195 research outputs found

    Ecogeomorphology and vulnerability in a Mediterranean ria-type coast (La Maddalena Archipelago, NE Sardinia, western Mediterranean)

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    This paper presents a map describing the main geomorphological and sedimentological features, hydrodynamics, benthic habitat distributions and human impact on the coastal and marine areas of the Archipelago of La Maddalena (NE Sardinia, western Mediterranean). This cartography is based on an interdisciplinary sea-land approach, with the aim being to support sustainable and successful beach management in the face of a changing climate and environment, thereby contributing to the achievement of the Agenda 2030 Sustainable Development Goals (13, 14 and 15). In the Main Map (1:14,000 scale), the static and dynamic features of the beach systems and adjacent inner shelf are divided into thematic sections that include the geomorphological elements, hydrodynamics, sedimentological distributions, benthic habitat (mainly Posidonia oceanica meadow) and anthropogenic impacts. The map establishes a fundamental, multidisciplinary benchmark that is able to provide substantial scientific support to policymakers in relation to future vulnerability-assessment activities and the definition of land-management strategies

    Haplotype affinities resolve a major component of goat (<i>Capra hircus</i>) MtDNA D-loop diversity and reveal specific features of the Sardinian stock

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    Goat mtDNA haplogroup A is a poorly resolved lineage absorbing most of the overall diversity and is found in locations as distant as Eastern Asia and Southern Africa. Its phylogenetic dissection would cast light on an important portion of the spread of goat breeding. The aims of this work were 1) to provide an operational definition of meaningful mtDNA units within haplogroup A, 2) to investigate the mechanisms underlying the maintenance of diversity by considering the modes of selection operated by breeders and 3) to identify the peculiarities of Sardinian mtDNA types. We sequenced the mtDNA D-loop in a large sample of animals (1,591) which represents a non-trivial quota of the entire goat population of Sardinia. We found that Sardinia mirrors a large quota of mtDNA diversity of Western Eurasia in the number of variable sites, their mutational pattern and allele frequency. By using Bayesian analysis, a distance-based tree and a network analysis, we recognized demographically coherent groups of sequences identified by particular subsets of the variable positions. The results showed that this assignment system could be reproduced in other studies, capturing the greatest part of haplotype diversity. We identified haplotype groups overrepresented in Sardinian goats as a result of founder effects. We found that breeders maintain diversity of matrilines most likely through equalization of the reproductive potential. Moreover, the relevant amount of inter-farm mtDNA diversity found does not increase proportionally with distance. Our results illustrate the effects of breeding practices on the composition of maternal gene pool and identify mtDNA types that may be considered in projects aimed at retrieving the maternal component of the oldest breeds of Sardinia.</br

    Haplotype Affinities Resolve a Major Component of Goat (Capra hircus) MtDNA D-Loop Diversity and Reveal Specific Features of the Sardinian Stock

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    Goat mtDNA haplogroup A is a poorly resolved lineage absorbing most of the overall diversity and is found in locations as distant as Eastern Asia and Southern Africa. Its phylogenetic dissection would cast light on an important portion of the spread of goat breeding. The aims of this work were 1) to provide an operational definition of meaningful mtDNA units within haplogroup A, 2) to investigate the mechanisms underlying the maintenance of diversity by considering the modes of selection operated by breeders and 3) to identify the peculiarities of Sardinian mtDNA types. We sequenced the mtDNA D-loop in a large sample of animals (1,591) which represents a non-trivial quota of the entire goat population of Sardinia. We found that Sardinia mirrors a large quota of mtDNA diversity of Western Eurasia in the number of variable sites, their mutational pattern and allele frequency. By using Bayesian analysis, a distance-based tree and a network analysis, we recognized demographically coherent groups of sequences identified by particular subsets of the variable positions. The results showed that this assignment system could be reproduced in other studies, capturing the greatest part of haplotype diversity

    Cartografia sedimentologica e geologico-marina nell’arcipelago di La Maddalena - Bocche di Bonifacio Sardegna Nord-Orientale - Italia

