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    Scioglimento degli enti locali per infiltrazioni mafiose: prospettive di riforma dell’attuale previsione legislativa

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    La sentenza che si annota muove dalla impugnazione del provvedimento che ha disposto lo scioglimento del Consiglio Comunale di Monte Sant’Angelo (FG) ai sensi dell’art. 143 TUEL. Nello specifico i ricorrenti, nelle qualità precedentemente rivestite di Sindaco e di componenti del Consiglio e della Giunta, hanno impugnato il decreto del Presidente della Repubblica del 20 luglio 2015 (e gli atti connessi), con il quale il Consiglio del comune menzionato veniva disciolto a seguito di accertati fenomeni di infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso.The essay critically analyzes the recent decision by Administrative Tribunal for Lazio (Rome), relating the dissolution of the City Council of Monte Sant'Angelo (FG) pursuant to art. 143 TUEL. Specifically, the applicants, previously Mayor and members of the Board and the Executive, contested the decree of the President of the Republic of 20 July 2015 and the related acts, founded on charging the City government for phenomena of permanent infiltration and Mafia connection. The decision is open to criticism with particular reference to lack of motivation and applicable problems of the disciplin

    Le sanzioni interdittive tra codice antimafia e responsabilitĂ  degli enti da reato

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    Il presente contributo intende fornire uno sguardo d’insieme ad una contaminazione tra sistemi, spiccatamente tra quello penale e quello amministrativo, relativo all’importante tematica della prevenzione e della lotta al fenomeno dell’infiltrazione del crimine organizzato all’interno delle società. In particolare ci si riferisce alle misure del controllo giudiziario e del commissariamento giudiziale previste rispettivamente dall’art. 34-bis del d.lgs. n. 159/2011 (codice antimafia) e dall’art. 15 del d.lgs. n. 231/2001 in merito alla responsabilità amministrativa degli enti da reato.This contribution intends to provide an overview of a contamination between systems, particularly between criminal and administrative systems, relating to the important issue of prevention and fight against the infiltration of organized crime within companies. In particular, it refers to the measures of judicial control and the judicial commissioner provided for respectively by art. 34-bis of Legislative Decree no. 159/2011 (anti-mafia code) and by art. 15 of the legislative decree n. 231/2001 regarding companies administrative liability

    Crisi della nozione di sanzione amministrativa e misure interdittive. Per uno statuto giuridico unitario della potestĂ  sanzionatoria della Pubblica Amministrazione.

