University of Naples Federico II

Università degli Studi di Napoli Federico Il Open Archive
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    Ginevra Napoli Naples Genève: Quaderno di Letteratura Lingua Cultura

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    [Italiano]: Il presente volume è il primo numero della collana “Genève-Naples”. Cahier de Langue, Littérature et Culture.“Ginevra-Napoli”. Quaderno di Lingua, Letteratura e Cultura. Esso nasce nel quadro dalla Convenzione Internazionale tra l’Università di Napoli L’Orientale e la Faculté des Lettres dell’Université de Genève e rappresenta uno spazio di confronto scientifico e culturale tra le comunità ginevrina e napoletana negli ambiti della letteratura, della lingua e della cultura francese. Nella sua brevità, il presente volume non si pone tanto l’obiettivo di ricercare interessi comuni tra le due comunità scientifiche quanto individuare ulteriori percorsi di collaborazione che potranno essere dialogo ed orizzonte culturale./[English]: Giovannella Fusco Girard taught French Literature at the University of Naples L'Orientale from 1975 to 2015. Her studies have focused on the major voices of modern and contemporary French poetry such as Apollinaire, Baudelaire, Mallarmé, Ponge, Picabia and Bonnefoy, on whom she has written numerous books and essays. His interests have also turned to Francophone literature, especially Swiss literature, with interesting studies on authors such as Ella Mallart and Nicolas Bouvier

    Interférences linguistiques et culturelles françaises en Afrique

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    [Italiano]: La lingua francese è entrata e si è diffusa in Africa in quanto lingua dei colonizzatori e oggi fa parte del mosaico linguistico e culturale del continente. Dal Maghreb, dove convive con il berbero, l’arabo dialettale e l’arabo classico, all’Africa subsahariana, dove è una delle lingue veicolari (insieme all’hausa, al mandingo, allo swahili e ad altre lingue europee ereditate dall’epoca coloniale), il francese, insieme alla cultura francese e francofona, è oggi in contatto quotidiano con una grande varietà di lingue e culture. L’obiettivo del volume non è quello di indagare sulla vitalità o il declino del francese in Africa, ma piuttosto di osservare e interrogarsi sulle "interferenze" del francese laddove la lingua è in gioco, in un contesto dinamico di emancipazione, ibridazione, appropriazione e rinnovamento dell’identità a tutti i livelli. Il volume Interférences linguistiques et culturelles françaises en Afrique è il risultato delle Giornate di studi internazionali organizzate dall’Università di Napoli L’Orientale, dall’11 al 13 novembre 2021, e contiene 26 articoli. In linea con lo spirito di questa università, la cui vocazione profonda è da sempre il dialogo interlinguistico e interculturale, queste giornate sono state l’occasione per mettere in comune lavori sulle forme contemporanee di interferenza culturale e linguistica francese in Africa, e in particolare nel mondo berbero./[English]: French, which entered and spread throughout Africa as the language of the colonisers, is now part of the continent’s linguistic and cultural mosaic. From Maghreb, where it coexists with Berber, Arabic dialects and classical Arabic, to sub-Saharan Africa, where it is one of the vehicular languages (along with Hausa, Mandingo, Swahili and other European languages of colonial heritage), French, and with it French and Francophone culture, is now in daily contact with a wide variety of languages and cultures. The aim is not to draw up an overview of the vitality or decline of French in Africa, but rather to observe and question the ‘interferences’ of French in the fields of activity where the language is at stake, in a dynamic context of emancipation, hybridity, appropriation and renewal of identity at all levels. The volume Interférences linguistiques et culturelles françaises en Afrique is the result of the International Study Days organised by the University of Naples L’Orientale, from 11 to 13 November 2021, and contains 26 articles. In keeping with the spirit of this university, whose deep-rooted vocation has always been interlinguistic and intercultural dialogue, this symposium provided an opportunity to pool work on contemporary forms of French cultural and linguistic interference in Africa, and in particular in the Berber world

    Elementi di sistemi energetici : progettazione termodinamica, stato dell’arte e applicazioni

