7 research outputs found

    Habitat culturali tra identitĂ  e immagini di paesaggio

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    The ability to understand the cultural habitat and contemporary landscape requires careful consideration capable of interpreting the scope of changes taking place. Present conformations are the result of progressive layers, but the shift from one period to the next one is the result of true cultural and spatial breaks, which over time have had the ability to camouflaging themselves, appearing less evident to the glance of a careless observer. Understanding these processes means decoding forms of identity which are often not recognized, in order to counteract the loss of sense that in recent times has become increasingly manifest and perceptible in many places. The dynamics that have led to changes in the identity/cultural image, especially in territorial or urban contexts where today there is an essentially dialectic conflict between identity and design, turn out to be very dangerous. Changes, which were brought about by natural processes, linked to evolution and the usual dynamics of places, are today suddenly and irreversibly caused by human activities. These changes prejudice sites and their features, and the resulting impact both direct and indirect, affects the economic, structural and social efficiency. Moreover, the changes do not allow the re-generation and renewability of the balance of urban and territorial systems.La capacità di capire gli habitat culturali e il paesaggio contemporaneo necessita di un attenta riflessione che sia in grado di interpretare la portata delle trasformazioni in atto. Le conformazioni attuali sono il risultato di progressive stratificazioni, ma i passaggi da un periodo all’altro sono esito di vere e proprie rotture culturali e spaziali, che nel tempo hanno avuto la capacità di mimetizzarsi col tutto, al punto di mostrarsi con meno evidenza allo sguardo di un osservatore poco attento. Capire questi processi significa decodificare forme di identità spesso non riconosciute, al fine di contrastare la perdita di senso, che negli ultimi tempi, in molti luoghi è divenuta sempre più evidente e percepibile. Le dinamiche che hanno portato ai mutamenti dell’immagine identitaria/culturale, soprattutto in contesti territoriali o urbani in cui oggi è presente una dialettica essenzialmente conflittuale tra identità e progetto, risultano essere molto pericolose. Da processo naturale, legato all’evoluzione e alla dinamicità consueta dei luoghi, oggi è causato repentinamente e irreversibilmente dalle attività umane. Le alterazioni compromettono i luoghi e la loro funzionalità, e gli impatti che ne derivano, sia diretti che indiretti, pregiudicano la loro efficienza a livello economico, strutturale e sociale e soprattutto non permettono la ri-generazione e la rinnovabilità degli equilibri dei sistemi urbani e territoriali

    Cultura e natura componenti progettuali e processuali per lo sviluppo delle aree interne

