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    La performance del mercato della vendita del gas naturale

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    In Europa, nell’ultimo decennio, si è assistito ad una radicale trasformazione dei mercati energetici che sono stati oggetto di un processo di liberalizzazione. In questo rapporto interno, si analizza il mercato del gas naturale in Italia, in particolare il segmento della vendita. Tale settore è stato quello più coinvolto nel processo di liberalizzazione, in quanto è stato l’unico ad essere aperto alla libera concorrenza. Infatti, i settori del trasporto e dello stoccaggio vengono ancora gestiti in condizioni di monopolio e la distribuzione locale viene svolta in condizioni di monopolio legale sulla base di una concessione dell’ente locale. Gli operatori attivi nel settore della vendita hanno reagito all’apertura del mercato effettuando operazioni di raggruppamento e diversificando i business, con l’obiettivo di minimizzare i costi e di consolidare la propria posizione attraverso integrazioni con altre società distribuite nel territorio. Tramite tali fusioni sono nate numerose imprese multi utility operanti nei diversi settori energetici, quali quelli della fornitura del gas naturale, dell’acqua e dell’energia elettrica. Lo scopo che questo lavoro si propone è quello di valutare la performance delle imprese di vendita del gas considerando le strategie adottate successivamente al processo di liberalizzazione. A tal fine, è stata realizzata un’analisi del contesto competitivo finalizzata alla valutazione della performance di mercato di un campione di imprese di vendita. L’analisi di performance è stata realizzata tramite l’indice di Edgeworth che permette di valutare i livelli di profittabilità e di produttività delle imprese. E’ stato scelto tale indice poiché, dallo studio della letteratura, è emerso come sia il più idoneo per l’analisi della performance del settore della vendita. Infatti, tale indicatore permette di confrontare le imprese sia in base al prezzo di output e di input sia in base alla produttività, al fine di determinare se i profitti derivano esclusivamente da un elevato mark-up, oppure anche da un alto livello di produttività. Sulla base dei dati elaborati, sono stati effettuati due tipi di confronto: rispetto alla dimensione aziendale e al grado di specializzazione o diversificazione dei servizi offerti. L’analisi dei risultati ottenuti ha permesso di identificare nella dimensione delle imprese e/o nel loro core business i fattori discriminanti che determinano il trend di performance

    La performance del mercato della vendita del gas naturale

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    In Europa, nell’ultimo decennio, si è assistito ad una radicale trasformazione dei mercati energetici che sono stati oggetto di un processo di liberalizzazione. In questo rapporto interno, si analizza il mercato del gas naturale in Italia, in particolare il segmento della vendita. Tale settore è stato quello più coinvolto nel processo di liberalizzazione, in quanto è stato l’unico ad essere aperto alla libera concorrenza. Infatti, i settori del trasporto e dello stoccaggio vengono ancora gestiti in condizioni di monopolio e la distribuzione locale viene svolta in condizioni di monopolio legale sulla base di una concessione dell’ente locale. Gli operatori attivi nel settore della vendita hanno reagito all’apertura del mercato effettuando operazioni di raggruppamento e diversificando i business, con l’obiettivo di minimizzare i costi e di consolidare la propria posizione attraverso integrazioni con altre società distribuite nel territorio. Tramite tali fusioni sono nate numerose imprese multi utility operanti nei diversi settori energetici, quali quelli della fornitura del gas naturale, dell’acqua e dell’energia elettrica. Lo scopo che questo lavoro si propone è quello di valutare la performance delle imprese di vendita del gas considerando le strategie adottate successivamente al processo di liberalizzazione. A tal fine, è stata realizzata un’analisi del contesto competitivo finalizzata alla valutazione della performance di mercato di un campione di imprese di vendita. L’analisi di performance è stata realizzata tramite l’indice di Edgeworth che permette di valutare i livelli di profittabilità e di produttività delle imprese. E’ stato scelto tale indice poiché, dallo studio della letteratura, è emerso come sia il più idoneo per l’analisi della performance del settore della vendita. Infatti, tale indicatore permette di confrontare le imprese sia in base al prezzo di output e di input sia in base alla produttività, al fine di determinare se i profitti derivano esclusivamente da un elevato mark-up, oppure anche da un alto livello di produttività. Sulla base dei dati elaborati, sono stati effettuati due tipi di confronto: rispetto alla dimensione aziendale e al grado di specializzazione o diversificazione dei servizi offerti. L’analisi dei risultati ottenuti ha permesso di identificare nella dimensione delle imprese e/o nel loro core business i fattori discriminanti che determinano il trend di performance