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    [Italiano]: Il presente testo, rivolto agli studenti dei corsi di Laurea e Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica ed Energetica, ha lo scopo di fornire gli elementi di base della progettazione termodinamica dei sistemi di conversione termomeccanica dell’energia, nell’ottica del miglioramento delle prestazioni energetico-ambientali e di illustrarne le possibilità di sviluppo attraverso la definizione dello stato dell’arte. In particolare, vengono analizzati i criteri di ottimizzazione delle prestazioni e le diverse configurazioni impiantistiche degli impianti motore turbina a vapore (IMTV), degli impianti motore turbina a gas (IMTG), e degli impianti a ciclo combinato gas-vapore (CC) che, con rendimenti superiori al 60% per le macchine di ultima generazione, rappresentano sicuramente la tecnologia per la produzione di potenza più efficiente tra quelle attualmente disponibili. Vengono inoltre discusse soluzioni impiantistiche in assetto cogenerativo e tecnologie avanzate a basso impatto ambientale per l’impiego di combustibili solidi./[English]: This textbook, addressed to the students of bachelor and master’s degrees in Mechanical Engineering and Energy Engineering, aims to provide the basic elements of the thermodynamic design of thermal power plants, with a view to improving energy-environmental performances and to illustrate the state of the art and future development perspectives. In particular, the performance optimization criteria and the different plant configurations of steam power plants (SPP), gas turbine plants (GT) and combined cycle (CC) plants, which, with efficiencies over 60% for the latest generation turbines, they certainly represent the most efficient power production technology among those currently available, are analyzed. Cogeneration plants and advanced technologies with low environmental impact for the use of solid fuels are also discussed

    Un’ermeneutica del soggetto vivente: Ricoeur lettore di Spinoza

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    [Italiano]: Paul Ricoeur, nel suo percorso filosofico che attraversa tutto il Novecento, ha analizzato le maggiori problematiche ontologiche, morali e linguistiche che hanno animato il dibattito filosofico e sociale e politico dell’Europa. In questa indagine, il filosofo francese si è sempre confrontato con la filosofia di Spinoza, da lui visto come filosofo della vita e dell’uomo nella sua situazione complessa e talora misteriosa. Tale impostazione è centrale nella questione della ricerca fenomenologica del senso dell’essere al mondo e con gli altri./[English]: Paul Ricoeur, in his philosophical itinerary throughout the 20th century, analysed the major ontological, moral and linguistic issues that animated the philosophical, social and political debate in Europe. In this investigation, the French philosopher has always been confronted with the philosophy of Spinoza, whom he saw as a philosopher of life and man in his complex and sometimes mysterious situation. This approach is central to the question of the phenomenological search for the meaning of being in the world and with others

    Naples: the City of the Sun and Parthenope: the role of astronomy, mythology and Pythagoras in the urban planning of Neapolis

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    [Italiano]: Questo saggio svela il segreto più intimo di Napoli attraverso un'indagine archeoastronomica. Viene mostrato che la pianificazione urbana di Neapolis, il suo antico centro greco costruito da Cumani e altri coloni greci nel VI-V secolo a.C., ebbe motivazioni religiose e filosofiche. La pianta stradale e l'orientamento geografico-astronomico delle sue strade evocavano i culti di Apollo (il dio greco del sole) e Partenope (il nume locale, che ricorda la mitica Sibilla di Cuma) durante i solstizi e gli equinozi. La griglia stradale di Neapolis è stata ispirata anche dalla cosmologia pitagorica perché disegnata in base alle proporzioni della sezione aurea e del decagono. Tutti questi elementi resero Neapolis un microcosmo perfetto, o meglio ancora, una città tempio-centrata sul culto del Sole e di Partenope. Infine, sembra che le tradizioni religiose originarie della città abbiano aumentato l'impatto pubblico del martirio di San Gennaro, facilitando la cristianizzazione di Napoli nel IV secolo d.C. Le geometrie, i simboli, gli inni, i dolci, i mosaici e le reliquie delle antiche strade, la cultura e la cattedrale di Napoli conservano ancora l'eredità delle tradizioni solari della città./[English]: This essay delves into the most intimate secret of Naples through an archaeoastronomical inquiry. It demonstrates that religious and philosophical motivations were central to the urban planning of its ancient Greek centre, Neapolis, constructed in the 6th- 5th centuries BC by Cumaeans and other Greek colonists. The design of the city's streets and its distinctive geographical-astronomical orientation evoked the cults of Apollo (the Greek Sun-god) and Parthenope (the local Numen, who reminds the mythical Sibyl of Cumae) on solstices and equinoxes. Neapolis' street grid was also inspired by Pythagorean cosmology, as it was designed with golden ratio and decagonal proportions. These elements combined to make Neapolis a perfect microcosm, or better yet, a temple-city centred on the cult of the Sun and Parthenope. Finally, the city’s religious traditions likely increased the public impact of the martyrdom of Saint Januarius, facilitating the Christianization of Naples in the 4th century AD. Naples’ ancient streets, culture, and Cathedral still preserve the legacy of Neapolis' solar traditions in their geometries, symbols, hymns, sweets, mosaics, and relics

