567 research outputs found

    Sviluppo di una Guida Elettronica ai Programmi per Sistemi DVB

    Get PDF
    Sviluppo di una Guida Elettronica ai Programmi per Sistemi DV

    Geografía para niños: Dibujo y pensamiento espacial

    Get PDF
    Räumliche Repräsentationen sind Teil des kartographischen und geographischen Alphabetisierungsprozesses. Dieser Aufsatz zielt darauf ab, die Zeichnungen als Repräsentationssystem zu analysieren. Sie gelten dabei als eine Sprache zur Kommunikation räumlichen Denkens, basierend auf der Beziehung zwischen Denken und Sprache im Rahmen der kulturhistorischen Theorie. Es werden drei Schwerpunkte angesprochen: räumliches Denken und Geographie in der Grundschule; die Beziehung zwischen Erfahrungen, Alltag und räumlichem Denken sowie räumliche Darstellungen durch Zeichnungen. Zeichnungen von Vorschulkindern werden als Möglichkeit zur Erweiterung des räumlichen Denkens und als Teil des kartographischen Alphabetisierungsprozesses vorgestellt. Die Idee, dass geographische Bildung Bedingungen schafft, um vorgefertigte Ansichten des Alltagslebens zu durchbrechen, ist die zentrale Achse dieser Forschung.Spatial representations are part of the cartographic and geographic literacy process. This paper aims to analyze drawing as a representation system, a language to communicate spatial thinking based on the relationship between thought and language under the historical-cultural theory. Three main points are addressed herein: spatial thinking and Geography in primary school; the relation between experience, everyday life, and spatial thinking; and spatial representation through drawing. Drawings by preschool students are presented as a way of broadening spatial thinking and part of the cartographic literacy process. The idea that geographic education creates conditions to disrupt pre-established views of everyday life is the central axis of this research.Las representaciones espaciales forman parte del proceso de alfabetización cartográfica y geográfica. Este trabajo pretende analizar el dibujo como un sistema de representación, un lenguaje para comunicar el pensamiento espacial a partir de la relación entre pensamiento y lenguaje bajo la teoría histórico-cultural. Se abordan tres puntos principales: el pensamiento espacial y la Geografía en la escuela primaria; la relación entre la experiencia, la vida cotidiana y el pensamiento espacial; y la representación espacial a través del dibujo. Los dibujos de los alumnos de preescolar se presentan como una forma de ampliar el pensamiento espacial y parte del proceso de alfabetización cartográfica. La idea de que la educación geográfica crea condiciones para analizar las visiones preestablecidas de la vida cotidiana que es el eje central de esta investigación

    A geografia e a ciência aberta

    Get PDF
    Editoria

    Risk factors for infection with Giardia duodenalis in pre-school children in the city of Salvador, Brazil.

    Get PDF
    A cross-sectional study of 694 children aged 2 to 45 months selected from 30 clusters throughout the city of Salvador, Bahia (pop. 2.3 million) was carried out as part of a longitudinal study of diarrhoea in order to identify risk factors for infection with Giardia duodenalis. Variables studied included three social and demographic factors (such as mother's education and marital status), five relating to the peri-domestic environment (rubbish disposal, open sewers, paving of the street), seven relating to the home itself (house construction, susceptibility to flooding, water supply and sanitation) as well as a score for hygiene behaviour based on structured observation. After multivariate analysis using a hierarchical model, only four significant risk factors were found: (a) number of children in the household under five years (b) rubbish not collected from the house (c) presence of visible sewage nearby, and (d) absence of a toilet. All four were significant at the 1% level

    Il significato di centralità. Tecniche di densificazione dello spazio costruito

    Get PDF
    Il presente articolo indaga il termine centralità urbana, una delle parole chiave della ricerca Spinner 2013 Progettare il costruito: nuovi modelli a qualità integrata per la città compatta, in corso dal 2012. L’architettura si è spesso confrontata col significato di centralità urbanainterpretandolo a seconda delle dinamiche evolutive che, via via, hanno guidato le scelte progettuali di sviluppo urbano. Il termine centralità è da intendersi nell'accezione di tipologia architettonica ma in primisnell'accezione simbolica di effetto comunitario, aggregativo e, in conclusione, di luogo. Essa si concretizza in un sistema insediativo complesso che conforma uno spazio di tipo centrifugo e allo stesso tempo centripeto, introverso e estroverso, capace di custodire in se la memoria del contesto di appartenenza da cui ha attinto i propri caratteri formali e, al contempo, costruire una memoria identitaria della comunità che lo abita e che lo abiterà