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    Lo studio delle sanzioni amministrative, e in generale della potestà sanzionatoria riconosciuta in capo alla Pubblica Amministrazione, è argomento che ha coinvolto gli studiosi del diritto amministrativo sin dalle origini, anche molto prima dell’introduzione nell’ambito dell’ordinamento italiano della legge 24 novembre 1981, n. 689, che ha fornito all’interprete un modello generale del fenomeno sanzionatorio sebbene, almeno rispetto al dato letterale, orientato esclusivamente al genere delle sanzioni amministrative pecuniarie. Non può tuttavia non prendersi atto di come il panorama sia oggi assai più complesso e piuttosto frammentato principalmente a causa di tre fattori: gli interventi di depenalizzazione introdotti dal legislatore che hanno condotto sotto lo status di sanzione amministrativa anche fattispecie un tempo costituenti illeciti penali; il sempre più influente ruolo svolto dalle autorità amministrative indipendenti attraverso la potestà normativa, che ha costruito i relativi strumenti di enforcement; il fenomeno della globalizzazione e l’incremento di attività da parte di organi e tribunali europei e internazionali, le cui decisioni si impongono nell’ambito del nostro ordinamento anche a seguito delle modifiche intervenute nel Titolo V della parte seconda della Costituzione ad opera della legge cost. 18 ottobre 2001, n. 3. Le nuove sfide derivanti a seguito della pandemia da Covid-19 che hanno visto l’Unione Europea intervenire con una modalità senza precedenti attraverso il piano Next Generation EU hanno inoltre condotto il legislatore, attraverso una modifica del codice antimafia di cui al d.lgs. 6 settembre 2011, n. 159, a rafforzare tutto il sistema di prevenzione amministrativa, volto a contrastare, nella gestione delle ingenti risorse assegnate all’Italia, ogni fenomeno corruttivo e di infiltrazione della criminalità organizzata, anche di stampo mafioso, nell’ambito della Pubblica Amministrazione. Tali fattori riaprono nuovamente il dibattito sull’attuale estensione della nozione di «sanzione amministrativa» e su quale sia oggi, in assenza di interventi sistematici del legislatore successivi all’unica legge del 1981, la linea effettiva di demarcazione tra “sanzione” e “provvedimento amministrativo sfavorevole”. Il campo della discussione resta aperto, e impone di porsi in una prospettiva de jure condendo, apparendo urgente e necessario un intervento del legislatore atto a strutturare un vero e proprio sistema delle sanzioni amministrative, idoneo a fornire un adeguato inquadramento delle finalità preventive e di quelle sanzionatorie in senso stretto, cui collegare in conseguenza e coerenza le garanzie da riconoscere al privato.The study of administrative sanctions, and in general of the sanctioning power recognized by the Public Administration, is a topic that has involved administrative law scholars since its origins, even long before the introduction of the law of 24 November into the Italian legal system 1981, no. 689, which provided the interpreter with a general model of the sanctioning phenomenon although, at least with respect to the literal data, oriented exclusively to the genre of administrative pecuniary sanctions. However, it cannot fail to take note of how the panorama is today much more complex and rather fragmented mainly due to three factors: the decriminalization interventions introduced by the legislator which have brought even cases once constituting criminal offenses under the status of administrative sanction; the increasingly influential role played by the independent administrative authorities through the normative power, which has built the relative enforcement tools; the phenomenon of globalization and the increase in activity by European and international bodies and courts, whose decisions are imposed within the context of our legal system also following the changes made to Title V of the second part of the Constitution by the Constitution . 18 October 2001, no. 3. The new challenges arising as a result of the Covid-19 pandemic that have seen the European Union intervene in an unprecedented way through the Next Generation EU plan have also led the legislator, through a modification of the anti-mafia code referred to in Legislative Decree 6 September 2011, no. 159, to strengthen the whole system of administrative prevention, aimed at countering, in the management of the huge resources assigned to Italy, any corruption and infiltration of organized crime, including mafia-type crime, within the Public Administration. These factors once again reopen the debate on the current extension of the notion of "administrative sanction" and on what is today, in the absence of systematic interventions by the legislator following the single law of 1981, the effective line of demarcation between "sanction" and "provision unfavorable administration". The field of discussion remains open, and requires placing oneself in a de jure condendo perspective, an intervention by the legislator appearing urgent and necessary to structure a real system of administrative sanctions, capable of providing an adequate framework for the preventive purposes and those sanctions in the strict sense, to which the guarantees to be recognized to the private individual must be linked accordingly and coherently

    Lo scioglimento degli Enti locali per infiltrazioni della criminalità organizzata. Analisi e spunti di riforma dell’art. 143 TUEL

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    Il presente contributo intende fornire un aggiornamento sull’attuale contesto relativo all’applicazione dell’art. 143 TUEL in tema di scioglimento degli enti locali, conseguente a fenomeni di infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso, soprattutto alla luce delle recenti ipotesi di riforma all’attenzione del Parlamento Italiano. Muovendo dalla disciplina vigente, si intende, pertanto, fornire alcuni spunti di riflessione che, alla luce dei dati attuali, dovrebbero guidare il legislatore, pur tenendo sempre presente che, su tematiche relative alla lotta alla mafia ed alla criminalità organizzata, gli strumenti legislativi rappresentano uno strumento che non potrà mai prescindere da una seria e profonda diffusione dei valori della cultura della legalità nella società.This contribution intends to provide an update on the current context concerning the application of art. 143 TUEL about the dissolution of local authorities following Mafia-type infiltration and conditioning, in light of the current hypotheses of reform present in the Italian Parliament. Based on the current legislation, the essay intends to provide some points of reflection, which, in the light of current data, should guide the legislature. In any case it is always necessary to keep in mind that, on issues relating to the fight against the Mafia and organized crime, legislative instruments are tools that are crucial for elevating the rule of law

