Asymmetric Reproductive Isolation between Two Sympatric Annual Killifish with Extremely Short Lifespans

BACKGROUND: Interspecific reproductive isolation is typically achieved by a combination of intrinsic and extrinsic barriers. Behavioural isolating barriers between sympatric, closely related species are often of primary importance and frequently aided by extrinsic factors causing spatial and temporal interspecific separation. Study systems with a severely limited role of extrinsic factors on reproductive isolation may provide valuable insights into how reproductive isolation between sympatric species is maintained. We used no-choice experimental set-up to study reproductive barriers between two closely related sympatric African killifish species, Nothobranchius furzeri and Nothobranchius orthonotus. These fish live in small temporary savannah pools and have complete spatial and temporal overlap in reproductive activities and share a similar ecology. PRINCIPAL FINDINGS: We found that the two species display largely incomplete and asymmetric reproductive isolation. Mating between N. furzeri males and N. orthonotus females was absent under standard experimental conditions and eggs were not viable when fish were forced to mate in a modified experimental setup. In contrast, male N. orthonotus indiscriminately mated with N. furzeri females, the eggs were viable, and offspring successfully hatched. Most spawnings, however, were achieved by male coercion and egg production and embryo survival were low. Behavioural asymmetry was likely facilitated by mating coercion from larger males of N. orthonotus and at relatively low cost to females. Interestingly, the direction of asymmetry was positively associated with asymmetry in post-mating reproductive barriers. SIGNIFICANCE: We showed that, in fish species with a promiscuous mating system and multiple matings each day, selection for strong mate preferences was relaxed. This effect was likely due to the small proportion of resources allocated to each single mating and the high potential cost to females from mating refusal. We highlight and discuss the fact that males of rarer species may often coercively mate with females of a related, more abundant species

Gender Separation Increases Somatic Growth in Females but Does Not Affect Lifespan in Nothobranchius furzeri

According to life history theory, physiological and ecological traits and parameters influence an individual's life history and thus, ultimately, its lifespan. Mating and reproduction are costly activities, and in a variety of model organisms, a negative correlation of longevity and reproductive effort has been demonstrated. We are employing the annual killifish Nothobranchius furzeri as a vertebrate model for ageing. N. furzeri is the vertebrate displaying the shortest known lifespan in captivity with particular strains living only three to four months under optimal laboratory conditions. The animals show explosive growth, early sexual maturation and age-dependent physiological and behavioural decline. Here, we have used N. furzeri to investigate a potential reproduction-longevity trade-off in both sexes by means of gender separation. Though female reproductive effort and offspring investment were significantly reduced after separation, as investigated by analysis of clutch size, eggs in the ovaries and ovary mass, the energetic surplus was not reallocated towards somatic maintenance. In fact, a significant extension of lifespan could not be observed in either sex. This is despite the fact that separated females, but not males, grew significantly larger and heavier than the respective controls. Therefore, it remains elusive whether lifespan of an annual species evolved in periodically vanishing habitats can be prolonged on the cost of reproduction at all

Photography-based taxonomy is inadequate, unnecessary, and potentially harmful for biological sciences

The question whether taxonomic descriptions naming new animal species without type specimen(s) deposited in collections should be accepted for publication by scientific journals and allowed by the Code has already been discussed in Zootaxa (Dubois & Nemésio 2007; Donegan 2008, 2009; Nemésio 2009a–b; Dubois 2009; Gentile & Snell 2009; Minelli 2009; Cianferoni & Bartolozzi 2016; Amorim et al. 2016). This question was again raised in a letter supported by 35 signatories published in the journal Nature (Pape et al. 2016) on 15 September 2016. On 25 September 2016, the following rebuttal (strictly limited to 300 words as per the editorial rules of Nature) was submitted to Nature, which on 18 October 2016 refused to publish it. As we think this problem is a very important one for zoological taxonomy, this text is published here exactly as submitted to Nature, followed by the list of the 493 taxonomists and collection-based researchers who signed it in the short time span from 20 September to 6 October 2016

Federalismo fiscale e autonomie speciali: il nuovo assetto finanziario del Trentino - Alto Adige/S\ufcdtirol

La legge Finanziaria 2010 ha recepito i contenuti dell'intesa siglata tra il Governo e i rappresentanti delle due Province Autonome di Trento e Bolzano (cd. Accordo di Milano), apportando significative modifiche all'assetto finanziario di queste ultime, quale disciplinato al Titolo VI dello Statuto di autonomia del Trentino \u2013 Alto Adige/S\ufcdtirol. Nell'articolo viene analizzato, in primis, il peculiare procedimento previsto per la revisione del titolo VI dello Statuto, soffermandosi in particolare sulle fonti dell'autonomia finanziaria e sulle procedure per la revisione e per la successiva attuazione delle norme statutarie. In un secondo momento l'indagine si sofferma sul metodo concertativo quale garanzia procedurale a tutela della specialit\ue0. Infine, viene analizzato nel dettaglio il contenuto dell'accordo di Milano e le modifiche da questo apportate alla sostanza dell'autonomia finanziaria regionale

