Sono state esaminate le uova non schiuse di Saperda carcharias L. in piante di pioppo testimone e trattate con metilparathion e phenthoate (allo 0,4% di sostanza attiva) per studiare l'effetto dei due insetticidi sul parassita oofago Euderus caudatus Thom. L'analisi statistica dei dati raccolti dimostra che la mortalità di E. caudatus è significativamente più elevata nelle piante trattate (37-64%) in confronto a quelle testimone ( 0-15 % ) 

Arru, Giovanni M.

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Ente Nazionale per la Cellulosa e per la Carta ISTITUTO DI SPERIMENTAZIONE PER LA PIOPPICOLTURA Casale Monferrato GIOVANNI M. ARRU l trattamenti insetticidi contro le larve neonate di Sa perda carcharias L. ( Coleoptera Cerambycidae) e gli effetti sul parassita oofago Euderus caudatus Thom. ( Chalcidoidea Eulophidae) La lotta contro la Saperda carcharias L., di norma diretta contro le sue larve, fino a pochi anni or sono veniva effettuata introducendo nelle gallerie larvali adatti insetticidi in pasta (conosciuti come « mastici antiverme ») o liquidi - contenenti di solito DDT, dicloroetano, lindano, tetracloruro di carbonio, solfuro di carbonio, paradiclorobenzolo, benzene, ecc. - o in speciali formulazioni (come ad es. i ben noti « fuscelli antitarlo » a base di fosfuro di zinco ed i nastri di spugna di polivinile imbevuta di paradi-clorobenzolo in soluzione oleosa). Non risulta che siano stati fatti studi sulla sopravvivenza dei parassiti delle larve di Saperda trattate con tali insetticidi ma considerando le mo-dalità di azione e di applicazione è da presumere che la mortalità fosse molto elevata mentre è ovvio che non vengano disturbati i parassiti delle uova. Da una decina di anni DE BELLIS (1958) ha suggerito un nuovo me-todo allo scopo di uccidere le larve neonate della Saperda prima che siano penetrate nel legno; esso consiste nell'irrorare i tronchi dei pioppi infestati con esteri fosforici dotati di potere citotropico (di solito parathion o metilparathion e, più di recente, anche phenthoate e pochi altri, alla dose di 0,4% di sostanza attiva. Questo metodo, sebbene costoso, richiede però poca mano d'opera e permette di uccidere le larve prima che abbiano iniziato il danno; per tali ragioni tende a diffondersi ed a sostituire l'altro. Con la ricerca di cui ora riferisco ho voluto appurare se il metilparathion, che è oggi l'insetticida più usato ed il phenthoate, da poco introdotto nell'uso anche per la minore tossicità per gli animali a sangue caldo, influenzino i parassiti oofagi di S. carcharias. Quelli larvivori, che tra l'altro nelle nostre regioni sono oggi rarissimi, non dovrebbero essere sensibilmente danneg-Boli. Zoo!. agr. Bachic., Ser. II, 10, 1970 12 BOLLETTINO DI ZOOLOGIA AGRARIA E DI BACHICOLTURA, SER. Il, 10, 1970. giati poichè il trattamento viene fatto di solito nella prima quindicina di maggio ed esclusivamente contro larve della 1 a eti". da poco sgusciate dall'uovo. Da indagini che durano ormai da parecchi anni ho potuto costatare che nell'Italia settentrionale un soh parassita, l'Imenottero Calci do ideo Eulofide Euderus caudatus Thom. (1) attacca le uova della Saperda. Esso è presente in tutti i pioppeti esaminati in percentuali che variano da poco meno dell'8% a poco più del 20%. Tale parassita che è diffuso in tutta Europa (BouCEK e AsKEW, 1968) ed è comune in molte parti d'Italia (DE BELLIS, 1969 ), secondo le mie osservazioni, compie una generazione annuale; le sue larve sono endofaghe gregarie (da un minimo di 2 ad un massimo di 9 per ogni uovo di Saperda) e si impupano entro l'uovo; gli adulti, di solito 1 maschio e 4-6 femmine, sfarfallano