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    The Italian inland areas are characterised by the presence of a highly valuable natural and cultural heritage; a natural heritage with animal and plant biodiversity and landscape, an important historical, architectural and cultural heritage, but also intangible assets such as culture, traditions, languages that are fundamental elements of identity for the settled communities and are, by their nature, history and structure, producers of social cohesion and a sense of community. This heritage represents an essential resource, not only to be preserved over time, but also to be exploited to activate new forms of employment and income. Internal areas are now widely believed to be fundamental for protecting the cultural identity and physical integrity of the territory. Despite many common traits, the economic, institutional and social geography of the Inner Areas is not homogeneous. A few areas, due to the enhancement of environmental and cultural resources, have obtained  superior institutional capacity and  greater entrepreneurial dynamism including local societies, and have succeeded in mitigating the marginalisation process, contrasting numerous areas of high criticality, characterised by a growing isolation, from a strong depopulation trend, which is accompanied by indices of old age and dependence far above the average. The objective of this paper is to focus attention on the ability that the organisation of aggregations of environmental and cultural resources on the territory can activate advanced paths of development and inter-institutional cooperation.Cultura e natura componenti progettuali e processuali per lo sviluppo delle aree interneLe aree interne italiane sono caratterizzate dalla presenza di un patrimonio naturale e culturale di notevole pregio; un patrimonio naturale con biodiversità animale e vegetale e paesaggio, un importante patrimonio storico, architettonico, culturale, ma anche beni immateriali come culture, tradizioni, lingue che costituiscono fondamentali elementi identitari per le comunità insediate e sono, per propria natura, storia e struttura, produttrici di coesione sociale e senso di comunità. Questo patrimonio rappresenta una risorsa essenziale, non solo da conservare nel tempo, ma anche da valorizzare per attivare nuove forme di occupazione e di reddito.Nonostante molti tratti in comune, la geografia economica, istituzionale e sociale delle Aree interne non è omogenea. A pochi territori che, grazie alla valorizzazione delle risorse ambientali e culturali, esito di una capacità istituzionale superiore e di un maggiore dinamismo imprenditoriale e delle società locali, sono riusciti a mitigare il processo di marginalizzazione, si contrappongono numerose aree a elevata criticità, caratterizzate da un crescente isolamento, da un forte trend di spopolamento, a cui si accompagnano indici di vecchiaia e dipendenza di gran lunga superiore alla media. L’obiettivo di questo paper è quello di focalizzare l’attenzione sulla capacità che l’organizzazione di aggregazioni di risorse ambientali e culturali del territorio possa attivare percorsi avanzati di sviluppo e cooperazione inter-istituzionale.Le aree interne italiane sono caratterizzate dalla presenza di un patrimonio naturale e culturale di notevole pregio; un patrimonio naturale con biodiversità animale e vegetale e paesaggio, un importante patrimonio storico, architettonico, culturale, ma anche beni immateriali come culture, tradizioni, lingue che costituiscono fondamentali elementi identitari per le comunità insediate e sono, per propria natura, storia e struttura, produttrici di coesione sociale e senso di comunità. Questo patrimonio rappresenta una risorsa essenziale, non solo da conservare nel tempo, ma anche da valorizzare per attivare nuove forme di occupazione e di reddito.Nonostante molti tratti in comune, la geografia economica, istituzionale e sociale delle Aree interne non è omogenea. A pochi territori che, grazie alla valorizzazione delle risorse ambientali e culturali, esito di una capacità istituzionale superiore e di un maggiore dinamismo imprenditoriale e delle società locali, sono riusciti a mitigare il processo di marginalizzazione, si contrappongono numerose aree a elevata criticità, caratterizzate da un crescente isolamento, da un forte trend di spopolamento, a cui si accompagnano indici di vecchiaia e dipendenza di gran lunga superiore alla media. L’obiettivo di questo paper è quello di focalizzare l’attenzione sulla capacità che l’organizzazione di aggregazioni di risorse ambientali e culturali del territorio possa attivare percorsi avanzati di sviluppo e cooperazione inter-istituzionale. Culture and Nature Design and Procedural Components for the Development of Internal AreasThe Italian inland areas are characterised by the presence of a highly valuable natural and cultural heritage; a natural heritage with animal and plant biodiversity and landscape, an important historical, architectural and cultural heritage, but also intangible assets such as culture, traditions, languages that are fundamental elements of identity for the settled communities and are, by their nature, history and structure, producers of social cohesion and a sense of community. This heritage represents an essential resource, not only to be preserved over time, but also to be exploited to activate new forms of employment and income. Internal areas are now widely believed to be fundamental for protecting the cultural identity and physical integrity of the territory. Despite many common traits, the economic, institutional and social geography of the Inner Areas is not homogeneous. A few areas, due to the enhancement of environmental and cultural resources, have obtained  superior institutional capacity and  greater entrepreneurial dynamism including local societies, and have succeeded in mitigating the marginalisation process, contrasting numerous areas of high criticality, characterised by a growing isolation, from a strong depopulation trend, which is accompanied by indices of old age and dependence far above the average. The objective of this paper is to focus attention on the ability that the organisation of aggregations of environmental and cultural resources on the territory can activate advanced paths of development and inter-institutional cooperation