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    Vengono esposti i risultati dell'attività di ricerca geologico marina e sedimentologica sulle aree marine costiere e di piattaforma continentale interne ed adiacenti aii'Arcipelego di La Maddalena e Bocche di Bonifacio realizzata con lo scopo di redarre cartografia geologico marina e sedimentologica in scala 1:25.000 e 1:10.000 (DEMURO 1990,DEMURO et alii2000 e 2003a). Le informazioni riportate sulla cartografia prodotta si riferiscono alla mappatura e al rilevamento realizzati durante le campagne a terra e in mare svolte dagli anni '90 al 2004, organizzate dal Gruppo di Geologia Marina dell'Università di Cagliari nell'ambito di diversi progetti di ricerca. Gli studi fino ad oggi condotti hanno riguardato soprattutto le indagini sedimentologiche dei fondali marini e dei litorali compresi tra Punta di Li Francesi e Capo Ferro - Sardegna nord-orientale (DEMURO et alii 2002, DEMURO 2003). Le ricerche sono state svolte con l'ausilio di mezzi navali del Consiglio Nazionale delle Ricerche, mezzi dell'Università di Cagliari, del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale e della Marina Militare. I primi studi costieri sono stati eseguiti contestualmente alle indagini sedimentologiche dei fondali ma limitati aile sole ricerche sulla provenienza e trasporto dei sedimenti oltre che alla definizione regionale di unità morfologico-strutturali e alla evoluzione pleistocenico-olocenica della piattaforma continentale (DEMURO 1990). Successivamente, le indagini sono passate a fasi di maggior dettaglio mediante la realizzazione di cartografia sedimentologica della fascia costiera integrata da raccolta di dati morfostrutturali, ecografici e sismici, stratigrafici, micropaleontologici, ecc.) (DEMURO et alii 2003b). Nell'ambito di questa seconda fase sono stati approfonditi gli aspetti riguardanti lo studio di paleo-linee di riva e di beachrocks mappate e campionate a diverse profondità (DEMURO et alii 1997 e 2003). Sulla base dei primi risultati, geologici, sedimentologici e geomorfologici è stata effettuata una zonazione delle coste e dei fondali marini in scala 1:25.000 e 1:10.000 di sei aree campione. Le carte evidenziano la distribuzione dei sedimenti (tessitura, composizione, provenienza, direzioni di trasporto) e delle principali geometrie dei corpi deposizionali olocenici. Sono in corso di approfondimento studi e mappature di dettaglio con l'obiettivo di pubblicare un Atlante corredato 12 Carte Tematiche

    Atlante delle coste della Sardegna Nord Orientale - Italia

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    Vengono esposti i risultati dell’attività di ricerca, sulle aree marine costiere e di piattaforma continentale interne ed adiacenti all’Arcipelego di La Maddalena (Bocche di Bonifacio), realizzata con lo scopo di redigere cartografia geologico marina, sedimentologica e geomorfologica in scala 1:25.000 e 1:10.000 (DeMuro 1990, DeMuro et alii 2000 e 2003a). Le informazioni riportate sulla cartografia prodotta si riferiscono alla mappatura e al rilevamento realizzati durante le campagne a terra e in mare svolte tra il 1990 e il 2005, organizzate dal "Coastal and Marine Geology Group" nell’ambito di diversi progetti di ricerca. Gli studi fino ad oggi condotti hanno riguardato soprattutto le indagini sedimentologiche dei fondali marini e dei litorali compresi tra Punta di Li Francesi e Capo Ferro – Sardegna nord-orientale (DeMuro et alii 2002, DeMuro 2003). Le ricerche sono state svolte con l’ausilio di mezzi navali del Consiglio Nazionale delle Ricerche, mezzi dell’Università di Cagliari, del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale e della Marina Militare. I primi studi costieri sono stati eseguiti contestualmente alle indagini sedimentologiche dei fondali ma limitati alle sole ricerche sulla provenienza e trasporto dei sedimenti oltre che alla definizione regionale di unità morfologico-strutturali e alla evoluzione pleistocenico-olocenica della piattaforma continentale (DeMuro 1990). Successivamente, le indagini sono passate a fasi di maggior dettaglio mediante la realizzazione di cartografia sedimentologica della fascia costiera integrata da raccolta di dati morfostrutturali, ecografici e sismici, stratigrafici, micropaleontologici, ecc.) (DeMuro et alii 2003b). Nell’ambito di questa seconda fase sono stati approfonditi gli aspetti riguardanti lo studio di paleo-linee di riva e di beachrocks mappate e campionate a diverse profondità (DeMuro et alii 1997 e 2003c). Sulla base dei primi risultati, geologici, sedimentologici e geomorfologici è stata effettuata una zonazione delle coste e dei fondali marini in scala 1:25.000 e 1:10.000 di sei aree campione. Inoltre sui sistemi di spiaggia delle aree in studio è stato avviato il monitoraggio basato su una rete di caposaldi. L'obiettivo è quello di definire il regime e la tendenza evolutiva (stabilità, avanzamento, arretramento) delle principali spiagge galluresi. Le carte evidenziano la distribuzione dei sedimenti (tessitura, composizione, provenienza, direzioni di trasporto) e delle principali geometrie dei corpi deposizionali olocenici. Sono in corso di approfondimento studi e mappature di dettaglio con l’obiettivo di pubblicare un Atlante corredato da 10 Carte Tematiche digitali che rappresenta una banca dati aggiornabile di facile lettura. © Università degli Studi di Cagliari Contenuti soggetti a copyright, è vietata la diffusione e la commercializzazione

    Carta geomorfologica del settore compreso tra Capo Testa e Punta di li Francesi - Sardegna Settentrionale - scala 1:25.000

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    La carta geomorfologica è stata compilata sulla base dei dati inediti, raccolti durante i tre anni di Dottorato di Ricerca in Scienze Ambientali (Oceanografia Geologica e Risorse) svolto presso l'Università degli studi di Trieste. Le informazioni riportate, si riferiscono principalmente alla zona più dinamica della spiaggia sottomarina e risultano essere volutamente di maggior dettaglio nella fascia batimetrica compresa tra i -30 metri di profondità e la spiaggia emersa. Il rilevamento geologico e geomorfologico subacqueo basato su 147 stazioni di campionatura sottomarina è stato effettuato in seguito alla interpretazione di oltre 400 km di linee ecografiche ad alta e bassa frequenza e sismiche ad alta risoluzione
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