17 research outputs found

    Dai documenti di archivio al dato archeologico: Satrianum e la sua forma urbana

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    Il caso di studio rappresentato dall’insediamento fortificato medievale di Satrianum (PZ) costituisce un terreno d’indagine fondamentale per la ricerca sugli insediamenti fortificati medievali dell'Italia meridionale, poiché di esso è possibile ora, grazie all’ampio programma di ricerche archeologiche di recente attuazione, iniziare a comprenderne le fasi evolutive nella diacronia, dalla scelta del sito per la realizzazione di un articolato sistema insediativo di difesa e controllo sul territorio al suo abbandono in età post-medievale. L’insediamento rappresenta un esemplare caso di villaggio abbandonato che, non essendo stato interessato da rifacimenti di età post-medievale e moderna, ha conservato sufficientemente integre le sue caratteristiche architettoniche e planimetriche. Il presente contributo illustra la documentazione scritta relativa al complesso fortificato e l'analisi del suo assetto topografico

    MONET’10 and P2PCDVE’10 – PC Co-chairs Message

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    The research areas of mobile technologies, social networking and mobile services applications are receiving wide interest from private and public companies as well as from academic and research institutions. The mobile and networking technologies, the new generation of wireless local area networks and ad hoc networks are devoted to playing an important role in many areas of social activities, predominantly in those areas where having the right data at the right time is a mission-critical issue. Mobile and networking technologies for social applications serve groups of people ”on the move”, sharing activities and/or interests; in particular these technologies involve geographically distributed groups who are collaborating on some task in a shared context or independently from their location. By their real nature, mobile technologies can be considered multidisciplinary technologies involving social aspects; indeed, they often involve personal, group and ubiquitous issues, supporting inter-personal connections and involving human-technology interaction in different, and dispersed, contexts. Mobile technologies also play an essential role in personalizing working and interaction contexts, while supporting experimentation and innovation, and the advancement of the field is fundamental for developing social networking. Moreover, mobile technologies are the base for Collaborative Distributed Virtual Environments (CDVE) enabling geographically distant users to exchange information, communicate and collaborate. A special session of the workshop was organized on them. Social networking technologies bring friends, family members, co-workers and other social communities together. These technologies are convergent, emerging from a variety of applications such as search engines and employee evaluation routines, while running on equally diverse platforms from server clusters to wireless phone networks

    R.i.m.e.m. - Ricerche sugli insediamenti medievali nell'entroterra marchigiano

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    R.I.M.E.M. \ue8 un progetto a lungo termine finalizzato allo studio dell\u2019evoluzione del paesaggio storico, da intendersi nella sua accezione pi\uf9 lata e pertanto in una prospettiva assolutamente diacronica che, come tale, non esclude neanche i campi di indagine propri dell\u2019archeologia post-medievale. Tuttavia la totale assenza, nelle Marche, di una tradizione di studi dedicati all\u2019archeologia medievale (a fronte di una corposa bibliografia storiografica), definisce come obiettivi particolarmente sensibili del progetto: - La raccolta delle fonti archeologiche atte a lumeggiare le trasformazioni che interessarono il periodo di passaggio tra tardoantico e altomedioevo, con particolare riguardo ai fenomeni di abbandono/continuit\ue0 dei bacini insediativi e ai rapporti tra le ville tardo antiche e le curtes longobarde come quelle \u201cmagnae et spatiosae\u201d menzionate nella donazione di Faroaldo II; - La definizione su base archeologica della configurazione dell\u2019 insediamento rurale carolingio, quello cio\ue8 immediatamente precedente alla fase delle nutrite attestazioni documentarie relative alle curtes di et\ue0 ottoniana (X sec.); - Lo studio delle strutture materiali riferibili alla prima fase dei processi di incastellamento; - La classificazione degli indicatori ceramici relativi alle fasi di vita di VIII e IX sec.; - La realizzazione di un Atlante delle Tecniche Edilizie medievali

