della mission, della vision, dei valori e dell'identità visiva e verbale di INAF, descrivendo chi siamo, quali sono i nostri obiettivi, cosa rappresentiamo e cosa ci rende unici nel panorama nazionale e internazionale dell’astrofisica. Nelle pagine che seguono, forniamo quindi alcune semplici ma importanti linee guida che indichino i binari da seguire: aspetti grafici (colori ufficiali e logo) e voce del brand, oltre ad alcuni suggerimenti su come interagire con colleghi, giornalisti, stakeholder e con il pubblico. L'identità visiva è flessibile ed espandibile in base alla progettazione futura e alle richieste provenienti dal Presidente. Comprendiamo che la natura stessa del nostro Ente, nato dall’insieme di molte diverse esperienze radicate da tempo su tutto il territorio, la sua storia e la sua forte territorialità locale, sono fattori da tenere in considerazione quando parliamo di un brand unico per tutti. Sin dalla sua costituzione nel 1999, le azioni volte al raggiungimento di un’immagine coordinata e unificata di INAF hanno sempre incontrato una qualche resistenza, dovuta in primis alla mancanza di un reale senso di identità. Proprio per questo crediamo fermamente che sia fondamentale portare avanti il concetto di un’identità coesa come chiave per emergere e rendere INAF ancor più popolare e identificabile in maniera convincente

    PIANO DI PROGRAMMAZIONE 2023 - 2025 Attività di Comunicazione istituzionale e Public engagement

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    Le attività di comunicazione che l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) intende realizzare nel corso del 2023 e nel prossimo futuro sono state progettate con la volontà di proseguire con decisione sulla strada intrapresa nell’ultimo decennio: riuscire a creare un forte coinvolgimento del pubblico con una materia spesso percepita come difficile e distante (da cui il termine di uso corrente a livello internazionale Public Engagement). La programmazione delle attività è stata ideata tenendo conto delle ricorrenze astronomiche, di anniversari rilevanti nella storia dell’Ente e dell’astronomia, degli appuntamenti nazionali e internazionali di settore e dei grandi progetti scientifici e missioni spaziali che saranno protagonisti dei prossimi anni. In ragione di queste considerazioni, si è deciso di procedere alla stesura di un piano di comunicazione che abbracci un arco temporale di tre anni, da quello in corso fino al 2025, includendo il primo giubileo dell’INAF, che precede di un anno quello cattolico, celebrato a Roma

    Cinque anni di Media Inaf: report 2015-2019

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    In questo report, inizialmente realizzato in occasione della presentazione dei prodotti di Terza missione per la VQR 2015-2019, sono illustrate la linea editoriale della testata Media Inaf, le principali attività redazionali e i risultati conseguiti nel quinquennio di riferimento. Per i risultati quantitativi, in particolare, sono esplicitati e descritti gli indicatori utilizzati

    Macchine del Tempo/Time Machines Concept per la realizzazione di una grande mostra INAF nella città di Roma

