Correlazioni molecolari tra melanoma maligno primitivo e rispettive metastasi

Abstract

Introduzione: Il melanoma è una complessa patologia che origina da diversi pathway molecolari. Una corretta classificazione molecolare del melanoma è utile per una adeguata strategia terapeutica del singolo paziente. Poiché il melanoma è un tumore estremamente etrerogeneo, l’obiettivo di questo studio è stato di individuare la prevalenza e la distribuzione delle mutazioni patogenetiche BRAF, NRAS, c-KIT, ErbB4 tra il tumore primitivo e le rispettive metastasi. Materiali e metodi: Lo studio comprende in tutto 138 casi di melanoma maligno, di cui 56 primitivi ed 82 metastasi sincrone e asincrone. Le lesioni secondarie includono differenti sedi metastatiche: 34 linfonodali, 27 cutanee e sottocutanee, 17 viscerali, 2 cerebrale e 2 ossee. Tutti i campioni di tessuto, fissati in formalina ed inclusi in paraffina, sono stati sottoposti ad analisi mutazionale mediante spettrometria di massa (Sequenom®). Il metodo si basa sulla misura del tempo di volo dei prodotti della reazione di estensione, precedentemente amplificati mediante una multiplex PCR. Risultati: I melanomi primitivi e metastatici sono risultati mutati rispettivamente nel 48% e nel 50% dei casi. Il BRAF risulta, tra gli altri, il gene maggiormente mutato e la mutazione V600E è stata riscontrata con una frequenza del 81,1% nel tumore primitivo e del 77,7% nel tumore metastatico. Mettendo a confronto le valutazioni dello stato mutazionale dei 4 geni studiati nel tumore primitivo e nelle corrispondenti metastasi linfonodali, cutanee e sottocutanee e viscerali, abbiamo riscontrato una concordanza pari al 65% (22 su 34), 78% (11 su 23) e 60% (11 su 15) rispettivamente. La percentuale di concordanza si abbassa fino al 53% analizzando l’assetto molecolare di melanomi primitivi con le rispettive metastasi linfonodali e ad altre metastasi a distanza. Conclusioni: Possiamo dunque affermare che è presente una concordanza non assoluta tra melanoma primitivo e metastatico e che comunque esiste la possibilità, non trascurabile, di un cambiamento nell’assetto molecolare della neoplasia, per cui è importante, per una mirata scelta terapeutica, valutare lo stato mutazionale nelle metastasi quando il materiale tumorale risulta disponibile. E’ inoltre necessario indagare anche le alterazioni molecolari più rare, significative da un punto di vista clinico e terapeutico, con una metodica ad elevata sensibilità e che permetta di valutare una ampio spettro di geni

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