Il contributo intende ragionare sulla produzione sisciliana nell'ambito dell'architettura gesuitica sulla base delle recenti acquisizioni documentarie e storiografiche sull'argomento che, allo stato attuale degli studi, si presenta ancora vasto, ma frammentato e ricco di incongruenze.Rimangono infatti sospesi molteplici quesiti e alcuni episodi sembrano ancora celare storie che potrebbero illuminare l’intero
fenomeno.Un ulteriore schema di lettura da esplorare potrebbe basarsi sull’incontro tra il
linguaggio standard della Compagnia (il modo nostro promosso dall’Ordine e da
architetti che spesso si formano a Roma), e i criteri diffusi in ambito locale; mentre
può essere necessario e utile individuare i temi che finiscono col diventare esclusivi della produzione architettonica nella provincia siciliana, poiché anche l’architettura gesuitica contribuisce a fondare, rinsaldare e rinnovare la tradizione