Mandara MT

Mariotti F.

Mughetti L

Vitellozzi G.

MARIOTTI, Francesca

MANDARA, Maria Teresa

Archivio istituzionale della ricerca - Università di Camerino

Documenti veterinariLa Ciatostomiasi larvaledel cavalloAspetti anatomo-istopatologiciFrancesca Mariotti i1) - Maria Teresa Mandara 0)Loris Mughetti t1) - Giovanni Vitellozzi ( x )PremesseIn medicina equina, l'uso di antielminticisempre più moderni ed efficaci e la semprepiù approfondita definizione di appropriatestrategie antiparassitarie hanno permessonegli ultimi anni la progressiva diminuzionedell'incidenza dell'infestione da grossiStrongili, in particolare da S. vulgaris, rite-nuti tradizionalmente la principale causa dicolica nel cavallo (Drudge e coli., 1977; Herd,1990).Ciò ha condotto ad un notevole aumentodi interesse verso i piccoli Strongili cui inpassato veniva attribuito un ruolo patogenodi trascurabile importanza, in parte per lapriorità della macrostrongilosi, in parte peril loro frequente riscontro anche in cavalli cli-nicamente sani (Ambrosi e coli., 1978).Ancora conosciuta con le definizioni "Cy-licostomiasi", "Malattia delle paludi", "Ane-mia invernale degli equini", la Ciatostomiasilarvale è stata descritta per la prima volta nel1836 da Dick in Scozia e da allora in diversiC) Istituto di Patologia Generale e Anatomia Patolo-gica, Facoltà di Medicina Veterinaria - Università di Pe-rugia.paesi da parte di numerosi Autori, ma i primistudi completi sulla malattia risalgono al1913(Euzéby, 1963).I piccoli Strongili vengono rinvenuti incorso di sindromi coliche di gravita anche no-tevole che colpiscono cavalli spesso già sot-toposti ad interventi terapeutici e profilatticispecifici per S. vulgaris non essendo gli an-tielmintici più comunemente utilizzati per leinfestioni da grossi Strongili costantementeefficaci sui piccoli Strongili (Herd, 1990; Uh-linger, 1990).Per questo motivo, negli ultimi anni, glisforzi dei ricercatori sono stati rivolti ad am-pliare le conoscenze su questi parassiti a co-minciare dalla semplificazione e dal consoli-damento della loro posizione tassonomica(Reinemeyer, 1986).Classificati per lungo tempo come nerna-todi della fam. Triconematidae, vengono oraricondotti alla Sottofam. Cyatostominae e di-visi in più di 40 specie (Traldi, 1988; Uhlin-ger, 1991).Nelle infezioni naturali intervengono in-sieme più specie di Ciatostomi, circa unadozzina, per cui è difficile attribuire manife-stazioni caratteristiche ad ognuna di esse; ladifferenziazione non sembra rivestire del re-obiettivi & Documenti Veterinari n. 5 -1996 71

La Ciatostomiasi larvale nel cavallo – Aspetti anatomoistipatologici

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