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Fitoplancton, nutrienti algali e stato trofico del lago Bunnari (Sardegna settentrionale)
Seasonal changes of nutrient concentrations, density and composition of phytoplankton and chlorophyll a contents in Bunnari lake were investigated to assess limnological conditions and trophyc status. Only 19 phytoplanktonic species are identified and only 2 species, during the seasonal succession, show high density and biomass; however seasonal succession is altered by a Cupper treatment with purpose of algal control. The 100% dominance of some species allow a good evaluation of chlorophyll aphytoplankton volume ratios. Since many of species
found in the lake are typical of productive environments and
the values of phytoplankton density and biomass, chlorophyll
a and nutrient concentrations are very high, it has been argued a high eutrophic level of the lake
VALUTAZIONE DELLA RISPOSTA ALLA TERAPIA CON BEVACIZUMAB IN PAZIENTI CON RECIDIVA DI GLIOBLASTOMA MEDIANTE BIOMARKER RADIOLOGICI
Introduzione: il bevacizumab si sta affermando come un nuovo farmaco per la recidiva di glioblastoma multiforme, tuttavia solo parte dei pazienti sembra trarne beneficio, in termini di qualità di vita e di sopravvivenza libera da malattia. È dunque di estrema importanza riuscire a discriminare quali siano i pazienti che possano giovare maggiormente di questa terapia, sviluppando i minori effetti collaterali.
Scopo: l’obiettivo è stato studiare mediante tecniche di Risonanza Magnetica (RM) convenzionale e non convenzionale dei criteri di predicibilità della risposta che possano orientare il clinico nella scelta del trattamento con bevacizumab.
Metodi: Sono stati selezionati retrospettivamente 24 pazienti con diagnosi istologica di glioblastoma, che fossero stati sottoposti a esame RM convenzionale e non convenzionale al momento della recidiva e successivamente dopo l’inizio di terapia con bevacizumab. Sulla base della RM convenzionale, è stato espresso un giudizio neuroradiologico relativo alla lesione neoplastica, unitamente a una valutazione del quadro radiologico generale.
Le tecniche non convenzionali sono consistite in acquisizioni DWI (Diffusion Weighted Imaging); e PWI (Perfusion Weighted Imaging) (quest’ultime solo in 14 Pazienti). Il rCBV (Cerebral Blood Volume) e i valori di ADC (Apparent Diffusion Coefficient) sono stati misurati a livello delle regioni rispettivamente di massima perfusione e diffusività delle lesioni al tempo della recidiva; le successive misurazioni sono state effettuate nella stessa regione esaminata in precedenza.
Risultati: L’ADC misurato all’esame RM antecedente l’inizio della terapia di seconda linea (Tempo 0, T0), e la variazione percentuale dell’ADC nell’intervallo intercorso tra il T0 e il primo esame di follow-up dopo l’inizio della terapia con bevacizumab (Tempo 1, T1), sono risultati utili biomarker in grado di stratificare i pazienti sulla base della sopravvivenza globale (Overall Survival, OS), calcolata dal momento della recidiva. In ugual modo anche il rCBV al T1e la sua variazione percentuale tra T0 e T1 si sono rivelati parametri predittivi di OS. La maggiore accuratezza diagnostica si è riscontrata combinando le variazioni percentuali dell’ADC e rCBV che, se concordi, consentono di predire la risposta alla terapia con bevacizumab nel 100% dei casi in esame.
Conclusioni: Le tecniche di RM non convenzionale PWI e DWI si sono dimostrate efficaci nel formulare un giudizio prognostico e nel predire la risposta in pazienti con recidiva di glioblastoma
"Lesion journey" in hidradenitis suppurativa: clinical and ultrasonographic correlations
Introduzione:
L'idrosadenite suppurativa (HS) è una malattia immuno-mediata che colpisce i follicoli piliferi situati principalmente nelle aree ricche di ghiandole apocrine.
Materiali e metodi:
È stato condotto uno studio osservazionale prospettico monocentrico finalizzato a correlare i parametri clinici ed ecografici con: l'evoluzione delle lesioni, la probabilità di riacutizzazione o di andare incontro ad un trattamento chirurgico/laser-CO2.
Risultati:
Sono stati reclutati sessantuno pazienti con un'età media pari a 29,5 ± 7,5 anni che presentavano un numero basale di 127 noduli infiammatori, 43 ascessi e 62 fistole.
Dopo un tempo medio di 77,9 settimane, rispettivamente il 40%, 14%, 8% di noduli, ascessi e fistole erano guariti, il 5%, 30%, 29% persistevano privi di infiammazione, il 47%, 33%, 63 % presentava uno stato infiammatorio, e l'8% e il 23% dei noduli e degli ascessi erano evoluti in fistole. Sono stati registrati 137 episodi di flare nelle lesioni acute (noduli + ascessi) e 54 nelle lesioni croniche (fistole), mentre il numero di interventi procedurali è stato rispettivamente pari a 59 e 50.
I fattori predittivi associati ad un'evoluzione sfavorevole (stato infiammatorio o cronicizzazione) per ascessi e noduli sono stati: evidenza ecografica di frammenti piliferi intralesionali, elevato segnale Power Doppler (PD) ed edema all'ecografia, profondità della localizzazione ed interessamento genitale; i predittori associati alle fistole sono stati: profondità della localizzazione, edema e dimensioni della lesione.
