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Un nuovo corso per la Banca Interamericana dello Sviluppo: l’elezione di Mauricio Claver-Carone
Lo scorso primo ottobre, Mauricio Claver-Carone ha preso possesso della Presidenza della Banca Interamericana dello Sviluppo. Per la prima volta nella storia dell’istituzione internazionale (sorta alla fine degli anni Cinquanta, del XX secolo), un candidato statunitense viene eletto a questa carica. Si è trattato di un’elezione che definisce la peculiarità del momento storico che vivono le relazioni interamericane non solo per le modalità con cui si è svolta ma anche per gli orientamenti politici di Claver-Carone
Un nuovo «partido orgánico»? L’Unión CÃvica Radical 1930-1935
This article intends to focus on the internal political debate at the Unión CÃvica Radical (UCR) in the years following the 1930 coup. The object of this reserarch will be, in particular, the political culture of the party, understood both as a political organization (the maquina) both in its ideological-political aspects (the doctrina). The essay focuses on the period between 1930 and 1935. A momentum characterized by an initial loss of the UCR followed by the decision to abstain from all electoral competitions. Abstention was accompanied by the emergence of revolutionary episodes inspired and leaded by radical leaders. Beyond the abstention and revolutionary actions, the radical party was slowly abandoning the self-representation as the "party of the nation"; indeed, the idea that the UCR was a party interpreting only one part of society was taking shape. This revealed, on closer inspection, a profound change in the horizons of political culture to which the party was inspired.L’articolo intende ripercorrere il dibattito politico interno all’Unión CÃvica Radical (UCR) negli anni immediatamente successivi al golpe del 1930. Oggetto d’indagine sarà , in particolare, la cultura politica del partito, intesa sia come idea di organizzazione politica (la maquina) sia nei suoi aspetti ideologico-politici (la doctrina). Il saggio si concentra sul periodo che intercorre tra il 1930 e il 1935. Una fase, questa, caratterizzata da un iniziale smarrimento dell’Ucr seguito dalla scelta di astenersi da tutte le competizioni elettorali. All’astensione si accompagnò l’insorgere di episodi rivoluzionari d’ispirazione radicale. All’ombra di astensione e moti rivoluzionari, il movimento radicale andava pian piano abbandonando l’autorappresentazione obbediente ai canoni del «partito della Nazione»; stava, infatti, prendendo forma l’idea che l’Ucr fosse un partito interprete di una sola parte della società . Ciò rivelava, a ben vedere, un profondo cambiamento degli orizzonti di cultura politica cui il partito si ispirava
Analisi strategica del 2020: America Latina
n America Latina, il 2020 era iniziato come l’anno in cui si sarebbero risolte tutte una serie di criticità di natura economica, politica e internazionale che nel corso degli anni si erano andate affastellando. Era chiaro che non si sarebbero risolti in un solo anno i noti gordiani della realtà latinoamericana: questioni macroeconomiche, crisi internazionali e umanitarie, criticità politiche, rivolte sociali, processi costituenti. Al contempo, però, era diffusa l’impressione che il 2020 avrebbe dato delle risposte precise in tal senso. I conti, però, erano stati fatti senza l’oste, o meglio senza la pandemia. Oggi l’America Latina è differente da qualsiasi previsione fatta agli inizi dell’anno, nonostante la pandemia da Covid_19 abbia raggiunto l’area solo a partire dall’inizio di aprile (i primi casi sono arrivati nei primi giorni di marzo, ma solo un mese dopo vi è stata la prima grande ondata di contagi)
Il ritorno della politica. La democrazia post-pandemica in Bolivia e Ecuador
La diffusione della pandemia da Covid_19 è stata accompagnata da un’iniziale limitazione del dibattito politico in America Latina, a fronte della sfida sanitaria che ogni Paese era chiamato ad affrontare. Dopo quest’iniziale stasi, oggi la politica sembra essere tornata a dividere le società latinoamericane. Le imminenti elezioni presidenziali boliviane e quelle prossime in Ecuador sono due esempi interessanti delle modalità e i termini con cui le dinamiche dello scontro politico si stanno riattivando nella regione
La modernizaci\uf3n kennediana a la prueba del nacionalismo argentino y brasileiro
La elecci\uf3n de John F. Kennedy a la Casa Blanca caus\uf3 la multiplicaci\uf3n de las esperanzas para los
pa\uedses latinoamericanos: esperanza de mejorar las relaciones hemisf\ue9ricas, de facilitar la
implementaci\uf3n de modelos de desarrollos exitosos, de evitar la penetraci\uf3n de los movimientos
comunistas en las Am\ue9ricas y de promover la autodeterminaci\uf3n de los pueblos latinoamericanos.
