L’articolo presenta i risultati di un’analisi tecnico-economica svolta per valutare le opportunità della valorizzazione elettrica di
gas siderurgici in impianti a ciclo combinato. La ricerca si è avvalsa delle informazioni fornite da leaders del settore, mediante
cui è stato possibile calibrare un modello termodinamico, sviluppato per risolvere differenti scenari, conseguenti alle ipotesi
compiute sulla variabilità delle caratteristiche della miscela combustibile. Questi scenari sono stati quindi elaborati mediante
un modello economico preposto alla stima degli oneri impiantistici, finanziari, operativi, manutentivi e di combustibile, così da
calcolare un costo complessivo di generazione dell’energia secondo la metodologia LCOE. In considerazione del tasso di
attualizzazione, dello sfruttamento della capacità produttiva e delle modalità funzionali dell’impianto, il costo monetario di
generazione evidenzia il vantaggio economico rispetto all’attuale costo di produzione mediante GN, pur considerando un onere
economico per il GS proporzionale al potere calorifico della miscela combustibile, cui non corrisponde una reale uscita
monetaria, ma solo un costo-opportunità. Il minore rendimento elettrico complessivo dovuto soprattutto alla differente camera
di combustione, alla presenza di filtri e all’impiego nel ciclo turbogas di una turbina di penultima generazione, non vanifica
quindi le opportunità offerte da questa pratica. Anche a livello ambientale sono riconosciuti alcuni vantaggi, tra cui l’evidente
risparmio di combustibile fossile e le minori emissioni di NOx per il più contenuto impiego di aria in eccesso
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