Desafíos de la educación salesiana: experiencias y reflexiones desde las IUS

Uno de los fines de la red IUS Education Group de las Instituciones Universitarias Salesianas, (IUS EG) es el fortalecimiento de los vínculos académicos institucionales a través de la difusión de resultados de investigación y experiencias en el campo de la educación en diversos ámbitos, contextos y temáticas. En ese contexto, este texto proporciona una lectura de las diferentes realidades, permite vislumbrar el enorme compromiso académico, la capacidad investigativa, de acción y de propuesta creativa de las instituciones frente a los desafíos más contemporáneos para la educación superior. La publicación contempla tres capítulos en función de tres ejes temáticos: formación humana, pastoral y juventud; interculturalidad. Los tres capítulos aglutinan 17 artículos de autoría de 27 profesores de siete IUS de Europa y América, que dan cuenta de distintas sensibilidades en torno a la educación superior salesiana y los desafíos del presente. Esta publicación ha sido coordinada por la Red Académica de Educación de las Instituciones Salesianas de Educación Superior (IUS

Acute Esophageal Necrosis as a Rare Complication of Metabolic Acidosis in a Diabetic Patient: A Case Report

Objective: Challenging differential diagnosisBackground: Acute esophageal necrosis, or Gurvits syndrome, is a rare clinical process often secondary to a systemic low -flow state. It can be caused by several medical conditions, and it is thought to arise from a combination of impaired mucosal barrier and chemical and ischemic insults to the esophagus. Acute esophageal necrosis usually presents with severe complications due to delayed diagnosis and only rarely has surgical indications. We present a case of Gurvits syndrome, presumably triggered by metabolic acidosis in a diabetic patient.Case Report: A 61-year-old man with history of hypertension and type 2 diabetes mellitus treated with metformin, canagliflozin, glimepiride, and pioglitazone came to our attention with persistent vomiting, odynophagia, chest pain after each meal, and progressive weight loss. Arterial blood analysis showed mild metabolic acidosis, while the first esophagogastroduodenoscopy performed revealed a circumferential black appearance of the esophageal mucosa, as in concentric necrosis of the distal esophagus with possible fungal superinfection. Brushing cytology confirmed the infection by Candida spp. and the patient was treated with intravenous fluconazole. The second esophagogastroduodenoscopy, performed after 2 weeks, showed almost complete healing of the esophageal mucosa; in this case, biopsy confirmed mucosal ischemia and necrosis, without showing deep impairment of the mucosa by fungal agents.Conclusions: Due to its high lethality, often caused by the underlying medical diseases, acute esophageal disease should be considered in the differential diagnosis of digestive symptoms, even without upper gastrointestinal bleeding. Prompt diagnosis and treatment of contextual collateral conditions can help clinicians to avoid the worst out-comes of the disease. Among the causative factors of metabolic acidosis leading to esophageal necrosis we recognized metformin and dapagliflozin

The characteristics and activities of child and adolescent mental health services in Italy: a regional survey

<p>Abstract</p> <p>Background</p> <p>To date, no studies have assessed in detail the characteristics, organisation, and functioning of Child and Adolescent Mental Health Services (CAMHS). This information gap represents a major limitation for researchers and clinicians because most mental disorders have their onset in childhood or adolescence, and effective interventions can therefore represent a major factor in avoiding chronicity. Interventions and mental health care are delivered by and through services, and not by individual, private clinicians, and drawbacks or limitations of services generally translate in inappropriateness and ineffectiveness of treatments and interventions: therefore information about services is essential to improve the quality of care and ultimately the course and outcome of mental disorders in childhood and adolescence.</p> <p>The present paper reports the results of the first study aimed at providing detailed, updated and comprehensive data on CAMHS of a densely populated Italian region (over 4 million inhabitants) with a target population of 633,725 subjects aged 0-17 years.</p> <p>Methods</p> <p>Unit Chiefs of all the CAMHS filled in a structured 'Facility Form', with activity data referring to 2008 (data for inpatient facilities referred to 2009), which were then analysed in detail.</p> <p>Results</p> <p>Eleven CAMHS were operative, including 110 outpatient units, with a ratio of approximately 20 child psychiatrists and 23 psychologists per 100,000 inhabitants aged 0-17 years. All outpatient units were well equipped and organized and all granted free service access. In 2008, approximately 6% of the target population was in contact with outpatient CAMHS, showing substantial homogeneity across the eleven areas thereby. Most patients in contact in 2008 received a language disorder- or learning disability diagnosis (41%). First-ever contacts accounted for 30% of annual visits across all units. Hospital bed availability was 5 per 100,000 inhabitants aged 0-17 years.</p> <p>Conclusion</p> <p>The percentage of young people in contact with CAMHS for mental disorders is in line with those observed in previous epidemiological studies. The overall number of child psychiatrists per 100,000 inhabitants is one of the highest in Europe and it is comparable with the most well equipped areas in the US. This comparison should be interpreted with caution, however, because in Italy, child psychiatrists also treat neurological disorders. Critical areas requiring improvement are: the uneven utilisation of standardised assessment procedures and the limited availability of dedicated emergency services during non-office hours (e.g., nights and holidays).</p

Laparotomie d'urgenza in terapia intensiva: valutazione dell'outcome in pazienti e familiari.