    Identity and Urban Values for Sustainable Design

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    The urban historical contexts have suffered, over the years, different phenomena related to the processes of transformation, sometimes with positive and tangible effects on the quality and the urban model, sometimes negative and/or inappropriate. The present moment proposes again in all its aspects the need to engage a reflection on the phenomenon of transition of these forms, design expressions as possible answer as well as regards the aspects related to the identity nature of places, better known as what we call cultural sustainability. The concept of identity related to the notion of cultural sustainability, which affirms the non-repeatability of some physical and social forms/structures, is the object of these design expressions

    Re_ThiNk Precacore. Idee di futuro per il borgo antico. Progetti e processi per innovare e valorizzare

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    Villages are living books in which civilizations have written their history. They are the product of community identities and, at the same time, they are “generators of belonging”. The ancient village of Precacore is located in the Park of the Aspromonte, and the particular combination of nature and human work makes this place unique. This advantageous condition is at the base of possible design opportunities. A situation that can become a source of great interest for potential design opportunities based on the main idea that Precacore could become an essential element for the construction of the cultural identity of the Park. In the processes of construction and promotion of the image of the territory of the Park the ancient village could become a strategic resource if proper strategies and policies are pursued. Among the purposes, for example, the idea to enhance talented and creative skills should be promoted, and to invent places of interaction encouraging relationships and innovation as well. The final purpose is to promote a positive perception of the site (the village and the Park) at local, national and international level, and to provide innovative services and functions to attract people and resources useful for the promotion of local development.Re_ThiNk Precacore. Idee di futuro per il borgo antico. Progetti e processi per innovare e valorizzareI borghi sono libri viventi in cui le civiltà hanno scritto la loro storia, sono il prodotto dell’identità di una comunità e al tempo stesso sono anche generatrici di appartenenza. La localizzazione del borgo antico di Precacore all’interno del Parco dell’Aspromonte, rappresenta una particolare condizione che unisce eventi naturali e invenzioni umane, è proprio questo intreccio tra natura e opere dell’uomo a rendere particolare il sito. Una condizione che può divenire motivo di grande interesse per eventuali opportunità progettuali, l’idea che il Borgo antico di Precacore possa diventare l’elemento chiave, il luogo, alla base della costruzione di un’immagine identitaria e culturale del Parco dell’Aspromonte è l’obiettivo che si persegue. I processi di costruzione e promozione dell’immagine del territorio del Parco dell’Aspromonte possono utilizzare la capacità/potenzialità del Borgo antico, di essere strumento strategico per le azioni di costruzione dell’identità culturale di un territorio più vasto, attraverso le relazioni che legano risorse culturali e intento strategico delle politiche. Si tratta, cioè, di costruire una competitività territoriale che si basa