    Mutamenti negli spazi della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) del cibo fresco. Santa Palomba, Roma

    Get PDF
    Negli ultimi due decenni la logistica della distribuzione del cibo fresco ha subito profondi processi di trasformazione volti all’incremento della performatività. Questo è principalmente avvenuto attraverso una sempre maggiore automazione della supply chain. In Italia, un ruolo fondamentale lo hanno rivestito le aziende della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) che, nell’ultimo decennio, hanno aperto centinaia di nuovi Centri Distributivi (Ce.Di.) localizzati in aree strategiche per servire i propri punti vendita. La letteratura che finora se ne è occupata ha principalmente osservato la loro decontestualizzazione ed extraterritorialità, fino a riconoscere in essi i nodi di una macchina automatizzata facente capo ad una rete globale capace di funzionare (quasi) senza l’essere umano. Parallelamente, un’osservazione, per molti aspetti opposta, sta iniziando a raccontare i Ce.Di. come spazi ibridi, ove le pratiche legate al lavoro creano forme specifiche di urbanità segnate da negoziazioni, tensioni, conflitti. L’ipotesi di questo scritto è che la varietà di pratiche che caratterizzano questi spazi e la pluralità di attori e politiche mobilitate progressivamente modifichino l’assetto dei Ce.Di. e le loro relazioni con gli ambienti ad essi circostanti. A partire da questa ipotesi, il testo che segue cerca di cogliere alcuni gradi di trasformazione che coinvolgono gli spazi dei Ce.Di. alle diverse scale, da quella dell’edificio a quella territoriale, con implicazioni rilevanti sull’architettura, la mobilità e la residenzialità nei contesti in cui gli spazi si collocano. Per far questo, il contributo racconta alcuni esiti di una ricerca condotta a partire dall’autunno del 2021 presso tre aziende della GDO a Santa Palomba, Roma

    La nuova Fondazione Prada a Milano. Un “colossal architettonico”

    Get PDF
    The "dismission's landscape" is now an important resource for regeneration strategies, based on “constructing the built” practice. The complexity of disaster recovery is often reflected in the spectacular image of the results obtained; the new Rem Koolhaas's Prada Foundation is the perfect example. These operations cannot be taken as best-practices if they are sporadic and only bound to contexts in which strong private interests persist in ensuring  “all star cast" for "architectural colossal".Il “paesaggio della dismissione” è oggi una risorsa importante per le strategie di rigenerazione fondate sulla pratica del costruire il costruito. La complessità dell’azione di recupero del patrimonio dismesso si traduce, spesso, nell’immagine spettacolare dei risultati ottenuti, come nel caso della nuova Fondazione Prada di Rem Koolhaas. Operazioni, queste, che non possono essere assunte come best-practices in quanto sporadiche e unicamente rilegate a contesti in cui persistono forti interessi privati in grado di garantire “cast” stellari per “colossal architettonici”

    Oltre il cratere, ripensare le relazioni tra aree esterne ed interne della Sardegna

    Get PDF
    Il “cratere” è una figura ricorrente nella letteratura sulla Sardegna. Usato per descrivere le dinamiche demografiche e socioeconomiche che caratterizzano l’isola, il cratere suggerisce la compresenza di due distinti territori che corrono a velocità diverse: uno che si distende lungo la costa, dove sono collocati anche i principali centri urbani, le maggiori infrastrutture della mobilità, del lavoro, del turismo e del welfare, ed uno interno, più lento e marginale rispetto a tutto quanto sta fuori. In ragione di uno studio sulle condizioni demografiche, economiche e sociali dell’isola e della loro attuale spazializzazione, l’articolo propone un ripensamento della figura del cratere, che appare troppo semplice, troppo immediata, troppo esaustiva. Ciò che infatti emerge è una figura più problematica e incerta, più sfrangiata, fatta di continue compenetrazioni tra ciò che può essere astrattamente ascritto ad un interno e ad un esterno. Una figura fatta di continue sovrapposizioni di tempi e ibridazioni di fenomeni. Fatta soprattutto di “spazi membrana”, attorno ai quali si avviluppano caratteristiche proprie dell’interno e dell’esterno. Spazi che non sono pertanto riconducibili a dei confini: hanno uno spessore, sono mobili, dinamici, innervano delle potenzialità in ragione del loro essere inseriti all’interno di molteplici sistemi generatori. Individuare questi “spazi membrana”, rappresentare il loro sistema di relazioni, significa selezionare spazi di transizione ove attivare azioni: le membrane sono le aree prioritarie del progetto
    corecore