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    La Mostra “Macchine del Tempo/Time Machines” sarà inaugurata a fine 2023, si chiuderà a Primavera del 2024 e verrà ospitata nel secondo piano del Palazzo delle Esposizioni di Roma, in Via Nazionale, gestito dall’Azienda Speciale Palaexpo, una partecipata del Comune di Roma, con cui sarà siglata una specifica convenzione. Il progetto ha un duplice obiettivo, da un lato realizzare una mostra pop che parli a tutti e che metta al centro l’Istituto Nazionale di Astrofisica, le sue persone e le sue ricerche, dall’altro dar vita a qualcosa di unico, che faccia parlare di sé e che incentivi il pubblico a informarsi sulle tematiche affrontate per ampliare il proprio sapere e conoscere INAF e i suoi osservatori distribuiti sul territorio italiano. Un percorso che vuole giocare tra il vecchio e il nuovo, con uno stile anni ’80, ma con contenuti che parlano dell’oggi e del domani e che usa il gioco come meccanismo per suscitare interesse ed emozione positiva. Le “Macchine del Tempo” sono strumenti dell’ingegno italiano, frutto della ricerca condotta negli osservatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica dalle donne e dagli uomini che ogni giorno mettono impegno e passione per portare le conoscenze umane sempre più distanti. Questa mostra vuole diffondere la conoscenza attuale facendo però vedere chi c’è “dietro l’oculare”. Un’esperienza immersiva che comincia da noi stessi e subito passa a Galileo, l’italiano che - inventando il cannocchiale - posò l’occhio sulla nostra prima “macchina del tempo”. Sarà importante realizzare un catalogo della mostra e sono stati avviati contatti per rendere l’esposizione fruibile al pubblico in modo quanto più possibile inclusivo. Nel corso del periodo in cui sarà visitabile la mostra saranno organizzati incontri scientifici di alto livello, con nomi di primo piano della Ricerca astrofisica e spaziale mondiale, ma anche aperitivi scientifici più informali, durante i quali i cittadini potranno conversare direttamente con i ricercatori. Verranno proposti dei progetti di public engagement che utilizzano format nuovi come il Poetry Slam abbinato a uno stage scientifico o rassegne cinematografiche che propongono film nei quali sono presenti strutturei INAF. Si intende inoltre realizzare uno show per planetario, in collaborazione con il Planetario di Roma, sul tema “Macchine del Tempo”, da programmare in un periodo vicino a quello della della mostra e da diffondere in seguito, anche sotto forma di film per planetario, sia in italiano che in altre lingue, per la fruizione da parte di un pubblico internazionale. La mostra “Macchine del Tempo” ha per INAF molteplici aspetti di ritorno in campo sociale, comunicativo e relazionale. La mostra vuole stimolare le giovani generazioni allo studio di materie STEM, ma con “contaminazioni” anche di altre discipline non solo scientifiche. Questo determinerà in futuro per INAF anche la possibilità di avere giovani risorse da inserire nell’organico di ricerca. L’astrofisica italiana è un'eccellenza internazionalmente riconosciuta e deve essere maggiormente valorizzata anche in Italia, per potenziare l’immagine che INAF trasmette ai cittadini, alle istituzioni e agli stakeholders, attraverso i finanziamenti pubblici rivolti alla ricerca, incentivando ad esempio le collaborazioni, o anche le donazioni, con altre realtà pubbliche o private. Questa mostra vuole essere un mezzo per offrire alle scuole del territorio, e non solo, la possibilità di accedere a un patrimonio culturale che unisce scienza, tecnologia e storia. Un patrimonio davvero unico nel suo genere. L’ambizione è di riuscire a realizzare un contenitore di eventi e di dibattiti che ruotino attorno ai temi più attuali dell’astrofisica, ma che non temono e che anzi cercano forti legami con l’arte tutta, dal teatro alla pittura, dalla musica alla letteratura

    Into the Un(Known). Unveiling Science's intrinsic Art

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    Entrerete in un mondo nuovo e quasi astratto, apparentemente innaturale. Sarete circondati da suoni e immagini familiari e allo stesso tempo distanti dalla vostra quotidianità. Gli eventi in cui vi troverete immersi sono comuni nella vita di tutti i giorni, anche se non li riconoscete perché “silenziati”. Sono, infatti, fenomeni che acquistano importanza su scale molto grandi, cosmiche potremmo dire, e in condizioni fisiche incompatibili con la vita umana. A raccontarvi questo meraviglioso mondo sarà la “voce” familiare della luce, la radiazione elettromagnetica prodotta dalle varie sorgenti astrofisiche sparse nell’Universo, il principale canale di comunicazione a disposizione degli astronomi per indagare i più reconditi segreti del Cosmo. La luce, esploratrice instancabile, ci racconta gli scenari in cui è stata generata: esplosioni di Supernovae, materia che cade in un buco nero, brillamenti solari, e molto altro. Fenomeni lontani e misteriosi che sfuggono alla nostra esperienza diretta, ma che da anni sono al centro delle ricerche scientifiche più avanzate. Preparatevi ad entrare nell'ignoto, lasciate che la luce vi mostri l'invisibile
    corecore