sulla messa in campo anche di assets intangibili come la capacità di attirare e trattenere professionisti talentuosi e creativi, di mettere a disposizione luoghi di interazione che favoriscano il confronto e l’innovazione, di promuovere una percezione positiva dei luoghi (il borgo e il Parco) a livello locale, nazionale e internazionale; di fornire servizi e funzioni innovative che catturino l’attenzione di futuri visitatori: flussi di persone e risorse utili alla promozione dello sviluppo locale.I borghi sono libri viventi in cui le civiltà hanno scritto la loro storia, sono il prodotto dell’identità di una comunità e al tempo stesso sono anche generatrici di appartenenza. La localizzazione del borgo antico di Precacore all’interno del Parco dell’Aspromonte, rappresenta una particolare condizione che unisce eventi naturali e invenzioni umane, è proprio questo intreccio tra natura e opere dell’uomo a rendere particolare il sito. Una condizione che può divenire motivo di grande interesse per eventuali opportunità progettuali, l’idea che il Borgo antico di Precacore possa diventare l’elemento chiave, il luogo, alla base della costruzione di un’immagine identitaria e culturale del Parco dell’Aspromonte è l’obiettivo che si persegue. I processi di costruzione e promozione dell’immagine del territorio del Parco dell’Aspromonte possono utilizzare la capacità/potenzialità del Borgo antico, di essere strumento strategico per le azioni di costruzione dell’identità culturale di un territorio più vasto, attraverso le relazioni che legano risorse culturali e intento strategico delle politiche. Si tratta, cioè, di costruire una competitività territoriale che si basa sulla messa in campo anche di assets intangibili come la capacità di attirare e trattenere professionisti talentuosi e creativi, di mettere a disposizione luoghi di interazione che favoriscano il confronto e l’innovazione, di promuovere una percezione positiva dei luoghi (il borgo e il Parco) a livello locale, nazionale e internazionale; di fornire servizi e funzioni innovative che catturino l’attenzione di futuri visitatori: flussi di persone e risorse utili alla promozione dello sviluppo locale. Re_ThiNk Precacore. Ideas for the Future for the Ancient Village. Projects and Processes for Innovating and EnhancingVillages are living books in which civilizations have written their history. They are the product of community identities and, at the same time, they are “generators of belonging”. The ancient village of Precacore is located in the Park of the Aspromonte, and the particular combination of nature and human work makes this place unique. This advantageous condition is at the base of possible design opportunities. A situation that can become a source of great interest for potential design opportunities based on the main idea that Precacore could become an essential element for the construction of the cultural identity of the Park. In the processes of construction and promotion of the image of the territory of the Park the ancient village could become a strategic resource if proper strategies and policies are pursued. Among the purposes, for example, the idea to enhance talented and creative skills should be promoted, and to invent places of interaction encouraging relationships and innovation as well. The final purpose is to promote a positive perception of the site (the village and the Park) at local, national and international level, and to provide innovative services and functions to attract people and resources useful for the promotion of local development

