Scoppola e i suoi fratelli. (L'ergastolo all'incrocio tra giudizio abbreviato, CEDU e Costituzione)

Abstract

La commentata sentenza costituzionale n. 210/2013 è il seguito della decisione della Corte EDU nel caso Scoppola c. Italia, del 17 settembre 2009 e crea le condizioni per la sua massima espansione possibile. Accogliendo la quaestio promossa dalle Sezioni Unite della Cassazione penale, i giudici costituzionali introducono una nuova deroga all’intangibilità del giudicato penale, valorizzano la portata generale delle c.d. sentenze-pilota della Corte di Strasburgo e, infine, interpretano il requisito della rilevanza in modo da favorire eccezioni d’incostituzionalità sollevate nel procedimento di esecuzione della pena su disposizioni applicate nel giudizio di cognizione. Sullo sfondo, il problema della dubbia legittimità dell’ergastolo, alla luce sia della Costituzione che della CEDU (anche dopo la recente sentenza della Grande Camera, Vinter c. Gran Bretagna, 9 luglio 2013)

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