Il contributo analizza l’evoluzione del ruolo della religione nei Peace Studies, da ‘elemento integrato’ e marginale a variabile autonoma e strategica nei processi di analisi, gestione e trasformazione dei conflitti. Muovendo dal paradigma del ‘conflitto costruttivo’, si evidenzia il potenziale ambivalente della religione, capace tanto di alimentare dinamiche di radicalizzazione e polarizzazione quanto di favorire percorsi di riconciliazione. Attraverso un approccio multidisciplinare, si esamina il ruolo delle retoriche religiose, intese come dispositivi comunicativi interni alle organizzazioni, nella loro funzione propedeutica al prosieguo del conflitto e alla risoluzione di problematiche di varia natura; successivamente, si propone una riflessione sugli strumenti di ‘religious diplomacy’, evidenziando e valorizzando come il dialogo interreligioso e l’alfabetizzazione religiosa possano rafforzare i processi di peacebuilding. In questa prospettiva, la variabile religiosa emerge come elemento chiave per comprendere e trasformare le dinamiche di conflitto, contribuendo alla costruzione di una pace inclusiva, stabile e duratura.The article explores the evolving role of religion within Peace Studies, highlighting its shift from a marginal and ‘integrated presence’ to an autonomous and strategic variable in the analysis, management and transformation of conflicts. Adopting the paradigm of ‘constructive conflict’, it explores the ambivalent role of religion, which may serve either to intensify dynamics of radicalization and polarization or to foster reconciliation and social cohesion. Through a multidisciplinary approach, this study investigates the role of religious rhetoric as an internal communicative device within organizations, functioning both as a catalyst for conflicts and as a means of managing different challenges; furthermore, the paper reflects on the tools of ‘religious diplomacy’, emphasizing how interreligious dialogue and religious literacy can reinforce peacebuilding efforts. In this perspective, the religious variable emerges as a key factor for interpreting and transforming conflict dynamics, ultimately contributing to the establishment of an inclusive and lasting peace