    La scuola alla prova del Covid-19 (e del TAR). Il caso Puglia

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    Il diritto alla salute ed il diritto all’istruzione aprono la riflessione, attraverso le strade indicate dalla giustizia amministrativa, sul potere delle regioni di adottare ulteriori misure restrittive per fronteggiare il contagio da COVID-19. Tra sovrapposizioni tra piani di governo e priorità contrastanti alla luce delle recenti pronunce dei Tar della Puglia (Bari-Lecce), è chiara la necessaria priorità di garantire anche a livello regionale la leale collaborazione per l’adozione di misure proporzionali e adeguate.The right to health and the right to education open the consideration, through the roads of administrative justice, to the power of the Regions to adopt further restrictive measures to deal with the contagion from COVID-19. Between government plans and conflicting priorities in light of the recent decrees of the two Apulia (Tar) Regional Administrative Tribunals (Bari-Lecce), it is clear that there should be priority to guarantee loyal cooperation at the regional level for the adoption of proportional and adequate measures

    Ergastolo ostativo e Costituzione: punti di arrivo e di partenza alla luce degli orientamenti giurisprudenziali comunitari e nazionali

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    Il presente contributo intende fornire un aggiornamento sull’attuale contesto relativo all’ergastolo ostativo: una tipologia di pena non prevista dal codice penale ma nata dall’intreccio tra la norma dell’ergastolo ordinario (art. 22 c.p.) e la norma di cui all’art. 4-bis, commi 1 e 1-bis, dell’ordinamento penitenziario. Una pena che, a fronte dell’assenza della collaborazione del condannato, prevede l’esclusione da ogni beneficio penitenziario e che, dopo la sentenza della Corte EDU (caso Viola c./Italia) e la pronuncia della Corte Costituzionale (n. 253/2019) ha aperto un dibattito più che vivo tra studiosi ed operatori del diritto. Da un lato, la Corte di Strasburgo ha confermato la violazione dell’art. 3 della CEDU, per cui l’unica possibilità prevista per gli ergastolani di accedere ai benefici penitenziari, rappresentata dalla collaborazione con la giustizia, non costituisce un correttivo sufficiente; dall’altro l’alto la Corte costituzionale corregge il tiro, rimodellando la presunzione da assoluta a relativa, esclusivamente con riguardo ai permessi premio. Quale sarà il futuro?This contribution intends to provide an update on the current context concerning the application the impeding life imprisonment: a type of penalty not provided for in the Italian penal code but born from the intertwining between the norm of ordinary life imprisonment (art. 22 of the criminal code) and the norm referred to in the art. 4-bis, paragraphs 1 and 1-bis, of the penitentiary system. A penalty which, in the absence of the condemned person’s collaboration, provides for the exclusion from any penitentiary benefit and that, after the sentence of the ECtHR (Viola case c./Italy) and the ruling of the Constitutional Court (n. 253 / 2019) has opened a more than lively debate between scholars and law enforcers: while on the one hand the Court of Strasbourg confirmed the violation of art. 3 of the ECHR for which the only possibility provided for life prisoners to access penitentiary benefits, represented by collaboration with justice, does not constitute a sufficient correction; on the other, the Italian judge of laws corrects the shot, reshaping the presumption from absolute to relative, exclusively with regard to the prize permits. What will the future be

    Cronache meridionali. A. X, Nuova serie, n.8-12 (1963)