    Aree interne e centri minori per la competitivitĂ  del territorio

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    The recovery of the inner areas through the revitalization of minor historic centers is confronted with a fundamental problem: the ability to elaborate public policies able to combine the expectations of the development of the territory, exploiting its natural competitive advantages, with the preservation of historical and cultural identities.The attention to the territory and the European policies with a new approach place-based has placed the accent on the rediscovery and the valorization of the Inner Areas. In Italy, since 2014, a strategy has been put in place to reduce the population decline.The principle of implementation was not to work on uniform policies “one size fits all” but to design measures in a territorial dimension. The development of these territories through the presence of historical, local and territorial settlements would be perfectly in line with the goals of the Europe 2030 Strategy for smart, sustainable and inclusive growth. The paper is about a research proposal on the small villages and minor historical centers of Calabria as focal points for the reactivation of the inland areas of the region. The comparison between strategies already started in Italy and the projects proposed by SRAI Calabria, still being implemented, is useful to outline the highlights of the Strategy and it is necessary to understand what kind of difficulties are. Aree interne e centri minori per la competitività del territorioIl rilancio delle aree interne che passa per la rivitalizzazione di borghi e centri storici minori si scontra con un problema di fondo, ovvero la capacità di elaborare politiche pubbliche capaci di coniugare le aspettative di sviluppo del territorio, sfruttandone i vantaggi competitivi naturali, con la salvaguardia delle identità storico- culturale.L’attenzione al territorio e il nuovo approccio place-based nell’ambito delle politiche europee ha posto l’accento sulla riscoperta e la valorizzazione delle Aree Interne. In Italia, dal 2014, si è messa in atto una propria Strategia al fine di ridurre concretamente il deficit democratico che sta investendo l’intera nazione.Il principio di attuazione è stato quello di non lavorare su politiche uniformi calate dall’alto (one size fits all) ma di progettare gli interventi in una dimensione territoriale capace di “curvarvi” sulle specificità delle aree periferiche.  Lo sviluppo di questi territori attraverso la presenza insediativa storica, locale e territoriale sarebbe perfettamente in linea con gli obiettivi della Strategia Europe 2030 per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva. Il paper presenta una proposta di ricerca sui i borghi e centri minori calabresi quali punti focali per la riattivazione delle aree interne della regione. Il raffronto tra modelli già avviati in Italia e i progetti proposti dalla SRAI Calabria, ancora in fase di attuazione, è utile non soltanto a delineare i punti salienti della Strategia, ma è necessario per comprendere quali siano le difficoltà che si incontrano.Il rilancio delle aree interne che passa per la rivitalizzazione di borghi e centri storici minori si scontra con un problema di fondo, ovvero la capacità di elaborare politiche pubbliche capaci di coniugare le aspettative di sviluppo del territorio, sfruttandone i vantaggi competitivi naturali, con la salvaguardia delle identità storico- culturale.L’attenzione al territorio e il nuovo approccio place-based nell’ambito delle politiche europee ha posto l’accento sulla riscoperta e la valorizzazione delle Aree Interne. In Italia, dal 2014, si è messa in atto una propria Strategia al fine di ridurre concretamente il deficit democratico che sta investendo l’intera nazione.Il principio di attuazione è stato quello di non lavorare su politiche uniformi calate dall’alto (one size fits all) ma di progettare gli interventi in una dimensione territoriale capace di “curvarvi” sulle specificità delle aree periferiche.  Lo sviluppo di questi territori attraverso la presenza insediativa storica, locale e territoriale sarebbe perfettamente in linea con gli obiettivi della Strategia Europe 2030 per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva. Il paper presenta una proposta di ricerca sui i borghi e centri minori calabresi quali punti focali per la riattivazione delle aree interne della regione. Il raffronto tra modelli già avviati in Italia e i progetti proposti dalla SRAI Calabria, ancora in fase di attuazione, è utile non soltanto a delineare i punti salienti della Strategia, ma è necessario per comprendere quali siano le difficoltà che si incontrano. Inner Areas and Minor Historical Centers for the Competitiveness of the Territory The recovery of the inner areas through the revitalization of minor historic centers is confronted with a fundamental problem: the ability to elaborate public policies able to combine the expectations of the development of the territory, exploiting its natural competitive advantages, with the preservation of historical and cultural identities.The attention to the territory and the European policies with a new approach place-based has placed the accent on the rediscovery and the valorization of the Inner Areas. In Italy, since 2014, a strategy has been put in place to reduce the population decline.The principle of implementation was not to work on uniform policies “one size fits all” but to design measures in a territorial dimension. The development of these territories through the presence of historical, local and territorial settlements would be perfectly in line with the goals of the Europe 2030 Strategy for smart, sustainable and inclusive growth. The paper is about a research proposal on the small villages and minor historical centers of Calabria as focal points for the reactivation of the inland areas of the region. The comparison between strategies already started in Italy and the projects proposed by SRAI Calabria, still being implemented, is useful to outline the highlights of the Strategy and it is necessary to understand what kind of difficulties are