Gli interventi di chirurgia d'urgenza sono gravati da un maggior numero di complicanze rispetto agli interventi effettuati in elezione, questo è particolarmente vero per le laparotomie d'urgenza dal momento che i pazienti coinvolti hanno mediamente un'età superiore ai 65 anni e presentano pertanto, con maggiore probabilità, tutta una serie di comorbidità legate all'invecchiamento. Il nostro studio è stato condotto attraverso follow up telefonico su una popolazione di 121 pazienti che hanno subito una laparotomia d'urgenza per cause non traumatiche e che hanno trascorso almeno una giornata di degenza presso l'Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione PS dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana (AOUP), nel periodo temporale compreso tra Gennaio 2018 e Marzo 2021. La ricerca si prefigge l'obiettivo di valutare l'outcome dei pazienti e le conseguenze dell'intervento sulla loro qualità della vita e sui familiari che vi sono stati a più stretto contatto a distanza di almeno un anno dall'intervento

Innovare nella società delle reti. Sistemi organizzativi, processi produttivi e Project Management

La complessità nella odierna gestione di un’organizzazione, sia essa ente o impresa, richiede conoscenze sempre più puntuali e si basa sulla progettazione di strumenti sempre nuovi o comunque innovativi, rispetto alle conoscenze precedenti. Essere parte di una comunità impone obblighi e genera diritti, tutti orientati alla convivenza e alla prosperità di ogni componente, qualunque esso sia, singolo o organizzazione composita. Innovare nella società delle reti, quindi, vuol dire crescere, consolidarsi, ma spesso anche sopravvivere nel complesso mondo odierno, dove tutto è smart, social e interattivo. Ora possiamo finalmente disporre di un manuale che, partendo dalla dimensione socio-economica dell’organizzazione, mira a fornire gli strumenti basilari per comprendere le nuove sfide che i sistemi produttivi impongono. Il manuale è il frutto di un accanito lavoro di collaborazione tra diversi ricercatori; esso è, inoltre, il risultato di una lunga esperienza didattica riguardante una molteplicità di temi intorno ai quali si sono formate generazioni di studenti, mostrando interesse e partecipazione per una materia in continua evoluzione

Innovare la didattica e sviluppare competenze. Il Project Work

In questo capitolo conclusivo, in virtù delle esperienze vissute in aula, si ritiene utile fornire delle linee guida per l'implementazione di laboratori di progettazione esecutiva con la metodologia del Project Work. La simulazione di queste pratiche si ritiene possa essere adatta sia per lo studente che si avvii alla frequentazione del corso, sia per il lettore che voglia misurarsi autonomamente nell'elaborazione di un progetto

Innovare la didattica e sviluppare competenze: il Project Work

In un percorso di studi ad elevata formazione come quello universitario, la teoria rappresenta - oggi come domani - il fondamento imprescindibile attraverso cui si basa, si coltiva e si tramanda la conoscenza. Tuttavia, oltre alle lezioni teoriche, un programma didattico che miri all'innovazione e che accolga le sfide del futuro dovrebbe prevedere la realizzazione di momenti di applicazione pratica delle competenze acquisite. Pertanto, in questo capitolo conclusivo, in virtù delle esperienze vissute in aula, si ritiene utile fornire delle linee guida per l'implementazione di laboratori di progettazione esecutiva con la metodologia del Project Work. La simulazione di queste pratiche si ritiene possa essere adatta sia per lo studente che si avvii alla frequentazione del corso, sia per il lettore che voglia misurarsi autonomamente nell'elaborazione di un progetto

Gli studi sull'imprenditore e l'impresa

Chi è l'imprenditore? Quali sono gli elementi che ne connotano l'appartenenza ad una specifica classe sociale? Qual è il suo rapporto con il capitalismo e il suo ruolo nella società e nell'economia? Queste sono, per quanto parziali. alcune delle principali domande alla base dei numerosi approcci teorici che si sono interessati allo studio degli imprenditori e che hanno cercato di investigare natura e funzioni utilizzando discipline e paradigmi differenti

The bean polygalacturonase-inhibiting protein 2 (PvPGIP2) is highly conserved in common bean (Phaseolus vulgaris L.) germplasm and related species

Polygalacturonase-inhibiting proteins (PGIPs) are extracellular plant protein inhibitors of endo-polygalacturonases (PGs) that belong to the leucine-rich repeat (LRR) protein family. In bean, PGIP is encoded by a small gene family of four members among which Pvpgip2 encodes the most wide-spectrum and eYcient inhibitor of fungal PGs. In order to evaluate the sequence polymorphism of Pvpgip2 and its functional signiWcance, we have analyzed a number of wild and cultivated bean (P. vulgaris) accessions of Andean and Mesoamerican origin, and some genotypes from the related species P. coccineus, P. acutifolius, and P. lunatus. Our analyses indicate that the protein encoded by Pvpgip2 is highly conserved in the bean germplasm. The few detected polymorphic sites correspond to synonymous substitutions and only two wild genotypes contain a Pvpgip2 with a single non-synonymous replacement. Sequence comparison showed a slightly larger variation in the related bea

Accurate and precise DNA quantification in the presence of different amplification efficiencies using an improved Cy0 method.

Quantitative real-time PCR represents a highly sensitive and powerful technology for the quantification of DNA. Although real-time PCR is well accepted as the gold standard in nucleic acid quantification, there is a largely unexplored area of experimental conditions that limit the application of the Ct method. As an alternative, our research team has recently proposed the Cy0 method, which can compensate for small amplification variations among the samples being compared. However, when there is a marked decrease in amplification efficiency, the Cy0 is impaired, hence determining reaction efficiency is essential to achieve a reliable quantification. The proposed improvement in Cy0 is based on the use of the kinetic parameters calculated in the curve inflection point to compensate for efficiency variations. Three experimental models were used: inhibition of primer extension, non-optimal primer annealing and a very small biological sample. In all these models, the improved Cy0 method increased quantification accuracy up to about 500% without affecting precision. Furthermore, the stability of this procedure was enhanced integrating it with the SOD method. In short, the improved Cy0 method represents a simple yet powerful approach for reliable DNA quantification even in the presence of marked efficiency variations