fra luglio e settembre attraverso un foro praticato nel corion. Dato che al momento in cui si fanno i trattamenti contro le larve dell'ospite quelle di E. caudatus sono vicine alla maturità si trattava di vedere se gli insetticidi usati fossero in grado di danneggiare il parassita entro l'uovo. L'esperimento è stato eseguito nella primavera del 1970 in un piop-peto al 2° anno dalla messa a dimora sito nei pressi di Belgioioso (Pavia) (2). Nel mese di aprile vennero reperite e contrassegnate 710 fessure di ovide-posizione (3), che furono divise in 3 gruppi. Di essi 2 comprendevano 303 fessure ciascuno e formavano le unità sperimentali testimone e da trattare con metilparathion; il terzo gruppo, di 104 fessure, costituiva l'unità sperimentale da trattare con phenthoate. Fui costretto a ridurre l'entità di quest'ultimo campione perchè non volevo correre il rischio di un fallimento totale dell'esperienza nel caso che il numero delle fessure di ovideposizione vuote fosse superiore alla norma ( 15-20%) e quello delle uova parassitizzate inferiore al solito (15% circa). Infatti, se si fosse verificata tale evenienza il numero di 710 fessure diviso in parti uguali fra le 3 tesi avrebbe dato campioni non rappresentativi mentre con l'accorgimento adottato sarebbe ( 1) L'identificazione dell'insetto è stata fatta dal Prof. Giorgio DOMENCHINI, dell'Università di Milano, che ringrazio cordialmente. ( 2) Ringrazio la SAFF A ed il dirigente dei Servizi agrari Dott. E. CHIARABBA per aver messo a disposizione il pioppeto e favorito in tutti i modi la riuscita dell'esperienza. (3) Per ovideporre la femmina di S. carcharias apre con le mandibole una sottile fessura lunga 6-7 mm, orientata nel senso della lunghezza del tronco, nella quale fa penetrare l'ovipositore di sostituzione per deporvi un germe. Dall'esterno l'uovo non è visibile e non sempre è possibile stabilire se esso è presente o no. ARRU G. M. - TRATTAMENTI CONTRO LARVE DI SAPERDA CARCHARIAS, etc. 13 stata possibile elaborare stat1st1camente almeno dati relativi alle tesi « testimone » e « trattato con metilparathion ». A partire dai primi di maggio del 1970 vennero periodicamente esa-minati piccoli campioni di uova, raccolte nei pressi del campo sperimentale, allo scopo di controllare la nascita delle larve di Saperda e di intervenire al momento più opportuno. A seguito di tali osservazioni il trattamento fu eseguito il 23.V.1970 con metilparathion (Carpomon 50 - Monteshell) e phenthoate (Cidial 50 L - Monteshell) alla dose di 800 g/hl di prodotto commerciale, corrispondente allo 0,4% di sostanza attiva. La distribuzione fu effettuata con i mezzi dei Centri di Difesa Fitosanitaria dell'ENCC cioè con normali lance, a pressione idraulica di 25 atmosfere, servite da una pompa Platz montata su trattrice Unimog-Mercedes. Una ventina di giorni dopo il trattamento, e precisamente fra il 10 e il 16 glugno, a mezzo di un foratappi da laboratorio, vennero asportate tutte le porzioni di corteccia contenenti le fessure di ovideposizione con-trassegnate. Venne fatto subito, in laboratorio, il conteggio di quelle vuote (vedi tab. 1 ), delle larve sgusciate e della loro mortalità. Tutte le altre uova, messe in tubi di vetro chiusi con tappi di sughero, furono conservate in tc::mostato alla temperatura di 23°-25°C e sottoposte a periodico controllo, dapprima giornaliero poi settimanale, per accertare se da esse sgusciavano altre larve o sfarfallavano parassiti. TABELLA 1 - Risultati dell'esame delle fessure di ovideposizione. Fessure Tesi totale con uova vuote n. n. n. % Testimone 303 257 46 15,1 Metilparathion 303 267 36 11,8 Phenthoate 104 73 31 29,9 I controlli furono sospesi il 6.X.1970 quando da 25 giorni non sfarfallavano più parassiti; le uova rimaste furono sezionate ed osservate al binoculare stereoscopico. I risultati complessivi sono riportati nelle Ta-belle 2, 3, 4 e 5. Si tioti che in tali tabelle, per ovvie ragioni, tutti i calcoli si basano sul numero delle uova deposte e non su quello delle fessure di ovideposizione. 