L'incidenza del deflusso minimo vitale sulla produzione di energia in impianti mini idroelettrici ad acqua fluente

Abstract

La presente memoria ha lo scopo di indagare l'incidenza del Deflusso Minimo Vitale (DMV) sulla produzione di energia in mini impianti idroelettrici ad acqua fluente. Il DMV, in Italia definito come la portata istantanea da determinare in ogni tratto omogeneo del corso d'acqua che deve garantire la salvaguardia delle caratteristiche fisiche del corpo idrico e chimico-fisiche delle acque nonché il mantenimento delle biocenosi tipiche delle condizioni naturali locali (D.M. 28/07/04), è un parametro allo stesso tempo indispensabile alle esigenze di tutela; fondamentale per la disciplina delle concessioni di derivazione e di scarico delle acque; complesso (considerando sia aspetti naturalistici che antropici); variabile (essendo differente per metodo di calcolo, ambito di applicazione e validità nel tempo). In impianti mini idroelettrici, volti alla valorizzazione economica dello sfruttamento quantitativo della risorsa, il DMV può rappresentare uno dei fattori decisivi nella redditività dell'investimento. Tramite un modello appositamente sviluppato a partire dai principali parametri caratterizzanti la produzione idroelettrica, sono stati simulati scenari da cui è emersa una notevole variabilità dell'incidenza sulla redditività in base alle modalità di calcolo del DMV, con differenze sostanziali nel caso di impianti "ad alto salto" e "piccola portata" realizzati su corsi d'acqua caratterizzati da curve di durata delle portate di tipo "ripido" e DMV incrementato per apposite tutele stabilite a livello locale (e.g. piccoli bacini montani)

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Last time updated on 12/11/2016

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