Esperanzas que no siempre eran coherentes entre s\ued, pero en aquellos a\uf1os parecieron atravesar todas
las sociedades latinoamericanas. Menos entusiastas y m\ue1s dubitativas fueron las reacciones de los
movimientos nacionalistas latinoamericanos. Entre ellos, algunos ten\uedan la percepci\uf3n de las pol\uedticas
kennedianas para el continente como una forma de imperialismo, sobre todo a causa de la actitud
norteamericana frente a la Cuba castrista. Otros, al contrario, pensaban que el nacionalismo
latinoamericano bien se emparejaba con las pol\uedticas anticomunistas elaboradas por los Estados
Unidos en Am\ue9rica Latina.
En particular, la ponencia quiere analizar las reacciones de los movimientos nacionalistas argentinos
y brasileiros a los ideales kennedianos en los primeros a\uf1os Sesenta. El debate entre estos l\uedderes
pol\uedticos nacionalistas revelan la complejidad y la amplitud de las cuestiones en juego. No se trataba
de cuestiones de pol\uedtica internacional, sino afectaban tambi\ue9n los modelos de desarrollo pol\uedtico y
econ\uf3mico de los pa\uedses latinoamericanos. A trav\ue9s de la an\ue1lisis de los pamphlets, los diarios y las
revistas, el presente trabajo quiere matizar las modalidades y los t\ue9rminos en el cual se realiz\uf3 la
difusi\uf3n de las ideas de la Teor\ueda de la Modernizaci\uf3n en Argentina y Brasil
La fine del Mercosur?
Quando, nel 1991, nella capitale paraguayana di Asunci\uf3n, i rappresentanti di Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay decisero di fondare il Mercado Com\ufan del Sur (Mercosur), sembrava che questi paesi intendessero congiungere i propri destini. Oggi, tuttavia, il Mercosur si presenta come un\u2019istituzione politica desueta, stanca, lenta e, per certi aspetti, inutile. Le ragioni che hanno portato il Mercosur a essere percepito in questo modo sono molteplici, per quanto si possano sostanzialmente dividere in tre grandi ambiti: il primo di natura economica; il secondo di natura politica interna; il terzo riconducibile a ragioni di politica internazionale
Gemelli diversi: i sistemi politici di Argentina e Uruguay alla prova delle primarie
Nel mese di giugno e agosto scorsi, rispettivamente in Uruguay e Argentina si sono svolte le elezioni primarie per la selezione della classe dirigente. Solo all\u2019apparenza i risultati sembrano essere uguali. Per ragioni politiche, economiche e sociali, infatti, le primarie hanno mostrato i tratti di due sistemi politici molto distinti: quello uruguaiano forte e stabile, quello argentino fluido e instabile
Il processo costituente in Cile: un sistema politico maturo tra criticità e atout
L’ultima domenica dello scorso ottobre, i cileni sono tornati ai seggi elettorali per rispondere a due consultazioni referendarie direttamente connesse con le proteste dell’ottobre del 2019. Una volta aperte le urne, i risultati sembrano lanciare un messaggio univoco: quasi l’80% dei votanti, infatti, ha manifestato la volontà di riformare la costituzione con l’elezione di un’assemblea costituente. A ben vedere, però, i rischi e le criticità sono molte benché sino ad ora il processo sembra avere una direzione virtuosa per la risoluzione pacifica dei conflitti politici
Un nuovo corso per le relazioni internazionali dell\u2019Argentina?
Ad anno dalla vittoria in Argentina, alle elezioni presidenziali del 2015, di Mauricio Macri, il saggio intende fare i primi bilanci, seppur parziali, e, nello specifico, per dar conto delle nuove linee di politica estera assunte dalla Casa Rosada prospettando, inoltre, alcune sue possibili evoluzioni
La dimensión ética de la democracia. Raúl R. AlfonsÃn y la transición argentina
The transition to democracy in Argentina was characterized by the leadership of the radical Raúl R. AlfonsÃn and his peculiar interpretation of the democratic political regime. This article aims to analyze the evolution of the ethical dimension of democracy, starting from the Seventies and for all the Eighties of the Twentieth Century. This idea was disseminated, in the beginning, in the party of the Unión CÃvica Radical and, then, achieved a broad popular consensus. With the end of the decade, however, thetrajectory of the ethical dimension of democracy in the Alfonsinist interpretation declined definitively
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