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    N. 8 (agosto 1963): Napolitano, G., Dibattito internazionale e rinnovamento democratico in Italia, Gli emigrati in Svizzera, La travagliata vicenda de Piano sardo, P. 3 ; D’Amico, M., La Conferenza meridionale della C.g.i.l., P.12 ; Un documento della Fedebraccianti : Caratteristiche e problemi dell agricoltura pugliese, P.25 ; Parlato, V., L’industrializzazione in Puglia, P 57 ; Congiu, A., La crisi dell'industria mineraria di Sardegna, P. 78 ; L’applicazione a Napoli della legge n. 167, P. 84 ; Tamborrino, L., Il nuovo sindaco di Napoli : La parabola di un trasformista da “basista” a moroteo, P. 93 ; Colajanni, N., La mafia a Palermo, P. 117 ; Recensioni e segnalazioni, 130.N. 9 (settembre 1963): Chiaromonte, G., Congiuntura economica e svolta politica, P. 1 ; Il convegno di S. Pellegrino, La relazione di Clemente, P. 3 ; Trentin, B., Posizioni e prospettive politiche al XXXV congresso del P.S.I. di Pietro Valenza, P. 16 ; Una politica di piano per le Partecipazioni statali, P. 26 ; Amendola, G., Ricordo di Zanotti Bianco, P. 43 ; Sacerdoti, G., L'antifascismo dei giovani, P. 48 ; «Le mani sulla città» di Gian Carlo Pajetta, P. 51 ; Una proposta di riforma agraria presentata dalla C.g.i.l., La delibera del Comitato dei ministri sul Piano di rinascita sardo, P. 60 ; Il prezzo del pomodoro in provincia di Salerno, P. 89 ; La crisi agraria in Sardegna, P. 92 Lettera al direttore, P. 97 ; Rassegna della stampa, P. 101 ; Lepre, A., Movimenti contadini nel 1820-21, P. 108 ; Recensioni e segnalazioni, P. 132.N. 10 (luglio 1964): Chiaromonte, G., Congresso socialista e crisi governativa, I quadri tecnici per il Mezzogiorno, Il «caso» Ippolito, Una vicenda esemplare, P. 3 ; D'Amico, M., Il «terzo tempo» della politica meridionalistica, P. 14 ; Napolitano, G., Le classi dirigenti napoletane e i problemi dello sviluppo industriale, P. 28 ; L'impresa contadina in Puglia nella battaglia per la riforma agraria, P. 38 ; Capobianco, G., L'applicazione del Piano Verde nella regione campana, P. 55 ; Pistillo, M., Il «nucleo» industriale di Foggia, P. 62 ; Tamburrino, L., Il congresso di Cagliari dell'Istituto di urbanistica, P. 70 ; Per una nuova legislazione urbanistica, P. 78 ; Piemontese, F., Il Teatro Stabile e l'Incontro internazionale del cinema, P. 83 ; Lettere al direttore: Il film « Le mani sulla città», P. 87 ; Rassegna della stampa, P. 91 ; Gallico, L., Prospettive e problemi della repubblica algerina, P. 94 ; Recensioni e segnalazioni, P.109.N.11-12 (novembre-dicembre 1963): Chiaromonte, G., Il governo Moro, La legge della giungla, Tempi brevi e tempi lunghi, P. 3 ; Valenza, P., I risultati delle elezioni parziali nel Mezzogiorno, P.11 ; D'Antonio, M. e V. Parlato, La crisi dei Consorzi industriali: dalla politica dei «poli» alla programmazione regionale, P.17 ; Chiaromonte, G., La mancata industrializzazione nella Valle del Basento, P. 64 ; Chiaromonte, G., La funzione dell'Ente Volturno nella politica energetica Nazionale, P. 68 ; Reichlin, A., Problemi della riforma agraria in Puglia, P. 79 ; Rassegna della stampa, P. 96 ; Vignola, G., La lezione di uno sciopero generale, P. 100 ; Chiarante, G., Il Convegno di Lecce su «Università e Mezzogiorno», P.111 ; Piemontese, F., Un'iniziativa per il Teatro Stabile a Napoli, P.115 ; La Mafia in un Comune siciliano (memoriale presentato dal consigliere comunale di Caccamo Vera Pegna alla Commissione parlamentare antimafia), P. 120 ; Recensioni e segnalazioni, P. 128

    Cronache meridionali. A. XI, Nuova serie, n.7-12 (1964)

