La Latinitas \ue8 rappresentata dal trapasso di varianti che nella prospettiva cronologica sono attribuite a diverse fasi in progressione, corrispondenti alle suddivisioni storiografiche di Antico e Tardo Antico, Medioevo e Moderno - in cui trovano la collocazione il latino umanistico e quello rinascimentale. Sino a giungere al latino recentior, nella dimensione del Contemporaneo, che, oltre ad aver avuto la sublimazione nella poesia latina di Pascoli, continua a essere la fonte lessicale dei tecnoletti, fra i quali va annoverato l\u2019anglolatino dell\u2019informatica. La modalit\ue0 operativa sottesa costruisce i neologismi prendendo dal latino e, in minor misura, dal greco ammessi come corpora \u201caperti alla consultazione\u201d e disponibili per il riuso. I pregiudizi di perfezione classica e di classicismo che la critica, a partire gi\ue0 da alcune posizione di contrasto dell\u2019Umanesimo che sono poi andate radicalizzandosi nell\u2019interpretazione ottocentesca, ha arrogato a s\ue9 hanno attribuito al latino tardo e a quello medioevale connotazioni oscurate da prescrizioni ideali e da valutazioni storiche misurate sul confronto con il passato, producendo per conseguenza il ridimensionamento dei risultati conseguiti.
Nell\u2019Alto Medioevo il latino resta l\u2019unica espressione attraverso cui si propone il pensiero scientifico, ci\uf2 che ha prodotto l\u2019esigenza di coniare il lessico specialistico dei tecnoletti di cui sono tributari i vernacoli dell\u2019intera Europa e a cui ancora oggi le lingue moderne attingono nel momento in cui sentono l\u2019esigenza di ampliare il loro vocabolario intellettuale. Il Medioevo contribuisce vivacemente alla loro formazione, segnando definitivamente la via a un genere di cui n\ue9 il latino umanistico e rinascimentale, n\ue9 le lingue moderne hanno potuto fare a meno.
In termini pi\uf9 generali, i due estremi della ripartizione, \u201cpopolare\u201d, quindi trasmesso per trafila diretta, e \u201ccolto\u201d, quindi ricevuto da una mediazione, si recuperano nelle nozioni di allotropia e di \u201ccontinuit\ue0\u201d o \u201cdiscontinuit\ue0\u201d nella documentazione attraverso cui \ue8 interpretata la relazione fra latino e romanzo, in forte contrasto con lo stereotipo di una latinit\ue0 immobile