27 research outputs found

    Magistrati e politici nella crisi italiana. Democrazia dei guardiani e neopopulismo.

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    In Italia, la rivelazione di fatti di corruzione ha aperto e acutizzato un conflitto tra politici e magistrati con un alto potenziale di delegittimazione istituzionale. Il ciclo di Mani pulite che ne riassume la vicenda ha attraversato diverse fasi, caratterizzate da variabili coalizioni tra politici, magistrati, sfera del pubblico e opinione pubblica allargata e da esiti parziali differenti, intrecciandosi col gioco tra destra e sinistra e tra maggioranza e opposizione. Ad una prima fase di rivoluzione giudiziaria favorevole ai magistrati, in cui vengono sconvolti gli equilibri politico-partitici e scompaginate le fila del ceto politico della Prima Repubblica, subentra una seconda fase caratterizzata da un assetto più favorevole ai politici e dalla sostituzione nell'agenda pubblica della questione morale con la questione giustizia. Gli anni che chiudono il decennio vedono, con la sconfitta dei magistrati nella lotta antipolitica per il consenso pubblico, l'accentuazione della sfiducia dei cittadini nella legalità e il loro crescente distacco dalle istituzioni e dai valori del regime.

    Corruzione, malcostume amministrativo e strategie etiche.Il ruolo dei codici.

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    La discrezionalita'  e' un elemento ineludibile dell'azione amministrativa. Essa deriva dall'incompletezza dei contratti e dalle asimmetrie informative che caratterizzano ogni relazione di agenzia. Pur costituendo una risorsa di crescente rilievo dei sistemi amministrativi pubblici, la discrezionalita'  dei civil servants incrementa le possibilita'  di abuso di potere e di collusione. Si pone percio' il problema di tenerne sotto controllo le possibili degenerazioni in termini di malcomportamento amministrativo e di corruzione senza inibirne le potenzialita'  positive. Allo scopo e' ipotizzabile una combinazione di strategie istituzionali e organizzative e di strategie etiche. In questo quadro un ruolo significativo puo' essere svolto dai codici etici o di condotta, in quanto strumenti di guida e di controllo del comportamento dei pubblici funzionari. I codici definiscono un sistema di incentivi morali e reputazionali, in aggiunta alle sanzioni penali e amministrative, rivolti a incrementare il capitale etico delle amministrazioni e a presidiarne le "zone grigie" non adeguatamente normate dai contratti. L'utilita'  dei codici e la loro attitudine a favorire una "discrezionalita'  responsabile" dipendono sia dalla loro corretta implementazione e da un'equa applicazione sostenuta da organismi indipendenti, sia dalla loro integrazione in piu' generali strategie di riforma amministrativa basate su incentivi positivi e su sanzioni.

    What's in a Sign? Trademark Law and Economic Theory

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    Abstract: The aim of this paper is to summarise the extant theory as it relates to the economics of trademark, and to give some suggestions for further research with reference to distinct streams of literature. The proposed line of study inevitably looks at the complex relationship between signs and economics. Trademark is a sign introduced to remedy a market failure. It facilitates purchase decisions by indicating the provenance of the goods, so that consumers can identify specific quality attributes deriving from their own, or others', past experience. Trademark holders, on their part, have an incentive to invest in quality because they will be able to reap the benefits in terms of reputation. In other words, trademark law becomes an economic device which, opportunely designed, can produce incentives for maximising market efficiency. This role must, of course, be recognised, as a vast body of literature has done, with its many positive economic consequences. Nevertheless, trademark appears to have additional economic effects that should be properly recognized: it can determine the promotion of market power and the emergence of rent-seeking behaviours. It gives birth to an idiosyncratic economics of signs where very strong protection tends to be assured, even though the welfare effects are as yet poorly understood. In this domain much remains to be done and the challenge to researchers is open

    Sistema politico

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