Features and trajectories of fiscal federalism in Italy

L'articola propone un'analisi critica dell'attuazione della riforma sul federalismo fiscale di cui alla legge delega 42/2009, analizzando il quadro giuridico-costituzionale delle regioni italiane sia ordinarie che speciali

L\u2019assetto finanziario delle Province Autonome di Trento e Bolzano

Il contributo analizza la composizione del bilancio delle due Province Autonome di Trento e Bolzano con particolare riferimento alla struttura delle entrate e della spesa, al fine di leggere e comprendere gli sviluppi delle relazioni finanziarie tra lo Stato centrale e le due Province Autonome nell'ambito di un contesto normativo e socio-economico in evoluzione

La Provincia Autonoma di Trento: verso un consolidamento dell'autonomia finanziaria?

Il presente contributo si concentra sull'assetto finanziario della Provincia Autonoma di Trento alla luce della recente riforma statutaria che ha preso avvio con la sottoscrizione del cosiddetto Accordo di Milano, ovvero l'intesa siglata nel novembre 2009 dal Governo con le due Province Autonome di Trento e Bolzano e la Regione Trentino-Alto Adige/S\ufcdtirol. In particolare, viene fornita un'analisi del quadro diacronico e sincronico delle entrate, nonch\ue9 della struttura della spesa pubblica, per passare quindi a considerare i pi\uf9 recenti sviluppi legati all'attuazione del cosiddetto \u201cfederalismo fiscale\u201d italiano. Ci\uf2 nella consapevolezza che i dati riportati risentono del graduale cospicuo passaggio alla Provinci a di competenze da parte dello Stato avvenuto dall'emanazione dello statuto di autonomia del 1972 sino ad oggi

Le fonti dell'ordinamento finanziario: modelli a confronto

Nel presente contributo gli Stati europei composti vengono analizzati sotto uno specifico profilo di analisi, ovvero quello delle fonti che reggono i rispettivi assetti finanziari. L\u2019ordinamento finanziario italiano \ue8 stato scelto come termine di paragone al fine di confrontarlo con i corrispondenti modelli a livello europeo. Particolare attenzione \ue8 dedicata all'analisi del particolare status finanziario, anche procedurale, delle autonomie speciali laddove esistenti

Le fonti del federalismo fiscale: una comparazione Italia-Austria

La tematica del federalismo fiscale viene affrontata sotto il profilo formale delle fonti del diritto che reggono i relativi assetti finanziari. Vengono in particolare messe in luce le peculiarit\ue0 dei percorsi normativi intrapresi in Italia e in Austria, ordinamenti che in materia finanziaria innestano elementi di rottura in un quadro di continuit\ue0. L'analisi si concentra sia sul livello nazionale/federale, che su quello substatale

La dottrina tedesca in tema di forma di Stato

L'articolo esamina la letteratura tedesca per il biennio 2012-2013, muovendo dalla definizione di \u201cforma di Stato\u201d coerente con la tradizione giuridica tedesca (di matrice normativistica). Essa perimetra le finalit\ue0 dello Stato e l\u2019assetto delle relazioni tra autorit\ue0 e libert\ue0 e le riporta a precisi designati costituzionali. Ne viene che il concetto \u201ctedesco\u201d di forma di Stato \ue8 comprensivo, oltre che della tutela dei diritti fondamentali, dello Stato sociale, della struttura federale dell\u2019ordinamento, del principio democratico e rappresentativo, dei rapporti con l\u2019Unione europea. A tale riguardo l'articolo si sofferma su talune opere, di carattere generale, relative alla forma di Stato; sul dibattito scientifico in materia di diritti fondamentali, sempre pi\uf9 determinato dal processo d\u2019integrazione europea; sulla letteratura che ha esaminato i caratteri \u201csociale\u201d e \u201cdemocratico\u201d, della Repubblica federale, anche alla luce della giurisprudenza costituzionale; sul ruolo del Bundesverfassungsgericht; sull\u2019incidenza dell\u2019integrazione europea sul diritto costituzionale tedesco; sulla governance economica europea; sulle relazioni tra Federazione e L\ue4nder; per svolgere, infine, alcune brevi considerazioni finali sulle tendenze pi\uf9 recenti emergenti dalla dottrina tedesca in materia di \u201cforma di Stato\u201d