La probabilità che una lesione acuta venisse sottoposta ad un intervento procedurale è stata correlata a: età , presenza di frammenti piliferi, segnale PD, edema e profondità della localizzazione; per le fistole l'unico predittore indipendente è stato la dimensione.
I predittori di riacutizzazione della patologia per ascessi e noduli sono stati: giovane età all'esordio, segnale PD, evidenza ecografica di frammenti follicolari, profondità della localizzazione e dimensioni; per le fistole i predittori sono stati: localizzazione ascellare, profondità della localizzazione, edema e dimensione.Background:
Hidradenitis suppurativa (HS) is an immune-mediated disorder affecting hair follicles mainly located in the apocrine gland-bearing area. It presents suppurative lesions consisting of nodules, abscesses, and fistulas that exhibit a variable degree of inflammatory activity.
Materials and Methods:
A prospective, single-center observational study was designed to correlate clinical and ultrasonographic parameters with the "lesions' evolution" at the end of the study, the probability of flaring or undergoing a surgical/CO2-laser intervention.
Results:
Sixty-one patients (25 males and 36 females) with a mean age of 29.5±7.5 years who had a total baseline number of 127 inflammatory nodules, 43 abscesses, and 62 fistulas were recruited.
After a mean follow-up time of 77.9 weeks, 40%, 14%, 8% of nodules, abscesses, and fistulas respectively had healed, 5%, 30%, 29% were free of inflammation, 47%, 33%, 63% had an inflammatory status, and 8% and 23% of nodules and abscesses had evolved into fistulas. There were 137 flare episodes in the acute lesions (nodules + abscesses) and 54 in the chronic lesions (fistulas), while the number of procedural interventions was 59 and 50, respectively.
The predictive factors associated with an unfavorable evolution (inflammatory status or chronicity) for abscesses and nodules were: presence of hair tracts, high degree of Power Doppler (PD) and edema on ultrasonography, depth of localization and genital body area; for fistulas the predictors were: depth of localization, edema, and size.
The probability of an acute lesion going to procedural intervention correlated with: age, presence of hair tracts, high degree of PD, edema, and depth of localization; for fistulas the only independent predictor was size.
The predictors of flare for abscesses and nodules were: young age at disease onset, PD signal, hair tracts, depth of localization, and size; in the case of fistulas the predictors were: axillary localization, depth of localization, edema, and size
Il Lago Omodeo: caratteristiche fisiche e chimiche
The chemical and physical data collected in Lago Omodeo (Central Sardinia) during 1976 are presented. Particulary temperature and oxygen distributions show the influences of the deep water withdrawl.
The high winter nitrate and orthophosphate concentrations and their seasonal changes, the dissolved oxygen depletion in deep waters are importat indices of high eutrophic conditions
A Case of Bullous Rash Apparently Triggered by Meningococcal and Rotavirus Vaccines in an Infant: Focus on Infantile Bullous Pemphigoid
Bullous pemphigoid (BP) is an autoimmune bullous disease and is a rare condition in childhood. Acquired tense acral bullae and fixed urticarial annular lesions on the trunk are diagnostic clues of infantile BP. Diagnosis is supported by immunosorbent assay (IgG anti-BP180 and BP230) and direct immunofluorescence (linear deposition of IgG at the dermo-epidermal junction). Topical and/or systemic corticosteroids are the first-line treatment. The prognosis is good with a self-limited clinical course. Differential diagnoses include impetigo and other bullous diseases in children, such as dermatitis herpetiformis, linear IgA bullous dermatosis and erythema multiforme. The etiopathogenesis is still unknown, and the role of antigen stimuli such as infections, drugs and vaccination is still debated
Heatwave Definition and Impact on Cardiovascular Health: A Systematic Review
Objectives: We aimed to analyze recent literature on heat effects on cardiovascular morbidity and mortality, focusing on the adopted heat definitions and their eventual impact on the results of the analysis.Methods: The search was performed on PubMed, ScienceDirect, and Scopus databases: 54 articles, published between January 2018 and September 2022, were selected as relevant.Results: In total, 21 different combinations of criteria were found for defining heat, 12 of which were based on air temperature, while the others combined it with other meteorological factors. By a simulation study, we showed how such complex indices could result in different values at reference conditions depending on temperature. Heat thresholds, mostly set using percentile or absolute values of the index, were applied to compare the risk of a cardiovascular health event in heat days with the respective risk in non-heat days. The larger threshold's deviation from the mean annual temperature, as well as higher temperature thresholds within the same study location, led to stronger negative effects.Conclusion: To better analyze trends in the characteristics of heatwaves, and their impact on cardiovascular health, an international harmonization effort to define a common standard is recommendable
Indagini ecologiche negli stagni di S. Giusta e S'Ena Arrubia (Sardegna centro settentrionale)
Gli eccessivi apporti di nutrienti e di sostanze inquinanti di varia natura hanno compromesso i delicati equilibri ecologici di molti stagni e lagune della Sardegna. Nell'agosto 1989, nello stagno di Santa Giusta si è verificata una forte deossigenazione conseguente alla demolizione della sostanza organica prodotta dalle alghe bentoniche in concomitanza di una prolungata stasi
climatica. I severi danni alla fauna ed in particolare alla componente ittica, hanno causato negative ripercussioni anche sull'ecomomia locale. Sono state quindi intraprese nel febbraio del 1990 indagini, che sono ancora oggi in
corso, su vari aspetti fisici, chimici e biologici
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