    R.I.M.E.M. - RICERCHE SUGLI INSEDIAMENTI MEDIEVALI NELL'ENTROTERRA MARCHIGIANO

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    R.I.M.E.M. \ue8 un progetto a lungo termine finalizzato allo studio dell\u2019evoluzione del paesaggio storico, da intendersi nella sua accezione pi\uf9 lata e pertanto in una prospettiva assolutamente diacronica che, come tale, non esclude neanche i campi di indagine propri dell\u2019archeologia post-medievale. Tuttavia la totale assenza, nelle Marche, di una tradizione di studi dedicati all\u2019archeologia medievale (a fronte di una corposa bibliografia storiografica), definisce come obiettivi particolarmente sensibili del progetto: - La raccolta delle fonti archeologiche atte a lumeggiare le trasformazioni che interessarono il periodo di passaggio tra tardoantico e altomedioevo, con particolare riguardo ai fenomeni di abbandono/continuit\ue0 dei bacini insediativi e ai rapporti tra le ville tardo antiche e le curtes longobarde come quelle \u201cmagnae et spatiosae\u201d menzionate nella donazione di Faroaldo II; - La definizione su base archeologica della configurazione dell\u2019 insediamento rurale carolingio, quello cio\ue8 immediatamente precedente alla fase delle nutrite attestazioni documentarie relative alle curtes di et\ue0 ottoniana (X sec.); - Lo studio delle strutture materiali riferibili alla prima fase dei processi di incastellamento; - La classificazione degli indicatori ceramici relativi alle fasi di vita di VIII e IX sec.; - La realizzazione di un Atlante delle Tecniche Edilizie medievali

    R.I.M.E.M. - RICERCHE SUGLI INSEDIAMENTI MEDIEVALI NELL'ENTROTERRA MARCHIGIANO

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    R.I.M.E.M. \ue8 un progetto a lungo termine finalizzato allo studio dell\u2019evoluzione del paesaggio storico, da intendersi nella sua accezione pi\uf9 lata e pertanto in una prospettiva assolutamente diacronica che, come tale, non esclude neanche i campi di indagine propri dell\u2019archeologia post-medievale. Tuttavia la totale assenza, nelle Marche, di una tradizione di studi dedicati all\u2019archeologia medievale (a fronte di una corposa bibliografia storiografica), definisce come obiettivi particolarmente sensibili del progetto: - La raccolta delle fonti archeologiche atte a lumeggiare le trasformazioni che interessarono il periodo di passaggio tra tardoantico e altomedioevo, con particolare riguardo ai fenomeni di abbandono/continuit\ue0 dei bacini insediativi e ai rapporti tra le ville tardo antiche e le curtes longobarde come quelle \u201cmagnae et spatiosae\u201d menzionate nella donazione di Faroaldo II; - La definizione su base archeologica della configurazione dell\u2019 insediamento rurale carolingio, quello cio\ue8 immediatamente precedente alla fase delle nutrite attestazioni documentarie relative alle curtes di et\ue0 ottoniana (X sec.); - Lo studio delle strutture materiali riferibili alla prima fase dei processi di incastellamento; - La classificazione degli indicatori ceramici relativi alle fasi di vita di VIII e IX sec.; - La realizzazione di un Atlante delle Tecniche Edilizie medieval

    R.i.m.e.m. - Ricerche sugli insediamenti medievali nell'entroterra marchigiano

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    R.I.M.E.M. \ue8 un progetto a lungo termine finalizzato allo studio dell\u2019evoluzione del paesaggio storico, da intendersi nella sua accezione pi\uf9 lata e pertanto in una prospettiva assolutamente diacronica che, come tale, non esclude neanche i campi di indagine propri dell\u2019archeologia post-medievale. Tuttavia la totale assenza, nelle Marche, di una tradizione di studi dedicati all\u2019archeologia medievale (a fronte di una corposa bibliografia storiografica), definisce come obiettivi particolarmente sensibili del progetto: - La raccolta delle fonti archeologiche atte a lumeggiare le trasformazioni che interessarono il periodo di passaggio tra tardoantico e altomedioevo, con particolare riguardo ai fenomeni di abbandono/continuit\ue0 dei bacini insediativi e ai rapporti tra le ville tardo antiche e le curtes longobarde come quelle \u201cmagnae et spatiosae\u201d menzionate nella donazione di Faroaldo II; - La definizione su base archeologica della configurazione dell\u2019 insediamento rurale carolingio, quello cio\ue8 immediatamente precedente alla fase delle nutrite attestazioni documentarie relative alle curtes di et\ue0 ottoniana (X sec.); - Lo studio delle strutture materiali riferibili alla prima fase dei processi di incastellamento; - La classificazione degli indicatori ceramici relativi alle fasi di vita di VIII e IX sec.; - La realizzazione di un Atlante delle Tecniche Edilizie medieval
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