14 BOLLETTINO DI ZOOLOGIA AGRARIA E DI BACHICOLTURA, SER. Il, 10, 1970. TABELLA 2 - Cause di mortalità per uova e larve di l8 età nelle piante testimone. Stadio Uovo Larva 1• età 2• età Individui vivi n. Fattore di mortalità Individui morti n. % 257 •------f,,, E. caudatus r-··-~ 38 14,8 cause diverse ( 1) j----- ~_9_6 _______ 3_7,_2 __ i Totale L ... 1~4 ' ______________ _! i·----------------·---------------------------' i 123 ~::::: "= ,,.,;, (') t' 52,2 21,9 (4) 10,5 (5 ) 96~---------:------·----·--------------------------------------------------­-----------Totale 161 62,6 (5) TABELLA 3 - Cause di mortalità per uova e larve di 1 • età nelle piante trattate con metilparathion. Stadio Uovo Larva 1• età 2• età Individui vivi n. Fattore di mortalità n. Individui morti % 267 •-------; E. caudatus r·----~ 49 18,3 i cause diverse (1) !------~ 93 34,7 ! : --------~--! Totale L .• 142 53,1 1-------------------------------------------------------------t i l 125 ~--------j cause varie (3 ) 108 •--------J + metilparathion t \--------------------------------------------------------------~ 17 ~--------- 1 Totale 250 86,4 (4) 40,4 (5) 93,7 (5) ARRU G. M. - TRATTAMENTI CONTRO LARVE DI SAPERDA CARCHARIAS, etc. 15 TABELLA 4 - Cause di mortalità per uova e larve di la età nelle piante trattate con phenthoate Stadio Uovo Larva 1 a età 2a età Individui Fattore vivi di n. mortalità 73•------ E. caudatus cause diverse (1) Totale 31 ;·:::::::: cause varie ( 3) + phenthoate 9~----- _! Totale Note delle tabelle 2, 3 e 4. n. --H6 i------~26 i ____ 42 + 22 -+-64 Individui morti % 21,9 35,6 57,5 79,6 (4 ) 30,l (5) 87,6 (5 ) ( 1) Comprende le uova uccise dalla reazione della pianta (schiacciamento per accrescimento di tessuti cicatriziali) e quelle trovate rinsecchite o con l'embrione morto in fase più o meno avanzata di formazione per cause non accertate o ucciso da infe-zioni fungine. ( 2 ) Comprende le larve sgusciate dall'uovo e trovate morte vicino al corion dopo aver iniziato o non la nutrizione. (3 ) Comprende oltre alle larve di cui alla nota precedente anche quelle morte per l'azione degli insetticidi. (4) Percentuale calcolata rispetto al n. di larve vive all'inizio della la età. ( 5 ) Percentuale calcolata rispetto al numero di uova deposte. I dati delle tabelle 2, 3, 4 e 5 sono stati riordinati in 2 tabelle di contingenza allo scopo di analizzare col metodo del x2 i rapporti intercor-renti fra il numero delle uova non fertili, le larve vitali e quelle non vitali (Tab. 6) e fra numero di uova da cui sono sfarfallati adulti di E. cau-datus con quello delle uova in cui sono stati riscontrati individui morti allo stadio di adulto o in stadi preimmaginali (Tab. 7) (4). ( 4 ) I dati esposti nell'ultima colonna a destra della Tab. 5, c10e uova aperte per esami nel corso della esperienza, ovviamente non compaiono nella Tab. 7. 