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    N. 7 (luglio 1964): Caprara, M., La battaglia per le Regioni, P. 9 ; Cardia, U., Sassa per il Mezzogiorno o programmazione regionale? P. 36 ; Vacca, B., Mote per un dibattito sugli intellettuali meridionali, P. 49 ; Chinello, C., Il polo di sviluppo di Porto Marghera, P. 67 ; M. D’A., Il piano Giolitti, P. 82 ; Pistoiese, F., La vicenda del Laboratorio Internazionale di Biofisica, P. 86 ; P. V., Il caso dell’industriale Cutolo, P. 88 ; Per la pace nel Mediterraneo, P. 91 ; M. V., Il monumento alle Quattro Giornate, P. 92 ; I precongressi della D.c. nel Mezzogiorno, P. 94 ; Montino, D., La polemica sul Banco di Napoli, P. 98 ; Di Marino, G., Le elezioni delle mutue contadine nel Sud, P. 116 ; G. C., Motivi di crisi nell’industria di Stato a Napoli, P. 120 ; La politica salariale ed economica della C.g.i.l., P. 125 ; La mozione del P.c.i. sulla politica meridionalista, P. 132 ; Recensioni e segnalazioni, P. 137.N. 8-9 (agosto-settembre 1964): Togliatti e il Mezzogiorno, P. 3 ; Di Marino, G., Urbanistica e programmazione in Campania, P. 9 ; Hermann, G., La ricerca scientifica nel Sud: I’I.n.f.n. di Napoli, P. 27 ; Parlato, V., Alla Fiera del Levante piena crisi del meridionalismo D.c., P. 40 ; Il bilancio dell'Università di Napoli, P. 43 ; Incoronato, L., Sulla cultura a Napoli, P. 47 ; P. V., Le elezioni di novembre, P. 51 ; Brini, F., Scutari, D., Volpe, G., e G. Leucci, Le regioni meridionali alla vigilia del voto, P. 54 ; D'Ippolito, E., Lotta per la 167 a Taranto, P. 77 ; D'Antonio, M., La congiuntura economica nella provincia di Napoli, P. 82 ; Per l'istituzione di Università-pilota in Abruzzo e in Calabria, P. 90 ; Da scritti e discorsi di Togliatti sul Mezzogiorno, P. 97 ; Recensioni e segnalazioni, P. 135.N. 10-11-12 (ottobre-dicembre 1964): Napolitano, G., Programmazione democratica" non rilancio della Cassa, P. 3 ; Volpe, G., Una politica nuova per l'emigrazione, P. 9 ; Tamburrino, L., Classe operaia e partecipazioni statali a Napoli, P. 18 ; Badaloni, N., La Rivista di Studi Crociani, P. 36 ; Le amministrative nel Mezzogiorno, P. 40 ; Del Rio, D., Considerazioni sul voto di Napoli, P. 44 ; Leucci, G., I risultati in Puglia, P. 54 ; Cinanni, P., Emigrazione: il Mezzogiorno può rivendicare misure riparatrici? P. 67 ; Violi, C., Scuola e formazione democratica del cittadino, P. 79 ; Quistelli, A., Note sul piano della 167 a Napoli, P. 90 ; Piemontese, F., Il teatro a Napoli, P. 99 ; La mafia come impedimento allo sviluppo della zona dello Jato, P. 103 ; L'opposizione del Comune di Pontecagnano al piano dei Consorzio industriale, P. 120 ; Le Camere del Lavoro del triangolo, industriale sul « polo» di Alessandria, P. I26 ; Decentramento e iniziativa politica del P.C.I. a Napoli, P. 130 ; Inchiesta parlamentare sull'emigrazione, P. 138 ; Recensioni e segnalazioni, P. 144

    Cronache meridionali. A. X, Nuova serie, n.1-7 (1963)

