9 research outputs found

    "Museo della Deportazione", localit\ue0 Fossoli, Carpi,Concorso Internazionaleprimo premio ex aequo

    No full text
    Nella piana di Carpi i resti dei due campi di concentramento nazi-fascisti si presentano con l'aria dimessa analoga a quella degli aguzzini divenuti, col tempo, vecchietti innocui. Riportare la conoscenza al centro della visita per scardinare la banalit\ue0 del male e la sua assoluta inespressivit\ue0, senza retorica, \ue8 stato il lavoro da noi svolto. L'idea \ue8 stata di isolare i resti perimetrandoli con un argine di terra, completando la loro disparizione alla scala percettiva del paesaggio. All'interno dei recinti , a fianco dei reperti in cui non si entrer\ue0 pi\uf9, viene costruito il percorso museale dal quale, seguendo l'evoluzione narrativa della ricostruzione storica, si traguarda l'originale sempre filtrato dall'occhio della conoscenza. L'uscita all'aperto, per completare la visita, pone l'osservatore al di sopra degli argini, nella posizione di controllo dei carcerieri. Non c'\ue8 mai contatto diretto con il reperto, n\ue8 la compromissione scenografica(ricostruzioni etc) unica possibilit\ue0 per ripristinare la scena della storia ormai scomparsa. A differenza di altri luoghi di annientamento rimasti quasi integri, Fossoli presenta solo rovine, simili a fabbriche dismesse, caserme, edifici apparentemente innocui. Tutto il distacco critico deve avvenire con lo studio dei documenti. Unica elemento poetico della scelta \ue8 di lasciare il campo ad una nuova segregazione, che completi il percorso che lo ha reso un frammento diverso da tutti i campi della pianura circostante. Gi\ue0 oggi la terra \ue8 dura come il ferro, la vegetazione spontaneamente attecchita trasforma il sito in una giungla nostrana, la vecchia segregazione perpetuata dopo guerra ha paradossalmente spostato questo frammento in una dimensione fisica cosmica, non pi\uf9 regolata dal ritmo della vita produttiva e degli uomini, ma quella di un frammento di pura natura. Cos\uec dovrebbe restare.La segregazione che ha prodotto morte produrr\ue0 una vita diversa da tutte quelle circostanti

    Lectio Magistralis ACHILLE BONITO OLIVA / MICHELANGELO PISTOLETTO. Arti Marziali e Arte Responsabile

    No full text
    Achille Bonito Oliva, critico d'arte e professore di storia dell'arte contemporanea della Sapienza e Michelangelo Pistoletto, artista e fondatore del Centro multiculturale e plurisettoriale Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, inaugurano con la Lectio Magistralis Arti Marziali e Arte Responsabile, l’anno accademico 2006-2007 del Corso di Laurea in Disegno Industriale. Il tema di questo concerto a quattro mani sono le Arti Marziali, rappresentative di una condizione autarchica dove la creazione artistica si esprime nell’isolamento per imporsi; e l’Arte Responsabile in cui l’intervento creativo interagisce con le altre discipline - umanistiche, scientifiche, politiche ed economiche - ed è indirizzato ad una trasformazione nei diversi campi del tessuto sociale. Ha introdotto la lectio magistralis il prof. Antonio Paris

    Real-Time Detection of Helicobacter pylori Infection and Atrophic Gastritis: comparison between Conventional Methods and a Novel Device for Gastric Juice Analysis During Endoscopy

    No full text
    Background and study aims: Gastric juice may represent a valuable source of clinicopathological information if properly analyzed. We evaluated the reliability and clinical validity of data obtained using an innovative device (the "Mt 21-42") that analyzes gastric juice, thus allowing the identification of Helicobacter pylori infection and atrophic gastritis of the oxyntic mucosa during endoscopy. Methods: Validation studies were carried out to evaluate the measuring performance of the device. In addition, the H. pylori status and the presence of atrophic gastritis were assessed in 150 patients undergoing upper gastrointestinal endoscopy. In all these patients the Mt 21-42 device was used to assist endoscopy. Conventional tests (involving histology, urease testing, urea breath testing, anti-H. pylori IgG, serum gastrin, pepsinogen, intrinsic factor and parietal cells autoantibodies, vitamin B12, and folate) were also performed for comparison with the Mt 21-42 results. Results: The measuring performance of the Mt 21-42 was good; for pH, the relative percent error and the coefficient of variation were 1.9% ± 4.2 and 1.3%, respectively, and for ammonium they were 0.1% ± 0.2% and 2.1%. For the detection of H. pylori infection, the sensitivity and specificity of the device (96.7% and 94.3%) were similar to those of the urea breath test (90.5% and 93.3%) and serology (87.1% and 88.8%), and higher than those of the urease test (78.6% and 98.7%; P < 0.01) and routine histology (94.3% and 76.3%; P < 0.05). When compared with the currently available standard methods, use of the Mt 21-42 was found to be the most sensitive technique for the detection of atrophy (94.7% vs. 5.3%-47.4%; P < 0.001); the device failed to detect the disease in only one case (5%), whereas failure rates of 53%-95% were reported with the conventional methods. Conclusion: Atrophic gastritis of the oxyntic mucosa is a risky condition that often goes undetected in current clinical practice. The Mt 21-42 is an effective, useful, and desirable tool that may help to overcome this diagnostic limitation; it produces time and cost savings and also allows the detection of H. pylori infection
    corecore