Collaborare per competere: la forza dei legami deboli.

Abstract

Il concetto di capitale sociale è presente in tutte le sezioni del libro, ma è in questa terza sezione che alcune delle sue possibili attuazioni e funzioni emergono in modo più evidente. Jane Jacobs (1961) delinea il concetto di capitale sociale come strettamente collegato alla capacità auto-organizzativa e, potremmo dire, di “sopravvivenza” delle aree urbane. L’importanza di fattori come la prossimità, da un lato, e le reti informali dall’altro sono già presenti nella trattazione di Jacobs. La funzione del capitale sociale si esplicita e agisce in due ambiti, separati e collegati contemporaneamente: quello personale e quello collettivo. Da un lato il capitale sociale supporta i singoli individui nella risoluzione di problemi di ordine quotidiano, dall’altro, facendo ciò, può generare delle ricadute positive più ampie, a livello cittadino e territoriale. Quest’ultimo punto è quello preso in considerazione nell’ultima sezione del libro; gli autori, infatti, identificano diversi approcci del Design per i Territori che riteniamo particolarmente rilevanti nei processi di (ri)produzione del capitale sociale

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