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    N. 1 (gennaio 1963): Chiaromonte, G., Prospettive e difficoltà per la battaglia meridionalistica, La crisi del M.E.C., La durata della Cassa, La cooperazione agricola, La Svimez a NapoIi, P. 3 ; Napolitano, G., L'impresa pubblica nella programmazione, P. 22 ; Caprara, M., Tre scelte di fondo per il rinnovamento di Napoli, P. 33 ; Geremicca, A., Contrasti e correnti nella Democrazia cristiana napoletana, P. 41 ; Capobianco, G., Appunti sul settore distributivo nell'area napoletana, P. 51 ; Notiziario, P. 57 ; Tamburrino, L., Il centro sinistra in Puglia, P. 63 ; Rassegna stampa, P. 87 ; La posizione comunista sul piano di Rinascita Sardo, P. 91 ; Gallo, N., Lo sviluppo capitalistico nelle campagne del Mezzogiorno, P. 99 ; Lettere al Direttore, P. 119 ; Recensioni e segnalazioni, P. 122.N. 2 (febbraio 1963): Reichlin, A., Verso le elezioni, La vittoria dei metallurgici, L'assemblea della Confindustria, I danni del maltempo, Le Regioni, P. 3 ; D'Antonio, M., Le « previsioni» e le « scelte» del piano, di rinascita Sardo, P. 20 ; Magnani, V., Il piano per la regione umbra, P. 38 ; Russo, M., Il centro-sinistra in Sicilia, P. 66 ; Rassegna della stampa, P. 85 ; I problemi urbanistici napoletani nell'analisi del P.c.i., Autonomia siciliana e progresso democratico, P. 90 ; Caleffi, G., Nuove alleanze per la riforma agraria, P. 105 ; Recensioni e segnalazioni, 113.N. 3 (marzo 1963): Napolitano, G., Contraddizioni nei programmi dei partiti di centro-sinistra, La crisi dei cristiano-sociali, I problemimdelle grandi città, Il carovita, L'on. Colombome l'emigrazione, P. 3 ; Fiore, V., e A. Reichlin, Perché è divisa la 'sinistra meridionale' (Uno scambio di lettere), P. 19 ; Peggio, E., Gli obbiettivi di fondo della programmazione economica, P. 49 ; Chiaromonte, G., Questione meridionale e programmazione, P. 75 ; Barca, L., Le lotte rivendicative nella programmazione economica, P. 97 ; Magnani, V., Istituti e strumenti della programmazione, P. 104 ; Laconi, R., Il valore generale dell'esperienza sarda, P. 113 ; Amendola, G., La battaglia per la programmazione e la via italiana al Socialismo, P. 117 ; Rassegna della stampa, P. 128 ; Incoronato, L., Letteratura subalterna e letteratura di Opposizione, P. 135 ; Recensioni e segnalazioni, P. 139.N. 4 (aprile 1963): Chiaromonte, G., Una spinta al rinnovamento ed all'unità meridionalistica, la relazione economica generale, La fame in Italia, P. 3 ; I risultati delle elezioni nell'Italia meridionale, P. 14 ; L'involuzione della D.c.: Dal congresso di Napoli al Convegno di Cosenza, P. 25 ; L'azione unitaria in Sardegna per il Piano di Rinascita, P. 35 ; Tamburrino, L., Quel che non è successo nella Valle" del Basento, P. 45 Mulas, S., Metaponto 1963, P. 67 ; Rassegna della Stampa, P. 111 Recensioni e segnalazioni, P. 117.N. 5 (maggio 1963): Chiaromonte, G., Una politica nuova per il Mezzogiorno, Le elezioni siciliane, Il piano sardo e la programmazione nazionale, Il bilancio della Isveimer, P. 3 ; Il sindacato nella programmazione economica, P. 18 ; La nuova legge urbanistica, P. 27 ; Gallo, N., Il voto nelle campagne e i problemi della riforma agraria, P. 41 ; Come si è votato a Napoli nei nuovi insediamenti popolari, P. 56 ; Spiga, E., Risultati elettorali della città di Cagliari, P. 62 ; I programmi dei partiti per la Sicilia, P. 66 ; Costantino, D., Alcune notizie sugli emigrati italiani, P. 86 ; Rassegna dalla stampa, P. 91 ; Villari, R., Liberalismo e squilibrio economico, P. 99 ; Recensioni e segnalazioni, P. 120.N. 6-7 (giugno-luglio 1963): Napolitano, G., Programmi di governo e piattaforma meridionalista, La commissione meridionale del Partito comunista, Indro Montanelli meridionalista, P. 3 ; Chiaromonte, G., La «Relazione Pastore» 1963, P. 15 ; La Torre, P., Prospettive politiche in Sicilia, dopo le elezioni del 9 giugno, P. 38 ; Caprara, M., L'esperienza del governo di affari al Municipio di Napoli, P. 56 ; Una nuova politica per il Mezzogiorno, P. 68 ; Damiani, G., Il superamento della colonìa e la crisi agraria in Puglia, P. 72 ; Il «Piano» della TEKNE per l'« area» di Taranto, P. 81 ; Amendola, P., Ad un anno dal terremoto in Irpinia e nel Sannio, P. 86 ; Rassegna della stampa, P. 97 ; Tamburino, L., Speculazione e disordine nei trasporti pubblici in Campania, P. 106 ; Recensioni e segnalazioni, P. 125
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