    The Bronze Age Pottery of Coppa Nevigata (FG-Italy): Raw Materials and Production

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    Results of archaeometrical analyses of Bronze Age pottery from Coppa Nevigata are presente

    Computerized evaluation of deambulatory pattern before and after visual rehabilitation treatment performed with biofeedback in visually impaired patients suffering from macular degeneration

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    Aims: The aim of this study was double: the primary endpoint was to evaluate the efficacy of visual rehabilitation of visually impaired patients with macular degeneration (AMD). The secondary endpoint was to assess the effect of rehabilitation treatment on the ambulatory pattern using a computerized evaluation of walking, focusing the attention on space-time parameters that are influenced in patients with visual impairment. Methods: 10 patients with AMD were enrolled, 6 males and 4 females, and examined 15 eyes, at Department of Sense Organs, Faculty of Medicine and Dentistry Sapienza University of Rome, Italy. Visual rehabilitation was carried out with the use of a microperimeter MP1 using the examination of biofeedback. Patients are asked to move their eyes in coordination with an audible feedback that alerts the patient when he is setting properly the fixation target previously selected. All patients were subjected to 10 sessions lasting 15 minutes each for each eye, 1 time per week. The best corrected visual acuity (BCVA) was assessed by far with the ETDRS optotype IN LOG MAR, and by close to 25 cm by adding + 4 ball (addition to near) to the BCVA. For each eye the PB ( print body) on the distance of 25 cm was measured; It fixation stability for 30 seconds was examined by microperimeter. Gait Analysis was performed with system ELITE BTS SpA (Milan, Italy). Results: At the end of the rehabilitation treatment with biofeedback it was found a marked improvement in BCVA. The BCVA before the rehabilitation treatment was ETDRS 12 LETTERS = 0.86 logMAR. At the end of the visual rehabilitation 16 LETTERS = 0.78 logMAR. The near visual acuity presented a decrease of the printer body measurement (PB) and a statistically significant improvement in the fixation stability. Analysis of the spatial and temporal parameters of gait cycle, aimed at assessing the global aspects of gait (speed, rhythm, symmetry, fluidity, dynamic balance) showed no significant changes after the treatment, indicating that the previously structured locomotor pattern was not modified. Conclusions: The results obtained by the visual rehabilitation with Biofeedback show a pronounced and statistically significant improvement in visual performance. In fact, the absolute values of retinal sensitivity before and after the visual rehabilitation cycle with biofeedback showed a marked improvement of the specific retinal sensitivity and consequently an improvement of the vision efficiency. Further studies are needed to better understand the "correlation" between low-vision and walking

    A 52-week multicenter retrospective real-world study on effectiveness and safety of dupilumab in children with atopic dermatitis aged from 6 to 11 years

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    Background: Dupilumab has been shown to be a safe and effective drug for the treatment of atopic dermatitis (AD) in children from 6 months to 11 years in randomized clinical trials. Aim: The aim of this real-life study was to determine the effectiveness in disease control and safety of dupilumab at W52 in moderate-to-severe AD children aged 6-11 years. Methods: All data were collected from 36 Italian dermatological or paediatric referral centres. Dupilumab was administered at label dosage with an induction dose of 300 mg on day 1 (D1), followed by 300 mg on D15 and 300 mg every 4 weeks (Q4W). Treatment effect was determined as overall disease severity, using EASI, P-NRS, S-NRS and c-DLQI at baseline, W16, W24, and W52. Ninety-six AD children diagnosed with moderate-to-severe AD and treated with dupilumab were enrolled. Results: Ninety-one (94.8%) patients completed the 52-week treatment period and were included in the study. A significant improvement in EASI score, P-NRS, S-NRS and c-DLQI was observed from baseline to weeks 16, 24 and 52. Conclusions: Our real-life data seem to confirm dupilumab effectiveness and safety in paediatric patients. Moreover, our experience highlighted that patients achieving clinical improvement at W16 preserved this condition over time
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