Parole chiave: CKD, IRIS, creatinina, ecografia, rene, cane
La creatinina è un parametro biochimico fondamentale per la diagnosi di Insufficienza Renale Cronica (CKD, Chronic Kidney Disease); nel cane il suo intervallo di riferimento è compreso tra 0.8 e 1,4 mg/dL. Se il valore di creatinina supera questo intervallo è indicativo di CKD ed in base al suo valore l’IRIS (International Renal Interest Society) ha classificato questa malattia in quattro stadi:
IRIS 1: creatinina < 1.4 mg/dL
IRIS 2: creatinina 1.41 - 2.0 mg/dl
IRIS 3: creatinina 2.01 - 5.0 mg/dL
IRIS 4: creatinina > 5 mg/dL
L’obiettivo di questo studio è stato quello di capire per ciascuno stadio IRIS di CKD quali siano i rilievi anomali più frequenti riscontrati in corso di ecografia renale, correlando perciò un determinato stadio a determinati reperti ecografici. A tal fine sono stati presi in considerazione retrospettivamente 865 cani affetti da insufficienza renale cronica appartenenti agli stadi IRIS 2, 3 e 4 e per ciascuno di essi è stato analizzato il relativo referto ecografico prendendo in considerazione undici parametri ecografici: profilo, giunzione cortico-midollare, rapporto cortico-midollare, ecogenicità della corticale, ecogenicità della midollare, ecostruttura, cisti, mineralizzazioni, infarti, dilatazione della pelvi, versamento perirenale.
In un primo momento abbiamo suddiviso la popolazione di ciascuno stadio in base al numero di alterazioni ecografiche riportate e, tramite test del Chi-quadro abbiamo riscontrato esserci differenza statisticamente significativa tra i tre stadi; all’aumentare dello stadio IRIS infatti aumenta il numero di soggetti che presentano più di tre alterazioni ecografiche.
Infine, tramite analisi statistica basata sul test Chi-quadro, sono state individuate le alterazioni ecografiche maggiormente riscontrate in ciascun gruppo di studio: ecogenicità della corticale, giunzione cortico-midollare e dilatazione del bacinetto; le principali alterazioni sono le stesse in tutti e tre gli stadi IRIS considerati, ciò che cambia è la percentuale di soggetti che riportano tali alterazioni, che tende ad aumentare all’aumentare dello stadio IRIS. L’ultimo punto è stato quello di cercare una correlazione tra il numero di soggetti con valore del prodotto Ca x P > 60 mg/dL e la presenza di mineralizzazione a livello renale; nonostante però il numero di soggetti con prodotto sopra il limite aumenti all’aumentare dello stadio IRIS, la percentuale di soggetti con mineralizzazione renale rimane pressoché invariata.
Conclusioni: l’ecografia renale è un ottimo metodo diagnostico per la ricerca di alterazioni a livello renale ma non può essere utilizzata per discriminare i diversi stadi IRIS in quanto le alterazioni più frequenti sono sempre le stesse, ovvero alterazione dell’ecogenicità corticale, alterazione della giunzione cortico-midollare e presenza di dilatazione del bacinetto