    La piccola muraglia. Apertura e interdizione della Manciuria ai cinesi all’epoca dei primi Qing (1644-1795)

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    [Italiano]: Il volume esplora la tematica dell’evoluzione dell’atteggiamento degli ultimi sovrani della Cina imperiale (i mancesi Qing) verso l’immigrazione cinese nella loro madrepatria (la Manciuria, grosso modo corrispondente all’odierno nord-est della Cina). Sulla base di approfondite analisi di dati demografici, decreti imperiali, codici legislativi del tempo, resoconti privati di viaggiatori e numerose altre fonti, l’opera indaga le politiche, complesse e spesso cangianti, con le quali i sovrani cercavano di gestire la compagine sociale della Manciuria, politiche che influenzarono marcatamente l’assetto socio-istituzionale della regione. Lo studio propone una lettura, innovativa rispetto alle ricerche precedenti sul tema, secondo la quale, causa il mutare e dell’orientamento dei diversi sovrani e delle esigenze del governo centrale, periodi più o meno lunghi di apertura e interdizione del territorio nei confronti dei migranti cinesi si alternarono per circa 150 anni, ossia una prima metà o più del dominio mancese in Cina. Inoltre, il lavoro analizza le importanti differenze tra i percorsi storici della Manciuria meridionale (oggi Liaoning) e Manciuria settentrionale (Jilin e Heilongjiang), due sub-regioni che all’epoca erano divise da un’apposita struttura, costituita di un terrapieno sui cui erano piantati salici e che si estendeva per poco più di 1000 km: una piccola muraglia. /[English]: The volume studies the evolving attitude of the last rulers of Imperial China (the Manchu Qing) towards Chinese immigration into their motherland (Manchuria, roughly corresponding to today's northeast China). Based on in-depth analyses of demographic data, imperial decrees, legislative codes of the time, private accounts by travellers, and numerous other sources, the work investigates the complex and often changing policies with which the rulers sought to manage the social fabric of Manchuria. These policies deeply influenced the socio-institutional structure of the region. The study proposes an innovative interpretation, compared to previous research on the subject, suggesting that due to the changing orientations of different rulers and the needs of the central government, periods of greater or lesser openness and interdiction of the territory towards Chinese migrants alternated for about 150 years, which is more than a half of the duration of Manchu power over China. Furthermore, the work analyses the significant differences between the historical trajectories of southern Manchuria (present day Liaoning) and northern Manchuria (Jilin and Heilongjiang), two sub-regions that at the time were divided by a special structure, consisting of an embankment planted with willows, extending for about 1000 km: a “little wall”

    Passeggiando con Luigi Vanvitelli a Napoli e dintorni

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    [Italiano]: Il volume raccoglie brevi saggi che raccontano il contributo di Luigi Vanvitelli all’architettura napoletana della seconda metà del Settecento; gli autori sono tutti studiosi – ricercatori, dottori e dottorandi – che si sono formati a vario titolo presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli Federico II. L’architetto visse a Napoli la sua più proficua stagione professionale, nato in città si era formato a Roma, ma nella capitale del Regno contribuì a due opere poi riconvertite in strutture dell’Ateneo napoletano. La conclusione dell’anniversario dei duecentocinquanta anni dalla morte di Luigi Vanvitelli è praticamente coincisa con l’evento di grande rilevanza per questo ateneo degli ottocento anni dalla fondazione dello Studio napoletano. Tale coincidenza ha suggerito questo volume per promuovere la figura dell’artista a un vasto pubblico e il ruolo dell’ateneo napoletano nella fruizione e valorizzazione di monumenti capisaldi della città e della città metropolitana. /[English]: This volume contains a collection of short essays on Luigi Vanvitelli’s contribution to Neapolitan architecture in the second half of the 18th century; the authors are all scholars – researchers, doctoral and post-doctoral students – who trained at the Dipartimento di Architettura of the Università di Napoli Federico II. The conclusion of the two hundred and fifty year anniversary of Luigi Vanvitelli’s death practically coincided with an highly significant event for this university: the eight hundred years anniversary of the foundation of the Neapolitan Studio. This coincidence prompted this volume to promote the figure of the artist to a wide public and the role of the Neapolitan university in the fruition and enhancement of the city’s and the metropolitan city’s landmark monuments

    Cittadini ombratili : mobilità e accoglienza degli stranieri nel Regno di Napoli (secoli XVII-XVIII)

