ECONOMIC REGIONAL IMPACT OF THE NATIONAL RECOVERY AND RESILIENCE PLAN: THE CASE OF SICILY

Abstract

La Sicilia, in questi ultimi cinque anni, è stata caratterizzata da una drammatica crisi economica e sociale che ha fatto precipitare la regione in una continua recessione sempre più profonda in cui le disuguaglianze economiche, sociali e territoriali permangono non solo all’interno delle aree urbane ma anche in confronto all’eterogeneità tra le regioni del nostro paese e quelle europee. Il quadro macroeconomico siciliano è penalizzato principalmente da due eventi straordinari che ne evidenziano sempre di più la fragilità del tessuto regionale, la cui manifestazione, a distanza così ravvicinata, rappresenta comunque una circostanza inconsueta: la crisi economico-sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19 e le difficoltà originate dallo scenario internazionale, in particolare quelle causate dal conflitto russoucraino. Alla luce delle dinamiche di questo contesto, la Regione Siciliana, in linea con gli indirizzi di programmazione economica della Commissione Europea, ha pianificato un pacchetto di misure di politica economica rivolte a stimolare la fase di ripresa per le quali si prevedono opportunità di sviluppo, investimenti e riforme, cercando di riparare i danni economici causati dalla diffusione della pandemia. L’obiettivo di questo lavoro è di analizzare gli effetti della manovra del piano regionale di ripresa e resilienza della Sicilia, programmata dal governo regionale per stimolare la ripresa economica, a seguito degli effetti del lockdown e valutare gli impatti delle diverse proposte sull’economia siciliana. La presentazione del contesto socio-economico della regione siciliana ha richiesto la predisposizione di un set di informazioni dettagliate e adeguate a livello locale. L’utilizzo di queste informazioni da parte dell’amministrazione regionale permetterebbe di programmare le manovre di politica economica orientate alla ricerca di quelle variabili di policy, che sia nel breve periodo (stabilizzazione) che nel lungo periodo (sviluppo) sarebbero in grado di elaborare gli interventi indirizzati alla realizzazione degli obiettivi fissati e di valutarne ex-ante ed ex-post l’impatto sulle principali variabili macroeconomiche. A questo fine, è stata costruita appositamente una base dati specifica per la Regione Sicilia, Social Accounting Matrix (SAM), in grado di presentare e valutare, attraverso l’analisi multisettoriale, gli effetti diretti, indiretti e indotti sulle principali variabili macroeconomiche, in termini aggregati e disaggregati, delle politiche pubbliche. Disporre di questo tipo di schema contabile significa rappresentare in modo articolato la situazione economica e sociale della regione. Sulla base dei dati forniti dalla matrice di contabilità sociale è stato costruito un modello computazionale di equilibrio economico generale (CGE) specifico per la Sicilia, in grado di valutare l’impatto delle politiche economiche regionali sul territorio della regione. Il modello proposto è un modello computazionale di equilibrio economico generale statico e disaggregato, modellato tenendo conto delle funzioni comportamentali e dei vincoli di bilancio per quanti sono i settori istituzionali inclusi nella SAM, con l'obiettivo di quantificare gli effetti diretti, indiretti e indotti delle politiche fiscali adottate. Nel primo capitolo si presenta il sistema economico regionale siciliano descrivendone le caratteristiche economiche, strutturali e territoriali, in un contesto normativo definito e regolato da un’autonomia speciale regionale e di delicato stadio di transizione per una prospettiva migliore di sviluppo. Si è proceduto, in base alle informazioni disponibili e alle indagini effettuate, all’esplorazione, descrizione e sintesi dei dati di ricerca economica della Regione Sicilia per una accurata comprensione e conoscenza del tessuto territoriale regionale, individuandone punti di forza e di debolezza. Il lavoro offre un punto di partenza per la conoscenza e l’analisi dei principali problemi dell’economia siciliana. Il secondo capitolo delinea la proposta dell’Amministrazione regionale ai fini della realizzazione di una quota di interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nonché le difficoltà di progettualità, ai fini dell’allocazione delle risorse e dell’ammissibilità dei progetti. Per la realizzazione di tali interventi è necessario avere a disposizione strumenti interpretativi per il policy maker che permettano di pianificare politiche di implementazione mirate alla realizzazione dei risultati attesi. In questo ambito, lo strumento scelto ai fini dell’analisi dell’impatto delle politiche economiche regionali sul tessuto economico territoriale è il modello computazionale di equilibrio economico generale (CGE). Si è proceduto pertanto alla costruzione del modello computazionale attraverso un inquadramento teorico, definendone le caratteristiche e le peculiarità. Il terzo capitolo presenta l’analisi dei risultati della proposta regionale di ripresa e resilienza approvata dal governo regionale per superare la crisi dovuta all’emergenza da pandemia. L’analisi dei diversi scenari individua le peculiarità dell’economia regionale, caratterizzata da interazioni esistenti tra processi produttivi, generazione di valore aggiunto e settori istituzionali. Il modello CGE regionale siciliano, permettendo di confrontare una situazione di equilibrio iniziale con una controfattuale dovuta alla realizzazione della manovra di politica economica, consente di definire l’importanza e la fondatezza degli impatti di tale manovra sulle grandezze macroeconomiche regionali, fornendo utili indicazioni di policy. In questo lavoro le simulazioni presentate in base a un apprezzabile livello di disaggregazione del processo produttivo individuano le strutture di intervento di policy sulla produzione, sulla domanda finale e sul reddito disponibile effettuate dai settori istituzionali. Gli interventi della politica di implementazione regionale, stimolando i consumi della pubblica amministrazione e gli incentivi agli investimenti, agevolando la crescita produttiva attraverso trasferimenti e contributi alle imprese, generano un effetto moltiplicatore positivo sul Pil regionale per tutto l’arco temporale considerato. I risultati ottenuti dalle diverse simulazioni, seguendo le fasi del flusso circolare del reddito, dimostrano come gli interventi di policy della manovra regionale siano uno stimolo per la crescita economica dell’economia regionale, registrando un significativo incremento del prodotto interno lordo reale e in generale di tutte le sue component

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