Le donne nella magistratura italiana: 1960-1990

Abstract

In un contesto caratterizzato da una limitata presenza di donne nell’attività retribuita in Italia, che ci pone ai livelli più bassi riscontrati in Europa rispetto ai tassi di occupazione femminile, questo paper si interroga sui fattori determinanti la bassa partecipazione delle donne al mercato del lavoro e fra questi individua anche i limiti nell’accesso alle professioni. Il presente lavoro analizza una particolare professione che, sino al 1963, era preclusa alle donne in Italia: la Magistratura. Esso ricostruisce il contesto storico che ha portato all’approvazione della Legge n. 66 del 9 febbraio 1963 ed estende l’analisi sino agli anni novanta, rilevando che la persistenza di evidenti criticità di tipo retributivo e preclusivo alle carriere direttive riscontrate dalle donne in Italia affonda nel passato le sue radici. Ricostruite le linee generali degli aspetti storici e giuridici ed evidenziate le principali difficoltà che le donne hanno dovuto affrontare, il presente lavoro ha l’obiettivo di far emergere il lungo e tortuoso percorso che ha consentito l’entrata delle donne in Magistratura, ponendo in evidenza i limiti che tuttora impediscono una piena ed effettiva integrazione delle donne in Italia a tutti i livelli di questo settore

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Last time updated on 29/04/2019

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