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    [Italiano]: Cosa significava essere straniero in una realtà dell’Europa moderna, prima dell’affermazione dello Stato di diritto, del principio di uguaglianza, del diritto internazionale? Questo libro cerca di rispondere a tale domanda a partire da un contesto specifico, il Regno di Napoli, focalizzando l’attenzione su un aspetto particolare, quello della mobilità. Le società di antico regime erano ben lungi dall’essere immobili, molte persone si spostavano, anche per lunghi tragitti, spinte da molteplici esigenze ma soprattutto dalla necessità di lavorare. Nel tentativo di incanalare e controllare i flussi migratori, le autorità imponevano regole e procedure, obbligando i viaggiatori a dotarsi di specifici documenti e sottoporsi a controlli lungo le strade e nei luoghi dove prendevano alloggio. Chi infrangeva le norme era accusato di vagabondaggio, un crimine molto grave che portava all’arresto immediato e a condanne severe. Il libro approfondisce il modo in cui le istituzioni napoletane (centrali e periferiche, laiche ed ecclesiastiche) categorizzavano le persone in movimento, mostrando come il non essere nativo del Regno rappresentasse soltanto uno degli elementi presi in considerazione, accanto ad altri come la fede religiosa, la lingua parlata, lo status sociale. Ne emerge un quadro ricco di sfumature, nel quale gli stranieri – ma anche gli abitanti del Regno – sfruttavano le zone d’ombra della normativa per aggirarla oppure se ne avvalevano per proteggersi dall’eccessivo arbitrio di chi era preposto ai controlli./[English]: What did it mean to be a foreigner in modern Europe, before the establishment of the rule of law, the principle of equality, and international law? This book attempts to answer this question from a specific context, the Kingdom of Naples, focusing on the mobility issues. Early modern societies were far from immobile, many people moved, even for long distances, driven by multiple needs but above all by the need to work. In an attempt to channel and control migratory flows, the authorities imposed rules and procedures, forcing travellers to carry specific documents and undergo controls along the roads and in places where they took lodgings. Those who broke the rules were charged with vagrancy, a very serious crime that led to immediate arrest and severe sentences. The book delves into the way in which Neapolitan institutions (central and peripheral, secular and ecclesiastical) categorised people on the move, showing how not being a native of the kingdom was only one of the elements taken into consideration, alongside others such as religious faith, spoken language and social status. A nuanced picture emerges, in which foreigners - but also inhabitants of the Kingdom - exploited the grey areas of the legislation to circumvent it or used it to protect themselves from the excessive arbitrariness of those in charge of controls

    Il linguaggio grafico moderno nelle riviste di architettura

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    [Italiano]:Il testo analizza il linguaggio visivo dei progetti di architettura moderna veicolato dalle riviste coeve, contestualmente alla struttura, composizione, articolazione delle riviste stesse, che aggiunge ulteriori elementi per la comprensione degli strumenti espressivi di un’epoca. Il volume è articolato in due parti. Nella prima si presentano le cosiddette “piccole riviste”, ovvero quei periodici con finalità non commerciali, basse tirature e brevi periodi di pubblicazione, dirette a veicolare il pensiero di un movimento o di un architetto e ad alimentare il dibattito presso la ristretta cerchia degli addetti ai lavori. La seconda parte invece presenta esempi di riviste più strutturate e con un intento anche commerciale, stampate per periodi lunghi, attraverso le quali è possibile analizzare i cambiamenti avvenuti tra gli anni Venti e Quaranta, sia nella selezione dei contenuti e nelle modalità di rappresentazione dei progetti, sia nell’identità visiva della rivista stessa. Il confronto tra le due tipologie offre uno scenario completo del fenomeno del movimento moderno, che ha cambiato non solo il modo di progettare l’architettura, ma anche la sua comunicazione./[English]: The text analyses the visual language of modern architectural projects conveyed by coeval magazines, in parallel with the structure, composition and articulation of the magazines themselves, which adds further elements for understanding the expressive tools of an era. The volume is divided in two parts. The first presents the so-called ''little magazines'', i.e. those periodicals with non-commercial purposes, low print runs and short publication periods, aimed at conveying the thought of a movement or an architect and feeding the debate among the small circle of insiders. The second part, on the other hand, presents examples of more structured magazines with a commercial intent, printed for long periods, through which it is possible to analyse the changes between the 1920s and 1940s, both in the selection of contents and in the way projects were represented, as well as in the visual identity of the magazine itself. The comparison between the two typologies offers a complete scenario of a phenomenon such as the modern movement that changed not only the way of designing architecture, but also its communication

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