16 BOLLETTINO DI ZOOLOGIA AGRARIA E DI BACHICOLTURA, SER. Il, 10, 1970. TABELLA 5 - Risultati dell'esame delle uova p,ttassitizzate da Euderus caudatus Thom. Tesi Testimone Metilparathion Phenthoate Uova parassitizzate n. 38 49 16 Uova da cui so-no sfarfallati pa-ras siti n. 30 17 8 Uova con parassi-ti adulti rnorti n. 1 21 5 Uova con paras-siti morti in stadi prei=aginali n. 2 7 2 Uova aperte per esarni (!) n. 5 4 1 ( 1) Si tratta di uova parass1tlzzate aperte per esami nd mesi di giugno e luglio, per controllare lo stadio di sviluppo delle larve del calcidide. TABELLA 6 - Tabella di contingenza per le frequenze osservate della mortalità delle larve e delle uova di Saperda carcharias L. Tesi Latve vitali Larve non vitali Uova non Totali schiuse Testimone 96 27 134 257 Metilparathion 18 108 141 267 Phenthoate 9 22 42 73 Totali 123 157 317 597 x2 107,7596940 TABELLA 7 - Tabella di contingenza per le frequenze osservate per la mortalità di Euderus caudatus Thom. allo stadio di adulto o in stadi preimmaginali entro le uova di Saperda carcharias L. Uova da cui sono Uova con paras- Uova con paras-Tesi sfarfallati paras- siti morti allo siti rnorti in stadi Totall siti stadio di adulto prei=aginali Testimone 30 1 2 33 Metilparathion 17 21 7 45 Phenthoate 8 5 2 15 Totali 55 27 11 93 x2 23,2756959 ARRU G. M. - TRATTAMENTI CONTRO LARVE DI SAPERDA CARCHARIAS, etc. 17 Scomponendo i gradi di libertà del x2 delle tabelle 6 e 7 secondo le formule approssimate di Kimball (ScossrnoLI, 1967) sono stati fatti i confronti delle tabelle 8 e 9. Dall'esame di queste si deduce che: a) i trattamenti insetticidi non hanno influenzato il numero delle uova non schiuse (P=0,60) e che metilparathion e phenthoate si com-portano allo stesso modo riguardo a tale parametro (P=0,50) (Tab. 8); b) gli insetticidi utilizzati hanno aumentato in modo altamente signi-ficativo (P = 0,001) la mortalità delle larve rispetto a quanto accade per il testimone, mentre metilparathion e phenthoate differiscono di poco fra di loro e comunque in modo non significativo (P=0,10) (Tab. 8); c) per quanto riguarda la morte di E. caudatus in stadi preimmaginali non vi sono differenze significative fra quanto accade nelle piante testi-mone e in quelle trattate (P=0,25), né fra i due insetticidi sperimentati (P=0,90) (Tab. 9); d) vi è differenza altamente significativa fra le mortalità dei parassiti adulti entro le uova del testimone e quella delle piante trattate (P=0,001) mentre i due insetticidi si comportano in modo uniforme riguardo a tale parametro (P=0,75) (Tab. 9). A conclusione dell'esperienza si può quindi affermare che i tratta-menti contro le larve neonate di Saperda carcharias L. come vengono ef-fettuati attualmente causano una notevole mortalità del parassita oofago Euderus caudatus Thom. valutabile mediamente intorno al 50 % . Per una maggiore esattezza nella Tab. 10, oltre alle percentuali di mortalità osservate vengono dati anche i relativi intervalli di confidenza approssi-mati, tratti delle tavole riportate da SNEDECOR e CoCHRAN (1968). E' chiaro che se si trovasse un insetticida in grado di uccidere le larve del fitofago risparmiando il parassita oofago l'efficacia della lotta sarebbe esalta ~a. Mi riprometto pertanto di continuare gli studi in tal senso. I risultati dell'esperienza pongono inoltre un interrogativo di grande interesse circa il meccanismo di azione degli insetticidi saggiati nei con-fronti di E. caudatus. Infatti nonostante che al momento del trattamento contro 5. carcharias gli individui del parassita siano tutti allo stadio di larva, essi riescono ad impuparsi e a compiere regolarmente la metamorfosi, dando luogo ad adulti apparentemente normali che, tuttavia, non sono in grado di uscire dall'uovo dell'ospite e che muoiono circa 4 mesi dopo il trattamento. 