    Il patrimonio culturale per la costruzione di capitale sociale nel processo di territorializzazione di Agenda 2030

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    The 2030 Agenda and the 17 sustainable development Goals (OSS) are a universal commitment and the new indispensable framework for building a future of real sustainability for all, without leaving anyone behind. Their territorialisation therefore requires a strong involvement of all the components of society, businesses and the public sector, civil society and philanthropic institutions, universities and research centers, information and culture operators.In this framework, the United Nations incorporates the conservation and promotion of the global cultural heritage within the Goal 11 with the 11.4 Target, aiming to raise awareness among member states on the definition of policies that guarantee both the protection and the responsible use of the tangible and intangible cultural heritage of small and large communities.In this perspective, the opportunities that heritage can provide in terms of creating new meeting spaces, community hubs, places of social integration and inclusion, which are the basis of the connected identity processes, are of particular interest. to local development.The issue of the inseparable relationship between culture and development is, therefore, more than ever relevant with the continuous triggering of new dynamics, in which the social dimension of cultural heritage takes on a fundamental role as driver in all sustainability-oriented transformation processes. Il patrimonio  culturale per la costruzione di capitale sociale nel processo di territorializzazione di Agenda 2030 L’Agenda 2030 e i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) costituiscono un impegno a carattere universale e il nuovo quadro di riferimento imprescindibile per costruire un futuro di effettiva sostenibilità prosperità per tutti, senza lasciare indietro nessuno. La loro territorializzazione richiede pertanto un forte coinvolgimento di tutte le componenti della società, imprese e settore pubblico, società civile e istituzioni filantropiche, università e centri di ricerca, operatori dell’informazione e della cultura.In questo quadro di riferimento, le Nazioni Unite inseriscono la conservazione e la promozione del patrimonio culturale globale all’interno del Goal 11 con il Target 11.4, puntando a sensibilizzare gli stati membri sulla definizione di politiche che garantiscano sia la protezione che la fruizione responsabile del patrimonio culturale materiale e immateriale di piccole e grandi comunità. In questa prospettiva, sono di particolare interesse le opportunità che il patrimonio può fornire in termini di creazione di nuovi spazi d’incontro, di community hub, di luoghi di integrazione sociale e d’inclusione, i quali risultano essere alla base dei processi identitari collegati allo sviluppo locale.La questione del rapporto inscindibile tra cultura e sviluppo è, quindi, più che mai attuale con il continuo innesco di nuove dinamiche, in cui la dimensione sociale del patrimonio culturale assume un fondamentale ruolo di driver in tutti i processi di trasformazione orientati alla sostenibilità.L’Agenda 2030 e i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) costituiscono un impegno a carattere universale e il nuovo quadro di riferimento imprescindibile per costruire un futuro di effettiva sostenibilità prosperità per tutti, senza lasciare indietro nessuno. La loro territorializzazione richiede pertanto un forte coinvolgimento di tutte le componenti della società, imprese e settore pubblico, società civile e istituzioni filantropiche, università e centri di ricerca, operatori dell’informazione e della cultura.In questo quadro di riferimento, le Nazioni Unite inseriscono la conservazione e la promozione del patrimonio culturale globale all’interno del Goal 11 con il Target 11.4, puntando a sensibilizzare gli stati membri sulla definizione di politiche che garantiscano sia la protezione che la fruizione responsabile del patrimonio culturale materiale e immateriale di piccole e grandi comunità. In questa prospettiva, sono di particolare interesse le opportunità che il patrimonio può fornire in termini di creazione di nuovi spazi d’incontro, di community hub, di luoghi di integrazione sociale e d’inclusione, i quali risultano essere alla base dei processi identitari collegati allo sviluppo locale.La questione del rapporto inscindibile tra cultura e sviluppo è, quindi, più che mai attuale con il continuo innesco di nuove dinamiche, in cui la dimensione sociale del patrimonio culturale assume un fondamentale ruolo di driver in tutti i processi di trasformazione orientati alla sostenibilità. Cultural Heritage for the Construction of Social Capital in the Agenda 2030 Territorialization ProcessThe 2030 Agenda and the 17 sustainable development Goals (OSS) are a universal commitment and the new indispensable framework for building a future of real sustainability for all, without leaving anyone behind.Their territorialisation therefore requires a strong involvement of all the components of society, businesses and the public sector, civil society and philanthropic institutions, universities and research centers, information and culture operators.In this framework, the United Nations incorporates the conservation and promotion of the global cultural heritage within the Goal 11 with the 11.4 Target, aiming to raise awareness among member states on the definition of policies that guarantee both the protection and the responsible use of the tangible and intangible cultural heritage of small and large communities.In this perspective, the opportunities that heritage can provide in terms of creating new meeting spaces, community hubs, places of social integration and inclusion, which are the basis of the connected identity processes, are of particular interest. to local development.The issue of the inseparable relationship between culture and development is, therefore, more than ever relevant with the continuous triggering of new dynamics, in which the social dimension of cultural heritage takes on a fundamental role as driver in all sustainability-oriented transformation processes

    Identity and Urban Values for Sustainable Design

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    Abstract. The urban historical contexts have suffered, over the years, different phenomena related to the processes of transformation, sometimes with positive and tangible effects on the quality and the urban model, sometimes negative and/or inappropriate. The present moment proposes again in all its aspects the need to engage a reflection on the phenomenon of transition of these forms, design expressions as possible answer as well as regards the aspects related to the identity nature of places, better known as what we call cultural sustainability. The concept of identity related to the notion of cultural sustainability, which affirms the non-repeatability of some physical and social forms/structures, is the object of these design expressions
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