Ut sapiens architectus: giardino, teatro, città come schemi mnemonici nell'età moderna (XVI - XVII secolo)

Abstract

Questa tesi è uno studio che evidenzia il rapporto poco conosciuto tra l’architettura, l’arte della memoria e l’enciclopedismo della prima modernità, attraverso gli esami di una serie di edifici mnemonicamente costruiti. Si tratta di una tipologia architettonica particolare che offre gli schemi di una complessa costruzione concettuale capace di raccogliere, ordinare e far memorizzare il sapere enciclopedico. Gli esempi analizzati sono i giardini ideali di Agostino del Riccio e Giovan Battista Ferrari, il teatro universale di Samuel von Quiccheberg e la città mnemonica di Cosma Rosselli. Tramite questi esempi caratterizzati dalla feconda interazione tra parole, immagine e spazio, questo studio riesce a mettere in luce gli aspetti gnoseologici della cultura architettonica della prima modernità, che non sono mai stati sufficientemente evidenziati dagli studi precedenti. Questa tesi ci fa vedere dunque nel modo più diretto quanto l’architettura fosse influenzabile dallo spirito dei tempi e quanto essa abbia contribuito, dal canto suo, alla costruzione della nuova architettura mentale della prima modernità

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Last time updated on 28/08/2013

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