Lo stress \ue8 un insieme di modificazioni fisiologiche, cognitive, emotive e comportamentali di
cui l\u2019individuo ha esperienza nel momento in cui \ue8 richiesto un adattamento alle circostanze
ambientali presenti: si configura pertanto come una reazione generale a situazioni specifiche e,
non ha una connotazione positiva o negativa, svolgendo primariamente una funzione di tipo
adattivo. Ci\uf2 che rende disfunzionale e \u201cpatologico\u201d lo stress \ue8 il modo in cui l\u2019individuo
valuta la situazione con la quale si trova a rapportarsi: in questi casi si parla pertanto di distress,
ovvero \u201cstress negativo\u201d (Selye, 1956). Gli stimoli e le situazioni che, valutate negativamente,
determinano una reazione di distress sono definiti stressors; questi possono essere acuti (si
verificano una sola volta e per un periodo limitato di tempo) oppure cronici (di lunga durata).
A loro volta, gli stressors cronici possono essere intermittenti o propriamente cronici. Nel
primo caso, si presentano a intervalli di tempo regolari, hanno una durata limitata e perci\uf2 sono
pi\uf9 o meno prevedibili; nel secondo, invece, sono rappresentati da situazioni di lunga durata,
che permeano la vita dell\u2019individuo e che diventano stressanti nel momento in cui ostacolano in
maniera persistente il perseguimento degli obiettivi della persona. Due sono le reazioni
fisiologiche principali che caratterizzano la risposta di stress: muscolari (tensione muscolare o
immobilizzazione) e neurovegetative (dovute a un\u2019eccessiva stimolazione del Sistema Nervoso
Autonomo simpatico). Gli effetti di queste reazioni fisiologiche, andando a combinarsi con
quella che \ue8 l\u2019interpretazione che la persona da della situazione e la propria esperienza
emotiva, determinano alcuni dei principali sintomi riferiti legati allo stress: emicrania,
tachicardia, iperventilazione, difficolt\ue0 di concentrazione, umore depresso, irritabilit\ue0,
stanchezza, affaticamento