18 BOLLETTINO DI ZOOLOGIA AGRARIA E DI BACHICOLTURA, SER. Il, 10, 1970. TABELLA 8 - Scomposizione dei gradi di libertà di x' relativo alla tabella di contingenza per le frequenze osservate delle mortalità delle larve e delle uova di Saperda carcharias L. Confronti Gradi di X' calcolato p libertà - Tra insetticidi e testimone rispetto alle uova non schiuse 1 0,31055 0,60 - Tra metilparathion e phenthoate rispetto alle uova non schiuse 1 0,51369 0,50 - Tra insetticidi e testimone rispetto alla mor-talità larvale 1 104,16539 0,001 - Tra metilparathion e phenthoate rispetto alla mortalità I arvale 1 2,91388 0,10 - Somma 4 107,90301 - Tabella complessiva 4 107,75969 0,001 TABELLA 9 - Scomposizione dei gradi di libertà di x' relativo alla tabella di contingenza per le frequenze osservdte delle mortalità degli adulti e degli stadi preimmaginali di Euderus caudatus Thom. Confronti Gradi di X' calcolato p libertà - Tra insetticidi e testimone rispetto alla mor-talità negli stadi preimmaginali 1 1,63138 0,25 - Tra metilparathion e phenthoate rispetto alla mortalità negli stadi preimmaginali 1 0,05327 0,90 - Tra insetticidi e testimone rispetto alla mor-talità degli adulti 1 20,44816 0,001 - Tra metilparathion e phenthoate rispetto alla mortalità degli adulti 1 1,14289 0,75 - Somma 4 23,27570 - Tabella complessiva 4 23,27569 0,001 TABELLA 10 - Percentuali di mortalità di Euderus caudatus Thom. entro le 'uova di Saperda carcharias L. a seguito dei trattamenti insetticidi. Uova da cui sono sfar· Uova con adulti di Tesi fallati adulti di E. caudatus E. caudatus morti {limiti di confi-n. n. % denza P=0,05) Testimone 30 1 3,3 (O - 15) Metilparathion 17 21 55,2 (39 - 69) Phenthoate 8 5 38,4 (17 - 64) Metilparathion + Phenthoate 25 26 50,9 (37 - 64) ARRU G. M. - TRATTAMENTI CONTRO LARVE DI SAPERDA CARCHARIAS, etc. 19 RIASSUNTO Sono state esaminate le uova non schiuse di Saperda carcharias L. in piante di pioppo testimone e trattate con metilparathion e phenthoate (allo 0,4% di sostanza attiva) per studiare l'effetto dei due insetticidi sul parassita oofago Euderus caudatus Thom. L'analisi statistica dei dati raccolti dimostra che la mortalità di E. caudatus è significativamente più elevata nelle piante trattate (37-64%) in confronto a quelle testimone ( 0-15 % ) . SUMMARY The influence of chemical treatments against Saperda carcharias L. larvae on the egg endoparasite Euderus caudatus Thom. The results are gìv;èn of a study carried out in a poplar plantation to ascertain the influence of the treatments to control the new hatched larvae of Saperda carcharias L. ( Coleoptera, Cerambycidae) on the survival of Euderus caudatus Thom. ( Chalci-doidea. Eulophidae) an endoparasite in Saperda eggs. Statistical analysis of the recorded data shows that in the trees treated with methylparathion and phenthoate (both at the rate of 0,4% of pure ingredient) the death-rate of E. caudatus was significantly higher (37-64%) than in non treated trees ( 0-15 % ) . BIBLIOGRAFIA CITATA BoUCEK Z., AsKEW R. R., 1968 - Palearctic Eulophidae. Paris, 254 pp. DE BELLIS E., 1958 - La lotta contro la Saperda del pioppo. Cellulosa e Carta, IX (9): 8-10. DE BELLIS E., 1969 - Contributo alla conoscenza della biologia e della etologia della Saperda carcharias L. (Coleoptera-Cerambycidae). Pubbl. Cent. sper. agric. far. Roma, X ( 4): 249-303. Scossmou R. E., 1967 - Analisi di tabelle m x n. Scomposizione in singoli gradi di libertà del x2, in : « Corso di metodologia statistica per ricercatori biologi». Milano, 12 pp. SNEDECOR G. W., CocHRAN W. G., 1968 - Statistical methods. Ames, 593 pp. Ricevuto per la pubblicazione il 2 settembre 1970 

l trattamenti insetticidi contro le larve neonate di Saperda carcharias L. ( Coleoptera Cerambycidae) e gli effetti sul parassita oofago Euderus caudatus Thom.

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